Paola Giuntelli a capo del Flamingo Resort
Amministratore unico della Societa’ Flamingo Resort, azienda che abbraccia due realta’ imprenditoriali a vocazione turistica in uno degli angoli piu’ belli della Sardegna, Santa Margherita di Pula: l’Hotel 4 stelle Flamingo, l’Hotel Mare Pineta 3 stelle. Strutture che offrono 250 camere e 500 posti letto. Incontriamo la dottoressa Paola Giuntelli nel pieno dei suoi impegni lavorativi, a pochi giorni dall’apertura delle strutture per la stagione. Ci racconta la sua storia di donna imprenditrice nella realta’ sarda, dal 1983, anno in cui ha rilevato l’azienda di famiglia, fino ad oggi, del suo impegno in qualita’ di vice presidente Nazionale Vicario dell’AIDDA, proponendo spunti di riflessione sulle possibilita’ turistiche della nostra isola.
Quali sono i punti di forza della sua azienda, o meglio i punti su cui lei ha scommesso per valorizzare la vostra offerta turistica?
Cerchiamo di offrire pacchetti altamente personalizzabili con un’ampio ventaglio di opportunita’ per i piu’ svariati gusti e che vanno incontro anche alle differenti possibilita’ economiche del turista medio. L’Hotel Flamingo, la nostra proposta a 4 stelle, e’ un elegante resort situato direttamente sul mare adatto per chi desidera una vacanza di relax e sta cercando un hotel sul mare con spiaggia privata e numerosi servizi accessori. La struttura e’ dotata anche di tre bellissime piscine esterne. Siamo attrezzati per vacanze all’insegna dello sport e del benessere, con la palestra attrezzata, il campo da golf, le attività di aerobica in piscina, l’area beach volley e il campo da tennis; possiamo accontentare chi cerca una vacanza di coccole e bellezza, grazie al Centro Benessere Ippocampo, interno all’hotel dove poter effettuare trattamenti estetici e massaggi benessere; infine attivita’ per i piu’ piccoli, con tanti giochi previsti per loro mentre i genitori si rilassano. L’Hotel Mare e Pineta è uno dei pochi hotel 3 stelle in Sardegna vicino al mare, ed e’ indicato particolarmente per le vacanze di famiglie con bambini. L’albergo Mare Pineta unisce i dettagli di un albergo tre stelle con i servizi del vicinissimo Flamingo Resort, sempre di nostra proprietà. Disponiamo inoltre di un funzionale centro congressi attrezzato per meeting e incontri di lavoro.
Come e’ cambiato il turismo da quando ha iniziato a lavorare nel settore?
Ho cominciato la mia attivita’ imprenditoriale nel 1983. Ho rilevato l’azienda di famiglia e ho investito le mie forze per far crescere il nostro prodotto. E’ stato complicato innanzitutto abbattere la diffidenza esistente a quei tempi verso una donna imprenditrice. Piu’ volte mi e’ stato detto che avrei forse dovuto occuparmi esclusivamente della mia famiglia. Le prospettive di lavoro come imprenditori del turismo erano invece molto buone. Tutto era forse piu’ semplice. Il turismo in Sardegna iniziava a muovere i suoi primi passi e rappresentava un settore con una grande possibilita’ di crescita e sviluppo benche’ ci fosse veramente tanto da fare. La nostra tipologia di resort, inziava con l’accogliere la classe media italiana e sarda, pioniera nello scoprire quest’angolo dell’isola. Ricevevamo i benefici di un’ondata di positivita’ che portava il turista in Sardegna, uno dei pochi lidi balneari in quel momento pronti ad accogliere i vacanzieri. C’era meno concorrenza di paesi come la Croazia, la Turchia e l’Egitto che oggi hanno un’offerta competitiva sia come strutture che come bellezze naturalistiche. E i resort non erano tantissimi per cui il lavoro era ben distribuito fra tutti. Il boom del turismo arriva comunque nel 2004, grazie ai vettori low cost che hanno creato un ponte di facile accesso tra la Sardegna, lo stivale e il resto d’Europa. L’isola e’ senza dubbio molto piu’ conosciuta anche se ci sono mercati ancora completamente scoperti. Come il nord Europa, zona su cui secondo me bisognerebbe investire parecchio in termini di pubblicita’, prima di tutto perche’ si tratta di paesi piuttosto ricchi, e poi perche’ le popolazioni nordiche sono sensibili ai viaggi verso mete balneari e calde. Da Aprile possiamo ulteriormente contare su un’offerta molto ampia di voli low cost che collegano Cagliari a gran parte d’Europa, ma fare previsioni sull’andamento di questa stagione turistica e’ un piuttosto difficile. Non dimentichiamoci che dobbiamo tener presente della crisi economica che ha investito il mondo intero.
Da dove provengono i turisti che arrivano nelle vostre strutture?
Contiamo su una presenza di un 60 per cento di italiani e di un 40 per cento di stranieri.
Quali sono i punti di forza e i punti deboli del turismo nell’isola?
La Sardegna ha molte opportunita’ che non vengono sfruttate. Calabria e Sicilia ad esempio, sono supportate dalle istituzioni che sostengono decisivamente la campagna pubblicitaria turistica. Contano su una promozione curata a dovere, che sfrutta tutti i canali della comunicazione, da quelli classici, come le fiere di settore, gli eventi in alcune locations strategiche, la tv e le radio, fino a quelli piu’ moderni come Internet. Noi aziende del settore ci appoggiamo molto ai tour operator, alle agenzie viaggio, alle nostre forze. Ma effettivamente avremmo bisogno di un maggiore supporto delle istutuzioni, che ci diano un aiuto nel divulgare al mondo le bellezze della Sardegna e la sua offerta turistica. Ci sono molte parti dell’Europa che non ci conoscono come gia’ accennato.Penso che il turismo sia un buon campo su cui investire, ma dobbiamo lavorare tutti insieme, privati e istituzioni, per costruire una solida piattaforma a supporto del settore. Dovremmo anche poter avere dati piu’ sicuri e certi sulle presenze turistiche. Le risorse a disposizione non sono proporzionali alle potenzialita’. Possiamo conquistare una buona fetta di mercato puntando sull’immagine della Sardegna con le sue bellezze naturalistiche, sulla qualita’ dei servizi offerti e sulla sicurezza.
Si riesce a sopperire a queste carenze con l’associazionismo?
L’Associazionismo in Sardegna esiste ma non e’ efficace come dovrebbe. Io faccio parte del consiglio di amministrazione del Sardegna Convention Bureau, consorzio senza scopo di lucro operativo su tutto il territorio regionale, che ha come obiettivo la promozione della Sardegna non solo per le bellezze balneari ma anche come meta ideale per eventi congressuali e incentives. Nato nel maggio 2003, il consorzio punta sulle interrelazioni e la sinergia di 40 associati che possono garantire, con 4867 camere e 96 sale congressuali, un’ospitalità complessiva ad oltre tredicimila persone. Un consorzio come questo ha sicuramente la sua utilita’ ed efficacia, ma non basta. Trovo che gli imprenditori del turismo siano molto concentrati sulla propria attivita’ piuttosto che su un discorso di carattere piu’ generale.
Lei ha una grande passione per i viaggi. Quali sono state le sue esperienze piu’ significative alla scoperta del mondo?
Si, sono una viaggiatrice appassionata. La scelta delle mie mete dipende da una sete di conoscere il mondo e le altre realta’. Quindi sono aperta a qualsiasi tipo di destinazione. Viaggiare significa conoscere gli altri, le altre culture, i modi di vivere piu’ diversi che hanno tanto da insegnare. Significa crescere e migliorarsi. Fino ad ora, se devo dire quali sono state le destinazioni che mi hanno colpito di piu’, cito gli Stati Uniti e l’India. Due estremi. Negli Stati Uniti ci si tuffa nella modernita’ e nel ‘nuovo’, una societa’ attiva, dinamica e giovane. E’ possibile ammirare i grattacieli che ho sempre visto come i ‘monumenti moderni’. In India invece si recupera il rapporto umano.