Sculture da indossare mostra dell’artista Maria Grazia Oppo
Il processo classico della fusione a cera-persa è il mezzo usato da Maria Grazia Oppo nella realizzazione delle sculture in argento in cui si inseriscono anche pietre dure, piccoli fossili o elementi della tradizione sarda, secondo il modello e l’ispirazione dell’artista.
Le sue creazioni, oggetti unici e irripetibili, potranno essere ammirate dal 4 a 16 Aprile nella mostra dal titolo “Sculture da indossare” di Maria Grazia Oppo nella sede di Soha Sardinia in via Vico II Vincenzo Sulis a Cagliari.
Maria Elvira Ciusa – nel catalogo “Identità e differenze” – definisce Maria Grazia così:
“Maria Grazia Oppo è un’artista che ormai arrivata alla sua maturità espressiva, continua, come è proprio dei veri artisti, ad interrogarsi sulla vera funzione dell’arte. Il suo campo di indagine in questi ultimi anni si è spostato a scrutare lo spazio domestico e gli oggetti che lo abitano, al di là della loro intrinseca funzione. Gli oggetti “navigano” nuove esistenze che non sono esclusivamente materiali. Mostrano la loro struttura, variabile a seconda del punto di osservazione; evidenziano la materia di cui si compongono e assumono in qualsiasi luogo dove possono essere ubicati, una loro autonoma presenza. L’incidenza della luce sugli oggetti diventa importante. Nella ideazione di queste forme emerge nella sua interezza la ricchezza inventiva dell’artista che va oltre il puro dettato geometrico. Maria Grazia Oppo, con grande ironia fa vivere le sue sculture lasciando che le emozioni trovino libera espressione al di la dei limiti di un ordine già caratterizzato…”
La critica d’arte Roberta Vanali nel Catalogo Metamorphosis la descrive così:
“Incline ad una assidua sperimentazione, Maria Grazia Oppo si accosta al gioiello incastonando preziosi fossili e minerali allo stato grezzo, austeri custodi di un lontano passato in perfetta armonia con la natura. Tra fogge arcaiche e scabre superfici, l’artista concretizza un connubio di materiali naturali le cui forme rispecchiano una complessa scultorea dall’intenso carattere evocativo. Attraverso la sua sapiente mano, la materia assume effetti cromatici che suscitano forti impatti emozionali. Rugosità, satinature, zigrinature enfatizzano la capacità dell’argento di assorbire e riflettere la luce. La lamina, finemente forgiata, si fende ad ospitare un’ammonite, un quarzo o una giada che avvolge sinuosamente inglobando arcane alchimie. Emblema di purezza e trasparenza, il nobile metallo, così teneramente plasmato, si riduce ad essenziali linearismi atti ad esaltare l’ammaliante riverbero selenico. La tematica del dinamismo anticipata dai primi monili giunge all’apice attraverso le increspate forme dei “Panni stesi”: vibranti placche cesellate e trasfigurate in ondeggianti drappi. Fluttuanti, dondolanti mossi dal vento si librano nell’aria come ad asciugare al sole. Frammenti del quotidiano sospesi tra cielo e terra generano dalla trasposizione ironica del lavoro femminile. L’artista vive ogni sua opera dalla creazione allo sviluppo dall’idea fino alla realizzazione. Plasma monili come piccoli origami, li assembla a fili leggeri che tendono ed intrecciano l’anima. Spaccati del vissuto incarnano emblematici stralci d’intimità appena fissati ai lembi della memoria. Il gioiello trascende i limiti dell’oggetto, dall’antico potere apotropaico, per innalzarsi ad opera d’arte vera e propria scultura da esibire sublimando la ritualità del quotidiano.”
Maria Grazia Oppo è nata a Ghilarza. Attualmente vive e lavora tra Cagliari e Roma. Dal 1969 a oggi ha realizzato mostre personali a: Cagliari, Nuoro, Ghilarza, Baunei, Strasburgo, Fiorano Modenese, Verona, Amsterdam, Frosinone, Roma, Villanovaforru, Venezia, Slovenia: Capodistria e Isola. Tra le ultime ricordiamo Riflessi di Giunco-Identità e differenze-La mano dell’uomo al MAT – Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari – Roma e ACQUA al Museo di Villanovaforru. E’ stata invitata a numerose mostre collettive organizzate da Enti Pubblici e Privati a Cagliari, Sassari, Nuoro, Bosa, Oristano, Modena, Roma, Verona, Firenze, Spoleto, Emirati Arabi, Venezia, Piombino d’Este. Nel 2005 le viene assegnato il primo premio per la scultura alla Biennale di Malta. Nel 2008 Palma d’Oro – menzione speciale Villa Benzi – Caerano di San Marco TV. Nel 2009 Eventi Collaterali alla Biennale di Venezia.