I vini Argiolas a Serdiana un’azienda di donne al “Top”
Ha solo trent’anni ma da cinque si occupa egregiamente della realizzazione e distribuzione dei prodotti dell’azienda di famiglia.
E’ dinamica, creativa, esperta di marketing e pubbliche relazioni Valentina Argiolas. Laureata in economia e commercio all’università di Cagliari, solo trent’anni ma da cinque si occupa egregiamente della realizzazione e distribuzione dei prodotti dell’azienda di famiglia. Ama la letteratura, l’arte, i viaggi e il territorio in cui vive e lavora.
Il suo sorriso in giro per il mondo è una garanzia di qualità. Cosa vuol dire lavorare in una azienda di famiglia? E’ stato un percorso naturale dopo la laurea entrare a lavorare in azienda anche se, per lungo tempo, non sapevo di che mansioni mi sarei occupata.
Ho trascorso un anno e mezzo a cercare di capire le dinamiche aziendali e ho spaziato da un settore all’altro. Poi ho iniziato ad occuparmi di marketing e pubbliche relazioni.
Di eventi, viaggi e tutto ciò che ruota attorno all’ideazione, alla realizzazione e alla distribuzione di un nuovo prodotto.
Come si realizza un nuovo prodotto?
Per prima cosa bisogna tenere presenti le esigenze del mercato. In questi ultimi anni si ha a necessità di avere un prodotto giovane, fresco e tipico, che racconti il territorio. E’ molto di moda l’aperitivo e non mancano le occasioni per gustare un buon vino dolce neppure durante le cene di lavoro o i convegni. In base a questo pensiamo e realizziamo i nostri prodotti, che devono contraddistinguersi per origine, solarità e genuinità.
Qual è il pezzo forte della vostra produzione?
Il Turriga è il più famoso dei nostri vini, è caldo, vellutato, armonico, nasce da uve Cannonau, Carignano, Bovale con piccole aggiunte di Malvasia Nera. Al Vinitaly di Verona, le annate 1988 e 1992 hanno vinto il premio “Gran Medaglia d’Oro” mentre l’annata 1991 si è classificata al terzo posto.In Canada è stato insignito del “Grappolo d’Oro” nel concorso promosso dal governo canadese. Nella “Guida dei vini d’Italia”, infine, le annate, dal 1990 al 2001 si sono aggiudicate i tre bicchieri del Gambero Rosso. Inoltre è inserito nell’annuario dei migliori Vini Italiani, lodato da Luca Maroni e da Robert Parker.
Ci sono altri vini simili al turriga?
Sull’onda del successo del Turriga nel 1999 è nato il Korem, un rosso di stile internazionale, sapiente uvaggio di Bovale, Carignano, Cannonau. E’ un vino moderno, maturato in piccole botti di rovere, dotato di straordinaria morbidezza, ricco, che ha raggiunto giudizi lusinghieri da appassionati ed esperti di tutto il mondo. Mentre ancora il Korem stava facendo il suo ingresso nei mercati del mondo è stato introdotto nel 2001 un altro vino, stavolta bianco, il Cerdena prodotto da uve Vermentino selezionate con piccolissime aggiunte di altri vitigni autoctoni. E’ un vino dal gusto fine, ampio e persistente con leggere note di rovere ben unite alle note di frutta, nelle prime due annate sono state prodotte appena seimila bottiglie.
Qual è l’ultimo nato in casa Argiolas?
L’ultimo prodotto nato in casa Argiolas è il Carignano Is Solinas Nato a Marzo 2007 dopo cinque anni dall’acquisto di un vigneto. Per ora abbiamo prodotto 30 mila bottiglie ed è distribuito in tutto il mondo.
Altre vostre specialità?
Il Perdera, Monica di Sardegna, il Costera, Cannonau di Sardegna, il Costamolino, un Vermentino, Is Argiolas, Vermentino di Sardegna, S’Elegas, Nuragus di Cagliari, tutti vini a Denominazione di origine controllata. Anche questo motivo di grande orgoglio.
Dove esportate i vostri prodotti?
Il mercato italiano assorbe il 50% delle vendite mentre l’altro 50% è destinato oltre il confine italiano: in Germania, Austria, Olanda, Francia Spagna, Inghilterra, Belgio, Repubblica Ceka, Ungheria, Latvia, Estonia, Lettonia, Norvegia, Finlandia, Danimarca, Svezia, Svizzera, Grecia, Russia, Kazakistan, mentre oltre oceano è inserita nel mercato degli Usa, Canada, Brasile, Australia, Nuova Zelanda, Cina, Giappone, Thailandia, Israele, Filippine, Dubai.
Dove si trovano i vini?
I vini Argiolas sono presenti nella ristorazione e nelle enoteche di tutto il mondo. Ciò contribuisce a proiettare l’azienda ai più alti livelli e contribuisce a portare i prodotti della nostra isola nelle fasce di mercato di prestigio.
Quali sono le maggiori difficoltà che la vostra azienda deve affrontare?
Sembra incredibile ma paradossalmente la nostra azienda ha avuto maggiori difficoltà a far conoscere i nostri prodotti in Sardegna piuttosto che in altre regioni italiane e nel mondo. Sebbene la nostra sia un’azienda che lavora da anni abbiamo cominciato ad avere popolarità prima all’estero e poi qui.
Perché avete trovato questa difficoltà, secondo te?
Perché purtroppo non siamo in grado di capire il grande potenziale economico che la nostra isola ci offre con i suoi prodotti e dovremmo investire più soldi in attività di tipo turistico ricreativo, creando itinerari e percorsi guidati alla scoperta della terra e del vino in questo caso.Ci sono periodi in cui questa volontà sembra essere presente nelle amministrazioni ma poi la burocrazia per raggiungere questi obiettivi è troppo lunga e in tanti rinunciano a queste iniziative.
Voi come cercate di far fronte a questa carenza?
Per ora cerchiamo di organizzare degli eventi che si svolgano all’interno della nostra azienda come le due rassegne “chef e wine” e “vini ai fornelli” . La prima, rivolta soprattutto ai turisti con lo scopo di insegnare le basi della nostra cucina, la seconda, destinata ad un pubblico locale, con la finalità di carpire dai migliori cuochi sardi i segreti della loro innovativa cucina. Ma speriamo che presto sia anche possibile avviare nella provincia di Cagliari un vero e proprio percorso del vino che permetta a turisti e residenti di conoscere le eccellenti meraviglie della nostra terra.