Niente più sprechi sul cibo nel 2022: Cosa si può fare

Siamo peggiorati: sprechiamo molto più cibo. Sembrava che con la pandemia, i lockdown e le giornate trascorse in casa ai fornelli, le cose fossero migliorate almeno da questo punto di vista, e che finalmente ci fossimo resi conto dell’enorme costo ambientale oltre che economico dello spreco, e invece no: gettiamo in media 595,3 grammi pro capite a settimana, ovvero 30,956 kg annui, vale a dire il 15% in più del 2021 (529 grammi settimanali), che in tutto fanno 1.866.000 tonnellate di cibo. Lo attesta il Rapporto «Il caso Italia» 2022 di Waste Watcher International, diffuso in occasione della nona Giornata nazionale di Prevenzione dello spreco alimentare, che ricade ogni anno il 5 febbraio, ideata da Andrea Segrè, fondatore di Last Minute Market, e promossa dalla campagna Spreco Zero con il patrocinio dei Ministeri della Transizione Ecologica e degli Affari esteri e della Commissione Europea.

7,37 miliardi di euro: ecco quanto ci costa in denaro lo spreco domestico, praticamente il doppio di quanto ha stanziato il Governo per sostenere il contrasto al caro energia. Se poi a questo si aggiunge quello che avviene nella filiera si arriva a quasi 10 miliardi e mezzo e 5.164.928 tonnellate di cibo-

 

Gli errori più frequenti

Si commettono gli stessi errori: nella classifica degli alimenti più sprecati ci sono, nell’ordine, frutta, cipolle, pane, verdure, che finiscono nell’immondizia per le ragioni di sempre e cioè perché compriamo troppo, perché ci dimentichiamo di avere già gli ingredienti in casa, perché li conserviamo male. Soldi buttati? Non solo: la stessa indagine di Waste Watcher dice che, anche se l’aspetto economico viene vissuto come il più grave, siamo consapevoli del fatto che ci sono anche altre conseguenze, come l’effetto diseducativo che questi comportamenti hanno sui giovani, e lo spreco di risorse ambientali oltre che l’inquinamento determinati dello spreco di cibo

Le soluzioni

La soluzione? Oltre a impegnarsi per organizzare al meglio la propria dispensa e ingegnarsi in ricette antispreco, 9 persone su 10 tra gli italiani interrogati da Waste Watcher chiedono innanzitutto di potenziare l‘educazione alimentare, a partire dai banchi di scuola, 4 su 5 (83%) di migliorare le indicazioni sulle etichette, il 72% prospetta confezioni più piccole, e cresce la percentuale di chi immagina di applicare tassazioni sulla base di una sorta di sprecometro.

Cosa fanno le aziende (anche per noi)

Il buon esempio, intanto, lo danno le imprese, cominciando proprio da Last Minute Market, una società spin-off accreditata dell’Università di Bologna nata nel 1998 come ricerca coordinata dal Professor Andrea Segrè presso la Facoltà di Agraria. Oggi è un’impresa sociale che continua a lavorare per il recupero di cibo (e non solo) e nel solo 2021 ha contribuito a recuperare oltre oltre mille tonnellate di cibo ancora buono e fruibile, coinvolgendo oltre 500 enti no profit, 700 attività commerciali o produttive e almeno un migliaio di studenti, coinvolti nei progetti di formazione e sensibilizzazione.

 

Questo 5 febbraio compie un anno il Patto contro contro lo Spreco Alimentare lanciato dalla app antispreco Too Good To Go: un’alleanza virtuosa tra 25 partner – aziende, terzo settore e organizzazioni dei consumatori – grazie alla quale sono state salvate 368.000 Magic Box e 212.000 prodotti, avviate azioni di sensibilizzazione e, con il supporto di Croce Rossa Italiana, donati alle persone più fragili 145.000 euro di prodotti alimentari. Questo 5 febbraio, con Guglielmo Scilla, aka willwoosh, Too God to Go ci invita a non sprecare non solo cibo, ma anche le risorse per produrlo, con un video pubblicato sui social (@toogoodtogo) pieno di consigli.

Anche Cortilia ha messo in campo diverse iniziative antispreco: anzitutto un sofisticato sistema, basato su algoritmi di deep learning, che consente di ridurre i prodotti invenduti a circa l’1%, le nuove box anti-spreco vendute a un prezzo speciale per salvare i prodotti più vicini alla data di scadenza e inoltre, grazie alla collaborazione pluriennale con Banco Alimentare della Lombardia, dona ai bisognosi tutti i prodotti invenduti. Gorillas, l’app che consegna la spesa in pochi minuti, in occasione della giornata del 5 febbraio lancia il progetto «Lotta allo spreco»: dal 7 febbraio, ogni lunedì, mercoledì e venerdì sarà possibile acquistare a fine giornata (dalle 23 a mezzanotte) alcune bag con una selezione di prodotti prossimi alla scadenza a un prezzo simbolico e ribassato e riceverle comodamente a casa. Inoltre a febbraio a Milano ci sarà un furgoncino che distribuirà i prodotti invenduti a enti di beneficenza. Infine, tra i tanti esempi, quello di Babaco Market – il delivery 100% Made in Italy di frutta e verdura fuori dall’ordinario che combatte lo spreco che si origina dal campo al mercato – che ha deciso di limitare al massimo l’utilizzo dei materiali di imballaggio e della plastica: per questo tutte le Babaco Box sono 100% plastic free e oltre il 60% di queste sono consegnate con mezzi eco-friendly (bike e furgoncini elettrici).