San Teodoro Jazz: In mostra museo delle maschere mediterranee di Mamoiada
Si è svolta a San Teodoro la VI edizione di San Teodoro Jazz. Il festival organizzato dall’omonima associazione, con la direzione artistica del clarinettista teodorino Matteo Pastorino. La manifestazione ha vissuto la sua anteprima mercoledì primo settembre al Museo delle Maschere Mediterranee di Mamoiada con il concerto del progetto STJ Experiment, per poi tornare in Gallura, dove nei giorni successivi ha ospitato artisti del calibro di Logan Richardson con Igor Osypov, Joe Sanders, Greg Hutchinson, Mauro Gargano con Giovanni Ceccarelli, Patrick Goraguer e Matteo Pastorino, la cantante oristanese Marta Loddo, Juri Altana e Jacopo Careddu, tra gli altri.
Domani (domenica 5 settembre) alle 18 in località Costa Caddu, a San Teodoro, il festival saluta il suo pubblico, con il concerto del trio SVM, progetto nato nel 2014 dall’incontro tra Andrea Sanna (rhodes e synth), Nicola Vacca (batteria e live electronics) e Mauro Medde (basso elettrico), musicisti accomunati dalle stesse intenzioni musicali e da un forte feeling. La formazione si fa notare in breve tempo nel panorama jazz e underground nazionale con primo album omonimo, presentato dal vivo in vari e importanti contesti tra cui il prestigioso festival Umbria Jazz. Proprio nel cartellone dell’importante manifestazione umbra, gli SVM sono stati presenti per due ben anni consecutivi (nel 2014 e nel 2015), vivendo un’esperienza che ha aperto loro le porte a svariate e importanti collaborazioni. Dopo cinque anni di concerti in giro per la Sardegna, che hanno permesso alla band di intensificare il feeling e migliorare il proprio interplay, nel 2020 il trio pubblica il suo secondo lavoro discografco autoprodotto, dal titolo “ANT”. Un disco che segna un momento di crescita ed evoluzione per la band, caratterizzato da un intenso lavoro sul suono, volutamente distorto, con ritmiche incisive e con un effetto più aggressivo rispetto alle precedenti composizioni. L’appuntamento teodorino è realizzato in collaborazione con il brand g015, una emergente casa di moda sarda (che proprio da questa edizione entra fortemente tra i partner della manifestazione), che creerà per l’occasione un capo celebrativo del festival.
L’accesso al concerto è gratuito, con prenotazione obbligatoria attraverso la piattaforma online eventbrite.it; per accedere a ogni evento sarà necessaria l’esibizione del green pass. I posti a sedere saranno limitati e distanziati, nel rispetto delle norme anti-covid. Maggiori informazioni nei canali social del festival e attraverso il sito www.santeodorojazz.com. A San Teodoro sarà possibile sottoporsi a tampone molecolare o antigenico presso: La Piazzetta, 27 Località Puntaldia > cell. +393517715577 | I.Ci.Mar, Località Niuloni > cell. +393389212214
Il 30 settembre, a San Teodoro, sarà l’ultimo giorno per visitare le due mostre fotografiche, curate dal Museo delle Maschere Mediterranee di Mamoiada: “La Quotidianità del mito” di Salvatore Ligios, nell’Ufficio Turistico in Piazza Mediterraneo, e “Mamoiada 1960” di Franco Pinna, nei ristoranti La Mesenda & VerdeAcqua.
San Teodoro Jazz è organizzato dall’Associazione Culturale San Teodoro Jazz con il patrocinio e supporto del Comune di San Teodoro. Oltre al Museo delle Maschere Mediterranee di Mamoiada, tanti i partner e le collaborazioni, tra le quali brand g015, Piccola Libreria Giardino-Mondadori Point San Teodoro, I.Ci.Mar, il Gallo Blu, Ristorante La Mesenda, Ristorante VerdeAcqua, Hotel Al Faro, Hotel Stella Marina, Sardinia BestPrice, VideoFofo Design, Gmn Print, Luka Mura, Amici Miei Paris, Ristorante Lu Brutoni, La Posta Art-Bistrot, Pizzeria In Grano, Maninpasta, Mousiké Live e Bnb Francy.