Una vita dedicata al teatro
Dietro le quinte de “L’Effimero Meraviglioso” c’è la regista Maria Assunta Calvisi
Abruzzese di origine, ma sarda di adozione, Maria Assunta Calvisi opera come regista nel panorama teatrale isolano con grande successo, alla guida della compagnia teatrale l’Effimero Meraviglioso da lei stessa fondata nel 1991 che ha la sua sede presso il Teatro Civico di Sinnai. L’attività teatrale ha sempre fatto parte della sua vita. Inizia da giovanissima nella sua città natale con il teatro per ragazzi e un’esperienza triennale nel teatro della danza, in cui riveste anche il ruolo di attrice, proseguendo in una carriera brillante che la porta a ricoprire ruoli di spicco ad esempio nella collaborazione col Festival di Todi per 4 anni, dal 1988 al 1992. Arriva in Sardegna nel 1986 anno in cui decide di ricominciare tutto, in una realtà nuova e per lei sconosciuta. E anche la Sardegna le porta bene. Tanti i successi realizzati in teatro come regista e grandi soddisfazioni tra cui l’aver contribuito con il proprio lavoro e la propria caparbietà alla realizzazione del Teatro Civico di Sinnai, oggi vivace centro culturale e teatrale di riferimento per tutto l’hinterland cagliaritano. Una donna con il teatro nel sangue, capace di esprimere tutto il suo valore e la sua passione attraverso gli occhi. Lo sguardo, intenso e sicuro,è quello di chi lavora serenamente e guarda ad un futuro roseo e pieno di soddisfazioni.
Dal 1986, dunque, la sua vita è ricominciata. Cambia il luogo ma non l’impegno a teatro.
Sono arrivata in Sardegna con tutto il bagaglio culturale che mi sono portata dietro dall’Abruzzo, ma presi la decisione di riniziare da zero. Mi segnalarono che il Comune di Sinnai, rispetto ad altri, risultava essere piu’ sensibile alle problematiche relative alla cultura. Parlai con loro e da quel momento iniziò una splendida collaborazione che ci ha portato a costruire insieme un teatro, il teatro civico di Sinnai, molto moderno, ben attrezzato e strutturato, adatto ad ospitare varie tipologie di spettacoli e contenere laboratori che avvicinano il teatro a persone di tutte le età. Che ha ottenuto svariati riconoscimenti come il Best Practice per la fruibilità dei servizi. Nel 1991 nasce l’Effimero Meraviglioso, la compagnia teatrale di cui io sono regista, dove lavorano attori professionisti e non e nella quale si sono formati attori che hanno avuto svariate opportunità lavorative nell’ambiente. Molti di loro provengono dal laboratorio sperimentale di Settimo San Pietro che è stata in effetti la nostra primissima attività nel campo.
Come nasce la passione per il teatro?
Si sente dentro, l’ho sentita fin da ragazzina. Ho poi avuto l’opportunità di crescere e continuare a formarmi nell’ambiente. Anche gli studi che ho fatto in filosofia hanno rafforzato la mia passione. Teatro, letteratura e filosofia sono sfaccettature della cultura tra loro collegate. Durante le nostre rappresentazioni teatrali promuoviamo sempre la cultura, infatti, ad ogni inizio di spettacolo della stagione teatrale regaliamo sempre due libri a due spettatori scelti a caso, ci avviciniamo sempre al pubblico anche perchè ci piace avere un contatto diretto con loro.
E poi abbiamo in calendario il The Letterario, che è una sorta di dibattito su autori e libri o temi che vengono scelti occasionalmente, moderati da Nino Nonnis. E’ spesso un momento divertente che crea molta partecipazione e consenso di pubblico. Crediamo molto nella funzione educatrice e culturale del teatro.
Come sceglie gli spettacoli da portare sul palcoscenico? Ha qualche preferenza per qualche genere?
Cerchiamo di portare all’attenzione del pubblico un ampio ventaglio di proposte che possano soddisfare chi si avvicina a teatro per la prima volta , e che quindi ha bisogno di un genere piu’ leggero e divertente, e chi invece, già abituale frequentatore, mira ad approfondire la sua conoscenza attraverso generi piu’ impegnati come il teatro contemporaneo. Perciò il nostro calendario è molto vario. A me personalmente piace mettere in scena spettacoli comici o anche drammatici e impegnati. Mi piace il teatro in tutte le sue espressioni purchè possa suscitare emozioni. Dal 1996 contiamo sulla collaborazione con lo scrittore Nino Nonnis che ha scritto molti testi per noi come quello piu’ recente sulla pittrice messicana Frida Kalo.
Che rapporto c’è tra lei e la sua compagnia?
Mi sento di poter dire che abbiamo un buon rapporto. Siamo molto amici e soprattutto ci fidiamo l’uno dell’altro. (i collaboratori che ho incontrato, confermano e aggiungono verso la loro regista sinceri attestati di stima n.d.r.). Tutti sappiamo tutto, e ci impegnano seriamente , giorno dopo giorno, in vista di un fine comune: creare belle rappresentazioni, far funzionare il teatro considerandolo e trattandolo come se fosse la nostra casa perchè effettivamente questo è; “coccolare gli abbonati”, e portare il nostro prodotto all’attenzione di tutti.
Qual è il vostro piu’ importante obiettivo?
Il nostro piu’ grande obiettivo è quello di produrre un teatro fatto bene. Un teatro che ci renda felici di fare il nostro lavoro. Un teatro che si avvicina alla gente e verso cui gli spettatori mostrano gradimento.
Privilegiamo infatti la figura dell’attore rispetto alla scenografia proprio per valorizzare al massimo tutti i contenuti e la recitazione.
Oltre che lavorare all’interno del teatro portiamo i nostri spettacoli in giro per l’isola e lo stivale. Cerchiamo di promuovere insomma la nostra attività invitando a teatro le scuole e creando i laboratori teatrali per bambini, giovani e adulti. E questo ci sta dando grosse soddisfazioni perchè il Teatro Civico di Sinnai è un punto di riferimento importante per le scuole dell’Hinterland e della provincia di Cagliari. Vorremo riuscire ad avvicinarci ad un numero sempre maggiore di spettatori per diffondere la “Cultura del Teatro”.
Valentina Follesa
N.B.: L’intervista rettifica e corregge quella contenuta nel numero 2/2009 di Rivista Donna