Una giornata con Benedetto XVI
Un volto sorridente, un abbraccio pieno d’ amore e una serie di raccomandazioni degne di un vero Padre. Questo è ciò che di più bello Benedetto XVI ha lasciato a Cagliari e alla Sardegna. Una visita intensa, ricca di gesti e di messaggi incisivi che rimarranno nella storia della nostra isola. Ad appena tre anni dalla sua elezione, questo Papa ha la Sardegna nel cuore e affida alla Vergine, madre dolce e premurosa il popolo sardo. “Un popolo – ha detto il Santo Padre – che ha in se la forza della quercia. Passano le tempeste e la quercia resiste; infuriano gli incendi ed essa nuovamente germoglia; sopravviene la siccità ed essa vince ancora”. Giunto in occasione del centenario della Madonna di Bonaria, Benedetto ha sancito ulteriormente il legame dei Sardi alla Vergine giunta dal mare. A Lei è salita la sua preghiera, a Lei Benedetto XVI ha chiesto aiuto e conforto, a Lei ha donato una Navicella d’oro, simbolo di un viaggio che la vede protagonista.“ Per tutti ottieni un supplemento d’amore – ha recitato il Santo Padre davanti alla statua della madre di Gesù – guarda i giovani di questa terra, sii tu la loro difesa e protezione. La loro educazione è spesso fortemente compromessa e spesso sono tentati dalla droga e dal divertimento alienante. Proteggi ogni mamma terrena; quelle che insieme al marito educano i figli in un contesto armonioso e quelle che, per tanti motivi, si trovano sole ad affrontare un compito così arduo. Possano tutte svolgere con dedizione e fedeltà il loro quotidiano servizio nella famiglia, nella chiesa e nella società.” Benedetto XVI ha profondamente a cuore i problemi che affliggono la nostra società: la povertà, le malattie, le famiglie disunite, la mancanza di lavoro per i giovani e ogni piccolo, grande dolore che devasta il cuore e la vita. Nelle sue parole, intrise di una forte formazione teologica e spirituale, c’è un grande messaggio d’amore, l’invito a non perdere mai la fede e il desiderio della conoscenza. Formazione intellettuale e vita spirituale, in particolare, vita di preghiera, s’incontrano e si rafforzano a vicenda, senza nulla togliere né alla serietà della ricerca né alla più intima preghiera. La fede e la protezione di Maria Santissima devono guidare i gesti e i pensieri di ogni persona dai sacerdoti, ai laici, ai giovani.“Maria è la madre, la figlia, la sposa per eccellenza, ama, protegge, consiglia. E’ porto rifugio e protezione del popolo sardo. Chi si affida a lei non resterà mai deluso – ricorda il successore di Pietro ai fedeli giunti da tutta l’isola per ascoltare le sue parole e incrociare un suo sguardo”.E per i giovani, adulti del futuro, le parole del Santo Padre, sono state di sostegno, conforto e speranza. Tramite la voce di Andreina Pintor e Antonio Boi, i ragazzi sardi hanno espresso con sincerità e speranza le loro paure per il futuro, la mancanza di lavoro l’incertezza di poter realizzare le loro aspirazioni e le difficoltà a cui vanno incontro per costruire una famiglia. “Noi sardi siamo testardi ma viviamo anni di sacrifici per un posto di lavoro che non arriva mai. Siamo costretti ad emigrare e a vivere nella precarietà, con l’impossibilità di guadagnare oltre il presente e di pianificare un progetto di vita. Non vogliamo però arrenderci e confidiamo nelle sue preghiere e nel suo sostegno per migliorare la situazione”. Questo è stato il messaggio che Andreina e Antonio hanno voluto esprimere, a nome dei loro coetanei, in una giornata così ricca di fede e speranza. Le paure della gioventù dell’isola sono state accolte con comprensione e sostegno dal Santo Padre che, come il suo predecessore Giovanni Paolo Secondo, ha incoraggiato i suoi interlocutori a non farsi ingannare da modelli sbagliati, dai falsi miti della ricchezza, dalla notorietà e dal successo. Fede, Formazione e Famiglia, questa è la “Ricetta” consigliata da Ratzinger per garantire una seria formazione intellettuale e morale. La visita di Benedetto XVI è stata breve ma molto intensa. Il suo sguardo dolce e carico di affetto ha donato speranza e conforto a chiunque ha incrociato il suo volto. Giovani, donne, bambini e anziani hanno potuto vivere una giornata che segnerà la loro vita e quella della Sardegna.