Vincere lo Stress

no-stressSimbolo dei nostri tempi, nemico da combattere, responsabile di una serie di disturbi fisici e di buona parte dei disagi emotivi, lo stress si configura come una pericolosa presenza contro cui misurarsi in una battaglia quotidiana che, per un’infinità di ragioni, sembra quasi sempre perduta in partenza. Nonostante contrastarlo sia più facile a dirsi che a farsi, chi decide davvero di vincerlo e quindi di migliorare la qualità della sua vita può riuscire, almeno in parte, nel suo intento.Vediamo che cos’e’ lo stress, in che modo si ripercuote sull’organismo, chi sono le persone più predisposte a esserne schiave e quali sono tutte le strategie che permettono di non esserne sopraffatti.Malgrado se ne parli continuamente,intorno al concetto di stress c’ e’ ancora molta confusione:di fatto sono ancora in tanti a ritenere che dipenda esclusivamente dal superlavoro,dall’affaticamento fisico, dai ritmi frenetici.

In realtà queste situazioni, pur essendo faticose (ma la fatica è ben diversa dallo stress),non risultano mai stressanti nel momento in cui appagano e gratificano chi si trova ad affrontarle.

Lo stress,ovvero la condizione da cui si originano gran parte dei disturbi di oggi,è la risposta del nostro organismo a una situazione o a particolari stimoli esterni che spaventano,deludono,angosciano o, comunque,vengono vissuti dalla mente come negativi.

La prova di questo è data dal fatto che si può essere molto più stressati dopo un pomeriggio trascorso in ozio, annoiandosi, piuttosto che dopo una giornata di lavoro, magari intensa ma gratificante.Stress significa dunque insoddisfazione, noia ripetitività mancanza di obbiettivi, assenza di stimoli appaganti, impossibilità di sfogare la propria rabbia e le proprie delusioni di fronte a eventi che non si sanno o non si possono gestire. Vuol dire inoltre insicurezza, incapacità di volersi bene,da cui consegue una poca volta volontà di cercare un miglioramento della propria condizione.

Quando la sfera emotiva si trova in uno stato di disagio, l’intero organismo entra in allarme e raccoglie tutte le sue energie per prepararsi a lottare oppure a fuggire, a seconda della particolare situazione e del temperamento di ciascuno. Si tratta di una reazione istintiva e naturale che,secoli e secoli orsono,permetteva agli uomini di difendersi dai vari pericoli che minacciano la loro incolumita’fisica.Anche oggi, esattamente come nel passato l’organismo risponde alle situazioni frustranti(per esempio una giornata monotona e priva di gratificazioni),oppure inquietanti per esempio un esame da superare,attraverso una serie di reazioni ben precise, proprio le stesse che permettevano all’uomo primitivo di sopravvivere alle insidie con cui doveva misurarsi ogni giorno.Il cervello non seleziona gli stimoli esterni negativi in base alla loro reale pericolosità:di fronte a questi, qualunque essi siano.Più precisamente, il nostro corpo, sollecitato dal cervello,reagisce allo stress provocato dalla necessità di affrontare una lunga coda in autostrada nell’identico modo in cui reagirebbe alla vista di un leone in libertà.I problemi iniziano quando queste risposte esagerate si protraggono per periodi prolungati:per esempio,rischiano di ammalarsi a causa dello stress le persone che abitualmente rimangono in uno stato di tensione per tutto il tempo in cui sono costrette a vivere una situazione di disagio, mentre non corrono pericolo coloro che riescono a controllare o a scaricare la tensione poco dopo il suo comparire.Si può dunque affermare che i riflessi che l’organismo mette in atto in condizione di stress sono innocui e addirittura positivi, poiché aumentano l’energia e quindi aiutano a gestire meglio la situazione,se lo stato di allarme si protrae per breve tempo;mentre possono rivelarsi dannosi e letteralmente logoranti per il fisico se la tensione si prolunga per parecchie ore o, peggio per alcuni giorni.Vediamo adesso cosa succede esattamente nell’organismo in presenza di una situazione stressante:attraverso l’analisi delle varie reazioni e in base ai vantaggi e agli svantaggi che ne derivano diventa diventa facile comprendere perché lo stress può essere positivo o negativo esclusivamente in relazione al suo prolungarsi nel tempo.La prima reazione allo stress si verifica in una parte del cervello, l’ipotalamo.

Costantino Mazzanobile  d’Aragona