Tina Mura: la scommessa dell’alta moda
Eleganza e semplicità. Questi sono gli elementi che caratterizzano l’atelier di Tina Mura. Uno spazio finemente arredato dove dal 1947 vengono realizzate le più belle pellicce presenti nel mercato isolano. Ora, il patrimonio di Tina è nelle mani della figlia Carla. Come la madre, Carla ha deciso di prendere le redini dell’azienda e, nonostante una laurea in lingue e letterature straniere e la sua passione per i viaggi, ha deciso di frequentare l’istituto Marangoni di Milano specailizzandosi in modello e schizzo. Discipline fondamentali per disegnare le sue creazioni, modelli unici, ideati da una vera stilista. Una donna dal gusto raffinato che ama l’eleganza accompagnata dall’originità e dalla semplicità. Ingredienti principali per rendere ancora più bella e affascinante ogni donna
Abbiamo incontrato Carla nel suo Atelier e le abbiamo chiesto di raccontarci come nascono le sue pellicce.
Come è iniziata l’attività della vostra pellicceria?
Fu mia madre a decidere di aprire una pellicceria a Cagliari. Aveva appena 19 anni quando iniziò a realizzare i suoi primi modelli. Era una donna dalla tempra forte, umana, professionale e carica di volontà. Ai suoi tempi si imparava ad usare ago e filo fin da bambine e lei si divertiva molto a cucire. Così dopo la guerra dovette rimboccarsi le maniche e dato che la moda era una delle sue passioni, con tanti sacrifici, aprì il suo negozio e piano piano si fece conoscere. Arrivarono le prime clienti e con loro i primi guadagni. Così ampliò l’attività e riuscì a mettere su un vero atelier. La pellicceria Tina Mura.
Lei da quando gestisce l’attività di sua madre?
Dal 1982 ma solo formalmente perchè qui dentro sono nata e vissuta. Conosco ogni più piccolo spazio di questo posto, non mi sfugge nulla.
Cosa vuol dire per lei lavorare nell’azienda che prima era di sua madre?
E’ una immensa soddisfazione. Mi piace molto il mio lavoro realizzo io ciò che da piccola vedevo fare a mia madre. Sono nel mio mondo, a casa. Posso creare i miei modelli in piena libertà, sviluppando al massimo la mia creatività. Quando mi viene un’idea inizio subito a disegnare un modello che la rappresenti, poi cerco di immaginarla addosso alle persone.
Per me casa e lavoro coincidono, anche i miei dipendenti si sentono in famiglia e lavorano con noi da una vita.
Quali sono le maggiori difficoltà che incontra nel suo lavoro?
Non ho difficoltà particolari, l’unico problema è dato dalla scarsità delle materie prime con cui lavoriamo. Nessuno dei nostri tessuti è sardo, neppure i bottoni delle giacche. Qui in Sardegna i costi sono più elevati e la qualità dei materiali non è eccellente perciò tutto ciò che è necessario alla produzione dei nostri modelli arrivano dal continente. Como in particolare.
Come mai secondo lei esiste questo problema?
Credo che dipenda dalla nostra paura di fare investimenti a lungo termine. I sardi sono molto determinati e orgogliosi ma poco coraggiosi nel sperimentare nuove realtà perciò continuiamo a limitarci a produrre ciò che ben conosciamo senza ampliare i nostri orizzonti. Sono convinta però che prima o poi il settore dell’artigianato si risolleverà e anche attività che ora sono scomparse risorgeranno.
Quali sono i modelli più venduti e per quale tipo di clientela?
Siamo specializzati un pò in tutto. Da noi si possono trovare le classiche pellicce lunghe da signora, giacche in pelle e pelliccia, cappotti, giacche, stole, mantelline e accessori moda. Abbiamo capi per ogni esigenza ed ogni età e se le clienti hanno una preferenza, cerchiamo di accontentarle disegnando per loro un modello su misura. Quanto alle età, vengono molto le signore over quaranta ma, anche tante ragazze che desiderano avere un capo originale difficile da vedere addosso alle loro coetanee.
Come concilia il lavoro e la famiglia?
E’ semplicissimo per me conciliare lavoro e famiglia. Il mio appartamento è di fronte al mio atelier perciò per i miei figli e mio marito è come se fossi sempre a casa. Anche gli orari li gestisco in base alle esigenze della famiglia, in particolare quando i miei figli erano piccoli, ma anche adesso sanno sempre dove trovarmi. E’ importante trovare il giusto equilibrio tra gli impegni dell’azienda e gli affetti, dando la giusta priorità ad ogni situazione.
Cosa suggerisce alle donne e ai giovani che voglio fare impresa?
I tempi in cui viviamo non sono facili. Ci vuole impegno e determinazione. Per prima cosa bisogna cercare di seguire le proprie attitudini personali poi, è indispensabile farsi aiutare da esperti del settore in grado di indicare i percorsi giusti per ottenere i risultati sperati.