Stress e Salute: pc ed aria condizionata nociva agli occhi
Abbiamo sempre saputo che un’esposizione prolungata al pc facesse male agli occhi
Ma sembra che lo stress sottoposto ad essi possa peggiorare se è azionata l’aria condizionata.
Gianluca Manni ci dà alcuni consigli per proteggerli al meglio durante la stagione estiva, e non solo dai raggi solari.
E’ capitato a tutti almeno una volta di stare davanti al pc, in più, in estate si ha l’abitudine di attaccare l’aria condizionata per cercare refrigerio.
Che sia a casa o in ufficio non fa differenza. Tutto ciò comporta un doppio stress per gli occhi.
I problemi possono aumentare se non si corregge il difetto della vista oppure se la luminosità della stanza non è omogenea rispetto a quella dello schermo del computer.
Bisogna proteggere gli occhi, vederla come una necessità, sopratutto in estate, e non solo dai raggi solari.
Ce ne parla al meglio Gianluca Manni, docente di Clinica oculistica dell’università di Roma Tor Vergata.
In realtà l’aria condizionata ha sugli occhi gli stessi effetti collaterali del riscaldamento elevato d’inverno. Si tratta di microclimi che tendono a far asciugare il film lacrimale che protegge la cornea.Si determina infatti un’evaporazione più elevata del film.Questo ci induce a sbattere più frequentemente le palpebre per umidificare ed evitare la sensazione di corpo estraneo o di sabbia negli occhi dovuto alla disidratazione.In questo caso è utile istillare negli occhi lacrime artificiali senza conservati. E se il sintomo persiste, serve consultare l’oculista
E’ provato che davanti al pc si ammicca di meno e, quindi, si umidificano meno gli occhi.Oltre all’uso di lacrime artificiali, per evitare l’effetto corpo estraneo è utile spostare lo sguardo dallo schermo di tanto in tanto mentre si lavora.E mantenere un’illuminazione omogenea della stanza, senza un contrasto eccessivo con lo schermo. Per la stessa ragione è meglio non guardare la tv o lo schermo del telefonino al buio
L’esperto consiglia sopratutto di:
Bere molto. Oltre al film che protegge la cornea, infatti, dobbiamo tener conto della componente vitreale dell’occhio composta da oltre il 90% di acqua.
D’estate la disidratazione è in agguato. Il fenomeno delle ‘mosche che volano’, macchie nere che si ha l’impressione di vedere, è spesso legato alla riduzione del liquido nella componente vitreale. Ma si tratta di un sintomo da riferire, in ogni caso, all’oculista
Non dimenticate ormai gli occhiali da sole, a qualsiasi età. Occhiali a norma CE, che garantiscano l’azione di filtro dai raggi tossici
Ha concluso l’esperto Manni.