Bacche di Goji: elisir naturale dell’eterna giovinezza
Chi osserva il suo più importante organo sensorio si accorgerà che la maggior parte delle rughe si trovano là dove la pelle è maggiormente esposta senza protezione ai raggi del sole che formano radicali liberi: sul viso, sul collo e sul dorso delle mani. Le zone della pelle che rimangono per lo più coperte, mantengono la loro giovinezza più a lungo.
I dannosi raggi ultravioletti non provocano soltanto delle scottature, ma causano anche la reticolazione delle proteine nel collagene della pelle, provocando come conseguenza rughe e pieghe. L’ossidazione degli acidi grassi causa la formazione delle sgradevoli macchie di vecchiaia. Non sorprende che le signore dei tempi passati passeggiassero solo con ombrellini da sole e che fosse di moda il raffinato pallore. Già allora era evidentemente risaputo che la pelle dei patiti dell’abbronzatura invecchia precocemente. Nei Paesi in cui il buco dell’ozono diventa sempre più grande si aggiunge un altro problema: la pelle non solo invecchia più rapidamente, i raggi del sole non filtrati provocano anche sempre più frequenti tumori alla pelle.
Però non siamo le uniche creature sotto il sole che devono proteggersi dai suoi raggi troppo intensi. Anche le nostri giovani sorelle del regno vegetale non possiedono un mantello spesso. Compensano questa loro carenza producendo una grande quantità di antiossidanti che si concentrano in gran parte nella loro buccia. Fortunatamente questa protezione si trasferisce anche sulla nostra pelle se consumiamo queste piante.
I carotenoidi sono particolarmente efficaci per la protezione della pelle e sappiamo già che la bacca di goji ne è stracolma. Queste sostanze, come accede negli occhi, si concentrano anche nella pelle e costituiscono una specie di protezione solare interna.
Sembra che tutti i carotenoidi partecipino a questa protezione in un modo o nell’altro. Non conservano soltanto la giovinezza della nostra pelle, ma possono prevenire visibilmente il cancro alla pelle. Lo dimostra, tra gli altri, uno studio del National Cancer Institute di Berthesda, Maryland, negli Stati Uniti. Nelle persone che assumono un’alimentazione particolarmente ricca di carotenoidi, il rischio di ammalarsi di melanoma diminuisce di più di un terzo.
Diversi test dimostrano un’efficacia analoga della vitamina A. A seconda della dose, i primi stadi del cancro alla pelle regredirono fino all’ottantuno per cento. Furono esaminati in studi separati anche la luteina, l’acido ellagico e i polisaccaridi di goji per le loro proprietà protettive della pelle e venne certificato il loro ruolo importante nella prevenzione del cancro alla pelle.
Queste sostanze agiscono in modo evidente anche per la psoriasi. Anche se al proposito non abbiamo disponibile nessuno studio, siamo a conoscenza di molti casi in cui grazie all’assunzione di dosi elevate (fino al doppio della quantità) si verificò un miglioramento o persino la completa scomparsa dei sintomi.
Oltre alla luce solare vi sono altre due cose che danneggiano particolarmente la pelle e la invecchiano precocemente: il fumo di sigaretta e lo zucchero.
La nebbiolina azzurra non restringe solo i nostri vasi sanguigni provocando una carenza di irrorazione sanguigna della pelle. Aumenta anche la produzione di un enzima chiamato metallo-proteinasi della matrice, in breve MMP, che fa morire lo strato esterno della pelle affinché possa svilupparsi un nuovo tessuto al di sotto. Nei fumatori, come del resto anche nel caso di una forte irradiazione solare, questo processo sfugge al controllo e vengono distrutti anche quei tessuti che producono il collagene per la pelle che si rinnova. In esperimenti di laboratorio con il fumo di tabacco la produzione di collagene scese addirittura del quaranta per cento. L’enzima MMP viene utilizzato anche dalle cellule tumorali per penetrare nel tessuto sano.
A quanto pare l bacca di goji anche in questo caso può offrire una protezione. Dei test effettuati con i polisaccaridi Lycium-barbarum (bacche di goji) dimostrarono che questi ultimi evitano l’aumento dei grassi ossidati nella pelle che di norma sono una conseguenza di valori elevati di MMP.
La bacca di goji , oltre alla protezione della pelle, le fornisce anche una quantità di sostanze vitali per il suo nutrimento. Desideriamo sceglierne soltanto alcune.
Lo zinco serve da principale dispensatore di enzimi nella formazione del tessuto connettivo. Si associa con il rame e la vitamina C per collegare in un tessuto estremamente stabile ed elastico il collagene e le fibre di elastina. Senza queste sostanze nutritive i legami tra le fibre possono essere formati solo in modo insufficiente, il tessuto connettivo rimane debole e la pelle riceve poco sostegno.
Molte persone riferiscono di una pelle più fresca e più soda dopo aver integrato la loro alimentazione quotidiana per alcune settimane con le bacche di goji. Oltre a proteggere dai danni e dalle macchie di vecchiaia, la bacca di goji fornisce anche fermezza ed elsticità alla nostra pelle, un cosmetico naturale completo dall’interno che, oltre tutto ha un sapore estremamente delizioso!
Nomi come happy berry, billion dollar berry e halleluja berry (possiamo sicuramente risparmiarci la traduzione) parlano di un’altra gradevole caratteristica della bacca di goji, apprezzata dall’antichità a oggi: la sua azione miglior-umore.
“Mi sento bene” è una delle affermazioni più frequenti che sentiamo fare da chi consuma con regolarità il goji.
Pochi sospettano quanto la loro gioia e forza spirituale dipendano da un apporto adeguato di sostanza nutritive essenziali. In fondo questo non è poi così sorprendente. Il corpo è l’anima hanno un rapporto molto stretto e come ogni sensazione spirituale può influenzare la fisiologia del corpo, anche al contrario stare bene fisicamente influenza lo stato dello spirito.
Ignoriamo se forse la bacca di goji nasconda altri segreti ancora non svelati con cui renderci felici, tuttavia la sua particolare ricchezza di sostanze nutritive potrebbe essere sufficiente come spiegazione.
Il suo tenore di vitamine B ha senza dubbio un ruolo rilevante. Queste sostanze vitali, note come “nutrimento dei nervi”, provvedono in molti modi a nutrire e a far funzionare senza problemi il sistema nervoso e il cervello. Scopriamo quanto a fondo intervengono nel nostro benessere mentale e spirituale soprattutto in caso di carenza di queste sostanze: irritabilità, paure e depressioni, stanchezza, mancanza di concentrazione, disturbi dell’apprendimento e della memoria, insonnia e perdita dell’appetito possono manifestarsi come conseguenza di un apporto insufficiente i vitamine B. Al riguardo la relazione tra vitamina B3 (tiamina) e il nostro umore è particolarmente ben documentata.
Oltre alle vitamine B, una serie di sostanze minerali fornisce fattori importanti per lo stato dei nervi e quindi anche per la salute psichica. Il magnesio è uno degli elementi più rilevanti per lo spirito. Ha un ruolo decisivo, agendo in armonia con gli ormoni, i neuropeptidi e gli stimolanti nervosi. Chi è sempre molto nervoso e irrequieto spesso ha una carenza di questo elemento di importanza vitale.
Il cromo è un altro oligoelemento importante che influenza la forza vitale e in particolare ha un ruolo nella vitalità intellettuale e nella vivacità di spirito. Come abbiamo già sentito, regola la glicemia e provvede quindi a mettere a disposizione energia per il cervello e per i nervi. Delle persone sottoposte a esperimento cui fu somministrata per lungo tempo un’alimentazione povera di cromo, mostrarono presto sintomi quali stanchezza, irritabilità, frustrazione, mancanza di concentrazione e nervosismo. Molte persone sono soggette a variazioni di glicemia di tanto in tanto e le situazioni di stress minime possono modificare la qualità dei pensieri e delle sensazioni. La stanchezza, la difficoltà a difendersi dallo stress e la sensazione di abbattimento vanno di solito a braccetto con una carenza di zinco. Questo oligoelemento attiva un ormone della concentrazione prodotto dall’ipofisi che rende svegli e pronti per le sfide della vita quotidiana. Sempre contemporaneamente con questo ormone avviene la produzione di un peptide dell’euforia chiamato beta-endorfina. Esso aggiunge ottimismo e slancio alla disponibilità interiore.
A questo punto vorrei citare un neurotrasmettitore particolarmente interessante e osservarlo più da vicino. Si chiama dopamina e si produce nel tessuto nervoso con l’aiuto del manganese. La dopamina ci dispensa calma interiore, allegria e una sensazione di armonia. Grazie alla sua influenza ci sentiamo in pace con noi stessi e con il mondo. Se c’è carenza di manganese vegetale e quindi di dopamina soffriamo di irrequietezza e di paure, la vita ci sembra tetra e anche la voglia di fare sesso potrebbe scomparire.
Ma la dopamina ha altro da offrire. Nel giro di frazioni di secondo i miliardi di cellule cerebrali e nervose possono produrre dalla dopamina l’ormone della felicità, la noradrelina, intensificando quindi la sensazione di contentezza e trasformandola in entusiasmo ottimista. Un enzima contenente rame è responsabile di questa trasformazione. L’ormone appena creato fornisce le ali alla mente e allo spirito, stimolando la creatività e la gioia di vivere.
Costantino Mazzanobile d’Aragona