Il “Bubble Tea”, la bevanda popolare dei giovani
Da bere freddo o caldo, una bevanda rilassante e nutriente taiwanese
Da alcuni anni è approdata in Italia una bevanda molto popolare nel mondo a base di tè e palline di
amido di tapioca o altre aggiunte varie.
Questa bevanda si beve e si mastica, è rilassante e nutriente nonché energetica grazie alla teina del
tè nero che è la variante più forte e il nutriente del latte.
Al tè nero si può sostituire il tè verde, l’oolong o addirittura il tè bianco.
Una variante chiamata yuenyeung consiste nell’aggiunta del caffè al tè nero e al latte.
Esistono persino versioni col tè aromatizzato o a base di smoothie e o gelato.
Precedentemente relegata al mondo asiatico, da noi è arrivata solo recentemente ma è subito
diventata popolare tra i più giovani.
Il Bubble Tea, tè con le “bolle” (in realtà principalmente palline di tapioca) ha creato un mercato
globale da 2,2 miliardi che viene stimato in aumento. Potrebbe raggiungere i 3,5 miliardi entro il
2026.
In Italia sono stati aperti molti negozi dedicati a questo prodotto. Molti i negozi occidentali e alcuni
orientali. Spesso è facile trovarlo nei ristoranti cinesi e giapponesi. Sono presenti anche catene in
franchising.
La storia del Bubble Tea inizia con la colonizzazione nederlandese di Taiwan nel 17mo secolo.
Sono stati gli abitanti dei Paesi Bassi ad introdurre l’uso del tè con il latte e lo zucchero nell’isola
asiatica.
Il Bubble Tea nasce a Taiwan negli anni ‘80 dove il tè con il latte era già apprezzato per via
dell’immenso consumo di tè in Asia orientale e dell’apertura a vari mercati globali che hanno
permesso varie commistioni culturali.
Le teorie sulla sua creazione sono due. La prima addebita la creazione al gestore di una sala da tè
chiamata Hanlin chiamato Tu Tsung-he della regione di Tainan che vide le palline di tapioca nel
mercato locale ed ebbe l’idea del tè “con le perle” (chiamate “boba”).
La seconda dice che sarebbe stato creato dalla sala da tè Chun Shui Tang di Taichung.
Il suo gestore Liu Han-Chieh incominciò a servire il tè freddo perché aveva notato che in Giappone
servivano il caffè freddo e quindi ebbe l’idea.
Questo nuovo stile di offerta del tè impennò le vendite e successivamente il manager dei prodotti
Lin Hsiu Hui mise le palline di tapioca nel tè ed invitò altri a fare lo stesso. Quest’idea spinse ad
inserire la bevanda nel menù e la fece diventare il prodotto più venduto.
Anche le palline di tapioca erano popolari ma si possono scegliere anche sfere di gelatina di
mandorle, di fagioli rossi dolci azuki o di soia verde tra le varie tipologie di aggiunte.
La combinazione tra tè e latte sia in versione calda che fredda sicuramente è un’unione vincente e
l’aggiunta di un ingrediente da masticare rende la bevanda decisamente interessante.
Addirittura si possono aggiungere palline di gelatina di frutta come cocco, fragola o mango per
esempio e ciò rende il gusto decisamente personalizzabile e originale.
Tra l’altro si possono aggiungere anche sciroppi di frutta quindi le possibilità sono infinite e il palato
è soddisfatto per tutti.
Ecco com’è nata la bevanda del momento che è diventata così popolare tra le generazioni più
recenti e cosmopolite.
La sua popolarità ha creato molte varianti regionali in occidente e oriente per lo più negli Stati Uniti
d’America, Cina, Taiwan, Hong Kong, Giappone, Singapore, Australia, Vietnam e altri paesi.
Tutto può variare, persino la consistenza del latte grazie all’aggiunta di crema di latte o di formaggio.
Possono cambiare inoltre quantità di zucchero e o di ghiaccio in proporzione.
Viene spesso consumato mentre si fa una passeggiata o seduti ad un tavolo. Oppure si può ordinare
con i servizi di delivery per gustarselo comodamente a casa.
Il Bubble Tea non è solo una bevanda, è anche uno stile di vita, è molto popolare tra i giovani che
stanno anche trenta minuti in fila per berlo ed è molto in voga e discusso online nei social network
tipo Instagram, Twitter o Tumblr dov’è diventato un’icona sociale.
A Taiwan è diventato proprio un simbolo nazionale ed una leva per l’aumento dell’economia e
dell’egemonia culturale.
Sono stati ideati anche dei prodotti correlati come il gelato al bubble tea, la pizza al bubble tea e
persino il sushi e il ramen al bubble tea.
In Italia non è onnipresente come in Asia o negli Stati Uniti perché siamo più bevitori di caffè che tè
ma ultimamente sta sfondando soprattutto tra i giovani che sono tradizionalmente più aperti al
mondo esterno.
Posso dire in prima persona che il fattore personalizzazione della bevanda è molto importante ed ha
contribuito alla sua popolarità.
Ho visto molte varianti in vendita e sicuramente questo spinge i clienti ad appassionarsi a questo
prodotto.
La bevanda è perfetta grazie alla possibilità di variare gli ingredienti in base alle stagioni e agli stati
d’animo ed è un tassello importante in uno stile di vita culturalmente interessante ed aperto al
confronto.
In Giappone è diventato una parte integrante dello stile di vita di molti adolescenti e giovani adulti e
conseguentemente grazie alla nostra passione per il Sol Levante, Cina e Corea soprattutto negli
ultimi anni è diventato popolare anche qua in Italia diventando sicuramente uno status symbol,
quello della persona alla moda, sportiva e votata alla scoperta.
Quindi possiamo sicuramente dire che il Bubble Tea sia uno dei prodotti più rilevanti degli ultimi
anni.
Sicuramente i giovani lo amano è questo è un dato di fatto visibile a tutti.
Azzurra Nies