Red Giselle: la storia di Olga Spesivceva in scena al teatro Lirico

EIFMAN BALLET THEATREA conclusione della Stagione lirica e di balletto 2013 del Teatro Lirico di Cagliari  il maestro David Levi, direttore d’orchestra di questa produzione, presenta Red Giselle, balletto su musiche di Georges Bizet, Petr Il’ič Čajkovskij, Alfred Schnittke e coreografia di Boris Eifman, in un incontro con il pubblico che si svolgerà lunedì 9 Dicembre alle 17 nel foyer di platea del Teatro Lirico di Cagliari.  

Il balletto è ispirato alla vita della ballerina Olga Spesivceva. 

Il balletto in due atti andrà in scena, martedì 10 dicembre alle 20.30.

Atto I
Siamo a Pietrogrado, in Russia (oggi San Pietroburgo) negli anni ’10 del 1900. Nel superbo Teatro  Imperiale Mariinskij (ex-Kirov) si svolge una lezione: l’esigente e severo maître de ballet sceglie  una ballerina (Olga Spesivceva) la cui bellezza, stile enigmatico e fascino lo colpiscono. È lei la sua  ballerina ideale ed a partire da questo momento la sua carriera avrà uno sviluppo straordinario.
Eccola quindi salutare il pubblico di Pietrogrado che riconosce nel suo puro stile classico i canoni della ballerina russa ideale. È il periodo della rivoluzione. Una sera, in occasione di un suo spettacolo, un agente della Čeka (il vecchio KGB) si complimenta con lei. Nasce una strana  relazione tra i due. Con autorità e brutalità, l’uomo conduce Olga in un mondo a lei sconosciuto. Un  nuovo e strano potere regna sul teatro. Il pubblico, rappresentato da un gruppo di rivoluzionari, si
scatena selvaggiamente. Olga Spesivceva deve danzare nelle serate private per i rappresentanti del  nuovo regime. È così che si sviluppa la contrapposizione tra il suo maître de ballet e il suo amante della Čeka. L’uno vuole riportarla verso il mondo della danza e della spiritualità; l’altro vuole farla  sprofondare verso un universo nel quale l’autorità del regime la condurrà lentamente al vizio ed alla  dissolutezza. La ballerina si lascia conquistare dal suo amante e scivola nel suo mondo crudele.
Partecipa a numerose feste dimenticando tutti i valori spirituali appresi dal suo maître. Nel frattempo Olga riprende a lavorare e ritrova il suo insegnante che, a fatica, riesce a sopportare l’idea che la giovane possa sprofondare in un mondo che, secondo lui, non è per lei. Nuovamente quello strano potere si insedia in teatro in modo aggressivo spazzando via tutto ciò che è sul suo cammino.
Le ballerine diventano gli strumenti del sistema rivoluzionario. È a questo punto che Olga decide di partire: l’attende un invito all’Opéra de Paris per interpretare Giselle. Straziata, decide di lasciare tutto. Dopo un ultimo addio al suo protettore della Čeka, si unisce al gruppo degli emigranti che lasciano il proprio Paese per non farvi più ritorno.

Atto II
Siamo nuovamente ad una lezione di danza, ma questa volta a Parigi. I ballerini ed il loro insegnante sono alla ricerca di un nuovo stile per la musica di L’Arlesienne di Bizet. Tutti aspettano con ansia l’arrivo della grande ballerina che deve interpretare Giselle sul palcoscenico di questo prestigioso teatro. Entra Olga, disorientata in questo nuovo mondo, e conosce subito il grande ballerino/coreografo che segue la prova. Lo stile richiesto è per lei inusuale, ma la dimensione spirituale dell’opera e la coreografia la seducono. Il ballerino diventa il suo partner; insieme avranno un trionfale successo. La ballerina inizia a sentire dei sentimenti per il suo partner che
sembra non ricambiarli. Questo amore non corrisposto e la sua solitudine in terra straniera contribuiscono a creare in lei delle ferite insanabili. La giovane cerca di dimenticare tutto, anche se stessa, nell’atmosfera della Parigi della Belle Epoque. Nelle sue serate parigine cerca di dimenticare ubriacandosi, ma il passato la perseguita. Gli echi della rivoluzione russa non la lasciano in pace.
L’agente della Čeka le appare spesso come un incubo. Anche il suo ruolo in Giselle non le è di alcun giovamento; questo ruolo nel quale la ballerina ha sempre affascinato il pubblico, rimarrà il suo più grande successo. È un ruolo che le appartiene, nel quale si identifica. Anche il finale di  Giselle sembra appartenerle: il tradimento del suo amore, la follia. Il riflesso della giovane negli  specchi tradisce il suo stato d’animo travagliato. È qui che vede la follia come la sua sola salvezza,
come l’annuncio del suo viaggio verso questo mondo scintillante, dall’altra parte dello specchio.

David LeviDavid Levi – Cresciuto a New York, consegue i suoi studi in Psicologia all’Università di Harvard e poi studia pianoforte, direzione orchestrale ed accompagnamento al canto alla Manhattan School of Music con Donal Nold e Martin Katz. Dal 1993 al 1997 è assistente di James Conlon all’Opera di Colonia, dove cura la direzione musicale ed orchestrale della nuova produzione di Il Naso di Šostakovič (regia di Harry Kupfer) e di Sweeney Todd di Sondheim (regia di Torsten Fischer). Dirige, inoltre, La dannazione di Faust, Elektra con Gabriele Schnaut ed Hanna Schwarz, Evgenij Onegin, Otello, Hänsel und Gretel, La Traviata. Nel 1989 David Levi avvia lo Spanga Opera Festival (Paesi Bassi) insieme alla regista Corina van Eijk, dove dirige diverse produzioni (L’elisir d’amore, Rigoletto, Les contes d’Hoffmann, The Rake’s Progress, Ariadne auf Naxos, Samson et Dalila, Falstaff, Il Trittico, Aida, Mavra, Sancta Susanna). Compone Donna Giovanna, una rielaborazione di Don Giovanni, che ha un grande successo di pubblico e critica, come anche Elektra di Richard Strauss nel 2009 (per cui scrive una riduzione per un’orchestra di 34 musicisti), e Carmen nel 2010. David Levi dirige anche le colonne sonore di due film-opera prodotti dall’Opera Spanga: Rigoletto nel 2003 e Samson et Dalila nel 2006. Dirige le musica dei film Une Vie à t’attendre e Le Héros de la famille di David Moreau, per quest’ultimo, è stato anche maestro di canto di Emmanuelle Béart e Cathérine Deneuve. Nel 1996 lavora alla Metropolitan Opera come assistente di James Levine. Dal 1997 al 2002 è Direttore del Coro dell’Opéra National de Paris. In Francia, dal 2002, dirige diverse produzione nei teatri d’opera di Montpellier, Longjumeau e Massy; oltre ad alcuni concerti con l’Orchestre National des Pays de la Loire e le orchestre di Strasburgo e Nancy. David Levi collabora regolarmente con l’Orchestre National d’Île de France: alla Cité de la Musique di Parigi ha diretto Mass di Leonard Bernstein, alla Salle Gaveau Trois Petites Liturgies di Messiaen, alla Salle Pleyel L’Enfant et les Sortilèges e Pink Martini. Ha inoltre diretto alcuni concerti con un coro di 1500 bambini della regione parigina: uno con Patricia Petibon dedicato alla musica di Broadway ed un altro con il cantante Lénine dedicato all’anno del Brasile. Insieme a Patricia Petibon, David Levi ha diretto vari concerti con la Filarmonica di Tokyo e con l’Orchestre Nationale des Pays de la Loire. Nel 2002 viene invitato in Austria, all’Opera di Graz per dirigere la ripresa di Turandot e due nuove produzioni: Cabaret e Sweeney Todd. È regolarmente invitato alla Volksoper di Vienna, dove ha debuttato nel 2002 con diverse rappresentazioni di Tutti insieme appassionatamente e di La principessa della Czárdás di Kalman. In seguito dirige un Gala dedicato ai musical (con Ferruccio Furlanetto). Il successo di tali rappresentazioni l’ha riportato a Vienna per dirigere il nuovo balletto Anna Karenina di Boris Eifman; una nuova produzione di My Fair Lady; nel 2010 il musical South Pacific con Ferruccio Furlanetto e Marjana Lipovsek e, nel 2011, Dolci vizi al foro. In Italia, David Levi è conosciuto per le sue collaborazioni con il balletto, recentemente per Anna Karenina (al Teatro Verdi di Trieste ed al Teatro Carlo Felice di Genova) e Red Giselle (al

Teatro Verdi di Trieste) con l’Eifman Ballet di San Pietroburgo, oltre a Petruška/L’Après-Midi d’un Faune/Les noces al Teatro Comunale di Bologna. A settembre 2010 dirige il balletto Napoli di Bournonville del Royal Danish Ballet a Copenhagen. Nel 2012 dirige lo stesso balletto al Palais Garnier di Parigi e lo spettacolo Graham, Humphrey, Limon, Ailey al Teatro dell’Opera di Roma, dove aveva già debuttato nel 2011 con la prima produzione europea dell’opera di William Bolcom Uno sguardo dal ponte. Ultimamente ha debuttato con il New York City Ballet e ha diretto Il castello di Barbablú a Bogotá.

Red Giselle viene replicato: mercoledì 11 dicembre alle 20.30 (turno B); giovedì 12 dicembre alle 20.30 (turno F); venerdì 13 dicembre alle 20.30 (turno C); sabato 14 dicembre alle 19 (turno G); domenica 15 dicembre alle 17 (turno D).

La Stagione lirica e di balletto 2013 si avvale del contributo della Fondazione Banco di Sardegna.

Per informazioni: Biglietteria del Teatro Lirico, via Sant’Alenixedda, 09128 Cagliari, dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20, il sabato dalle 10 alle 13, e nell’ora precedente lo spettacolo; telefono +39 0704082230 – +39 0704082249, fax +39 0704082223, biglietteria@teatroliricodicagliari.it, www.teatroliricodicagliari.it. Il Teatro Lirico di Cagliari si può seguire anche su Facebook, Twitter, YouTube; acquisto online www.greenticket.it.