Eros, pittura e gratitudine alla XXI edizione del Festival della Mente di Sarzana

L’arte dialoga con storia e letteratura alla XXI edizione del Festival della Mente di Sarzana, promosso dalla Fondazione Carispezia e dal Comune di Sarzana, e diretto da Benedetta Marietti, che si terrà da venerdì 30 agosto a domenica 1 settembre. Tra i molti ospiti che si confronteranno sul tema della gratitudine anche le storiche Chiara Mercuri, Maria Giuseppina Muzzarelli e la storica dell’arte Francesca Cappelletti.

Sabato 31 agosto alle ore 10 e nuovamente alle 16.45, al Teatro degli Impavidi, Chiara Mercuri, docente di Esegesi delle fonti medievali all’Istituto Teologico di Assisi, Università Lateranense, sarà protagonista dell’incontro L’eros delle donne. Maria di Francia e l’amore cortese. Il suo ultimo libro uscito quest’anno per Einaudi è La nascita del femminismo medievale. Maria di Francia e la rivolta dell’amore cortese. Le donne del XII secolo chiedono un nuovo modo di amare in contrapposizione all’amor feudale. Con l’amor cortese rivendicano relazioni fondate sulla cortesia e sulla gratitudine.  Mercuri ci parla di un alfabeto erotico nuovo, che nasce dalla penna di Maria di Francia – prima poetessa a scrivere in lingua francese. Per la prima volta nel Medioevo, l’eros, descritto con gli occhi delle donne, reclama passione e piacere.

 

Chiara Mercuri (Roma, 1969) è storica, saggista e traduttrice. Si è specializzata in Francia in Storia medievale. Ha lavorato con diversi enti di ricerca italiani e francesi, tra cui l’Académie des Inscriptions et Belles-Lettres di Parigi, che le ha conferito, nel 2012, il premio per la monografia Saint Louis et la couronne d’épines. Ha scritto per Medioevo, Moyen Age, Avvenire, Atlante Treccani, BBC History e Prometeo. Tra le altre sue pubblicazioni ricordiamo: Francesco d’Assisi. La storia negata, (Laterza, 2016), Dante. Una vita in esilio (Laterza, 2018).

 

Dalla letteratura alla pittura con Una gratitudine forzata. I ritratti delle Belle nel Seicento europeo, l’incontro che la storica dell’arte e direttrice della Galleria Borghese Francesca Cappelletti terrà sabato 31 agosto alle 18.30 al Teatro degli Impavidi. Cappelletti rifletterà su come natura e pittura, a volte alleate e a volte contrapposte nell’arte rinascimentale e barocca, si contendono il merito di aver reso attraenti alcune dame famose, come Maria Mancini e sua sorella Ortensia, modelli inarrivabili di bellezza e ingratitudine. Ribelli incontenibili, percorreranno l’Europa nel Seicento inseguite da mariti vendicativi, da amanti irriducibili, da una fama negativa. Se mostrò gratitudine a qualcuno, Maria Mancini lo fece con Ferdinando de’ Ritratti, il pittore che ne tramandò l’immagine di Venere moderna. La storica dell’arte moderna che ha insegnato nelle più importanti università italiane e curato diverse mostre in Italia e all’estero, indagherà il rapporto tra modella e pittore e di come la gratitudine, così come la bellezza, possa esserne stata una trappola.

 

Francesca Cappelletti ha studiato alla Sapienza Università di Roma, al Warburg Institute di Londra, dove è stata in seguito Frances Yates Fellow, e al Collège de France di Parigi. Ha pubblicato un volume sulla collezione Mattei (Il trattamento dei virtuosi, con L. Testa, Argos, 1994) e vari articoli sulle vicende della sua dispersione, che hanno contribuito al ritrovamento del dipinto di Caravaggio La cattura di Cristo. Il suo libro più recente si intitola Belle. Ritratti femminili nelle stanze del potere (Mondadori, 2024).

 

 

Sempre di donne nella storia si parla con Una perla per dire grazie titolo dell’incontro con la storica medievista Maria Giuseppina Muzzarelli, che si terrà domenica 1 settembre alle ore 12.15, al Teatro degli Impavidi. Un viaggio, tra bellezza e gratitudine, negli innumerevoli significati che nel corso dei secoli sono stati attribuiti alle perle. A saperle interrogare le perle raccontano infinite storie: approdano su corpi femminili (e non solo), tanto in Oriente come in Occidente, dopo un lungo viaggio fatto di fatiche e sfruttamenti, ma anche di scoperte, scambi, lavorazioni singolari e rappresentazioni affascinanti.

 

Maria Giuseppina Muzzarelli ha insegnato all’Università di Bologna Storia medievale, Storia delle città e Storia e patrimonio culturale della moda, con particolare interesse per ruoli e funzioni femminili nella società e per la storia materiale. Fa parte del comitato scientifico della trasmissione Passato e Presente (Rai 3). Fra i suoi libri più recenti: A capo coperto. Storie di donne e di veli (il Mulino, 2016), Le regole del lusso. Apparenza e vita quotidiana dal Medioevo all’età moderna (il Mulino, 2020), Madri, madri mancate, quasi madri. Sei storie medievali (Latrza, 2021), Le vie italiane della seta (il Mulino, 2022), Tutte le perle del mondo. Storie di viaggi, scambi e magnifici ornamenti (con L. Molà e G. Riello, Il Mulino, 2023).

 

 

 

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