Assaggi di Buio

rossocomeilcieloSi concluderà  il 13 Dicembre la rassegna cinematografica “ Assaggi di buio”.

L’evento prevede la proiezione di pellicole dotate di sottotitoli per non udenti e audiocommento per non vedenti al fine di promuovere la cultura del rispetto e dell’integrazione e consentire anche a chi ha problemi di vista o di udito di andare al cinema insieme agli amici, ai parenti, alla normale utenza.

La rassegna “Assaggi di Buio”  è nata attraverso un progetto promosso dalla Mediateca del Mediterraneo , la Società Cooperativa Karalimedia e la Società Umanitaria Sarda fa parte del circuito del Cinema senza barriere.

L’esperienza di un servizio continuativo per persone con disabilità della vista e dell’udito è stato attivato, per la prima volta in Italia, da AIACE a Milano, in collaborazione con la Provincia di Milano e una fondazione bancaria.

Un servizio per chiunque ami il cinema anche se diversamente abile. Infatti, sull’esempio di altri Paesi europei come Inghilterra, Francia e Svezia, dove gli  spazi attrezzati in questo senso sono oggi numerosi, è stata resa possibile a persone con disabilità della vista e dell’udito la fruizione di pellicole cinematografiche in sala.

Cinema senza barriere è il cinema per tutti: una proposta che nasce per condividere cultura, per promuovere la parità nell’uso di un genere di intrattenimento abitualmente destinato esclusivamente alla parte abile della popolazione; l’iniziativa vuole consolidare una nuova cultura del rispetto e dell’integrazione tra due mondi che sicuramente si conoscono ma che si frequentano poco. Questo è un aspetto innovativo delle tante iniziative che in ogni territorio civile vengono messe a punto per migliorare l’inserimento dei diversamente abili nel tessuto sociale, al fine di garantire dignità e parità di diritti per tutti.

La partecipazione è aperta a tutti e gratuita.

13 Dicembre 2013

ore 20.30, Cineteca Umanitaria Sarda, Viale Trieste 118

Rosso come il cielo di Cristiano Bortone,  voce narrante Francesca Radaelli

TRAMA:

E’ il 1970. Mirco è un bambino toscano di dieci anni innamorato del cinema. A seguito di un incidente perde la vista. Per la legge dell’epoca che considerava i non vedenti handicappati e non permetteva loro di frequentare la scuola pubblica, i genitori sono costretti a farlo rinchiudere in un istituto. Lì il bambino trova un vecchio registratore a bobine e scopre che tagliando e riattaccando il nastro riesce a costruire delle favole fatte solo di rumori. Mentre l’istituto cerca di impedirgli in tutti i modi il suo hobby, Mirco lentamente coinvolgerà tutti gli altri bambini ciechi facendo loro riscoprire il loro talento e la loro normalità. La storia vera di Mirco Mencacci, che pur non vedente, è diventato uno dei più rinomati montatori del suono