Cagliari candidata capitale europea della cultura
Dal 1985, anno in cui il Consiglio dei ministri dell’Unione europea ha adottato l’iniziativa ideata dal ministro greco della cultura, Melina Mercouri, sono state trentadue le città designate “European Capital of Culture” ovvero Capitale Europea della cultura. L’Italia, con il suo ricco patrimonio di arte, storia e cultura ne ha già portato al podio tre: Firenze nel 1986, Bologna nel 2000 e Genova nel 2004. Nel 2019 verrà designata la quarta.
Cagliari è tra le 21 città italiane in corsa per il 2019.
L’idea su cui si fonda la candidatura di Cagliari e del sud Sardegna a Capitale europea della Cultura è un processo di trasformazione lungo cinque anni, un cammino che partendo da quanto già realizzato intende procedere disegnando un nuovo paesaggio culturale di Cagliari e del sud Sardegna.
Fare, non solo mostrare; costruire, non solo ospitare. Questo è il principio con cui si articoleranno nelle diverse aree urbane della città gli eventi, le iniziative, i progetti. Un lavoro che mette al centro l’uomo e l’ambiente, l’arte e la cultura, l’innovazione e la tradizione.
L’uomo, come detentore delle tradizioni e dei saperi, è il punto cardine dell’economia della città in ogni suo ambito. La città e il territorio, costituiscono la base di partenza per un continuo confronto in termini di studio, ripensamento e rivitalizzazione del paesaggio urbano.
Il progetto per la sua realizzazione vedrà la partecipazione di enti, associazioni, comitati artistico-culturali. Spetterà all’ufficio dell’Ecoc il coordinamento dell’intero lavoro.La futura Capitale dovrà coniugare la dimensione europea con quella cittadina, dovrà essere promossa la convivenza delle differenze ed esaltati gli aspetti caratteristici di ogni cultura. In particolare il progetto di Cagliari cercherà di dare risalto a quattro tematiche portanti: l’arte contemporanea delle città del mediterraneo, il festival della storia e della letteratura delle città, Cagliari nuova Europa, Festival del sub arti e tradizioni popolari. Nell’ambito della prima iniziativa, Cagliari e i territori del Sud Sardegna organizzeranno, coinvolgendo
altri centri medi e piccoli, nell’arco degli anni 2016/2019, la presenza di una quarantina di Musei d’Arte contemporanea o di Biennali/Fiere d’arte di Città del Mediterraneo, invitate in Sardegna a proporre sezioni promosse dalle proprie istituzioni culturali ed espositive ed a indicare giovani talenti per la formazione e produzione.
Nell’ambito del Festival della storia e della letteratura delle città, oltre alle cinque giornate del 2017 e del 2018, questa manifestazione multidisciplinare, prevede una volta al mese un incursione nelle aule, nei teatri, nei musei, nelle chiese, nelle sale pubbliche, nelle strade e nelle piazze del territorio cagliaritano con lezioni, conferenze, dibattiti, concerti, spettacoli e mostre sui temi che legano vissuti individuali e collettivi.
Nell’ambito di Cagliari Nuova Europa, la città ospiterà in residenza alcune esperienze di nuovo teatro europeo.
Per ogni anno, dal 2015, si prevede la residenza di medio periodo di almeno cinque
istituzioni europee di produzione contemporanea, nel 2014 se ne prevedono tre. Il
programma prevede nel 2019 la compresenza di tutti i gruppi invitati.
Per concludere con arti e tradizioni popolari in cui un grande festival/esposizione delle culture del Sud animerà un dibattito teso a rivendicare il valore delle tradizioni e a rappresentare per la prima volta in un unicum le culture del Sud, declinate insieme nelle diverse tematiche individuate: le macchine della festa , la cucina e la rappresentazione , le arti e antichi mestieri, lo spettacolo di tradizione e lo spettacolo popolare .
Un programma a cui tutti sono invitati ad apportate il proprio contributo perchè Cagliari, può aspirare e diventare Capitale Europea della Cultura.
Patrizia Floris