Omox – bisex ora sono arrivati gli ASEX
Il calo del desiderio è un fenomeno in grande crescita. Ma se prima si manifestava in una riduzione di desiderio o istintività, ora si parla della sua scomparsa. Infatti si passa dalla dipendenza dal sesso, ad esempio, alla indipendenza totale da questi. Così alla libertà sessuale, alla omosessualità e alla bisessualità si affianca un nuovo termine: l’“asessualità”.
A confermarlo il sito www.asexuality.org di cui esiste la versione italiana www.asessuali.it. Si legge sul sito: «Noi vogliamo che l’asessualità sia riconosciuta come un’altra forma di sessualità. Non come una malattia o qualcosa di cui la gente dovrebbe vergognarsi».
“L’asessuale sarebbe da aggiungere al termine omosessuale, bisessuale, transessuale”. Le dichiarazioni citate vengono infatti dalla “World Pride”, la prima conferenza non accademica sull’asessualità, che si è tenuta a Londra, il cui movimento sta guadagnando terreno.
Ma chi sono gli asessuali? «Sono persone anche chiamate “asex” che non provano attrazione sessuale verso nessuno». Da uno studio effettuato nel 2004. emergerebbe che circa l’1 per cento della popolazione è asessuale. Si parla fieramente di outing, «soprattutto dopo la creazione, nel 2001, del primo sito per asessuali».
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«È stata una lezione di Psicologia sociale all’Università a far scoprire l’esistenza degli asessuali a Klizia, 32enne romana impiegata nel settore finanziario», dall’ l’articolo della Stampa. Dal sito sono varie le testimonianze sul fenomeno: «Ho scoperto di essere asessuale quando avevo 24 anni: al termine di un fidanzamento mi sono chiesta perché non sentissi nessun desiderio verso il sesso. Dopo un po ’ di ricerche in Internet, ho capito che non c’è nulla di sbagliato o di disfunzionale in me, non sono malata o repressa,o ancor piu proccupante depressa, ci sono migliaia e migliaia di persone che provano ciò che provo io». Anzichè chiedere aiuto si ritiene che sia tutto molto normale.
Dal desiderio della carne si passa così all’astrazione e alla spiritualità. «Benché non m’interessasse – spiega Klizia – a 17 anni ho voluto avere rapporti con il mio fidanzato, per capire e conoscere le varie fasi della sessualità. A 24 anni mi resi disponibile a un rapporto sessualecon il mio ragazzo perchè speravo di far funzionare meglio la mia storia. Non è servito a molto, perché abbiamo capito in fretta che il problema della nostra relazione era altrove.
Ora ho un compagno da sei anni, viviamo insieme e anche lui è asessuale. Siamo compagni di vita e ci amiamo a modo nostro e vogliamo amarci: in modo platonico».