“Forma e poesia nel Jazz”: al via dal 22 Maggio al 7 Giugno la XVII Edizione
Dopo l’anteprima dello scorso 29 aprile, con il tutto esaurito per il quintetto di Paolo Fresu all’Auditorium del Conservatorio, a Cagliari entra nel vivo la diciassettesima edizione di “Forma e poesia nel Jazz” la rassegna organizzata dall’omonima cooperativa.
Cinque serate in programma a partire dal 22 Maggio fino al 7 Giugno, per un cartellone in cui spiccano i nomi di Javier Girotto, Bebo Ferra, Gabriele Mirabassi, dei pianisti Dino Rubino e Livio Minafra, ma che lascia come sempre spazio anche alla scena locale.
Il concerto inaugurale, giovedì 22 maggio, ha per protagonista il trio CaLaSè, acronimo dietro cui si celano due veterani del jazz isolano: il pianista Paolo Carrus e il batterista Ignazio Sechi, con Andrea Lai al contrabbasso. Un progetto al suo debutto assoluto che ruota intorno al pianoforte e a un repertorio firmato da Carrus, un musicista che tracciato un segno importante nell’attività jazzistica in Sardegna degli ultimi trent’anni. In scaletta anche qualche standard e pezzi tratti dalla lunga e feconda collaborazione con Roberto “Billy” Sechi, il batterista cagliaritano scomparso quasi nove anni fa, e ora riproposti con Ignazio Sechi nel ruolo che fu di suo fratello dietro piatti e tamburi.
Ad accogliere il concerto del CaLaSè trio, con inizio alle 20.30, sarà il Teatro Alkestis, sede “storica” delle prime edizioni di Forma e Poesia nel Jazz, che proprio nello spazio di via Loru iniziò il suo cammino nel 1996.
Sabato 24, microfoni e riflettori si trasferiscono al Teatro delle Saline per un doppio appuntamento. Si comincia sempre alle 20.30 con il piano solo di Livio Minafra, uno dei talenti più interessanti emersi negli ultimi anni sulla scena jazzistica nazionale, come suggeriscono anche i tre diversi allori conquistati al referendum “Top Jazz” della rivista Musica Jazz (nel 2005 con il Pino Minafra Sud Ensemble per il miglior gruppo e album, “Terronia”; nel2008 come miglior nuovo talento; nel 2011 con il suo quartetto per il disco migliore dell’anno, “Surprise!!!”). Classe 1982, figlio d’arte (il padre è il trombettista Pino Minafra, la madre la clavicembalista Margherita Porfido), il pianista pugliese conta due dischi a suo nome in piano solo e uno alla testa del suo quartetto, oltre a un’intensa attività concertistica e collaborazioni con formazioni come MinAfric Orchestra, Municipale Balcanica, Canto General e Radiodervish.
Altre sonorità e atmosfere nel secondo set della serata con “Sur”, un progetto del duo formato dal chitarrista cagliaritano Roberto Bernardini e dalla cantante Manuela Doris, in questa occasione impreziosito dalla partecipazione speciale di un clarinettista del calibro del perugino Gabriele Mirabassi, un musicista apprezzato e a suo agio sia nel campo del jazz che della classica. “Sur” propone un repertorio incentrato sulle musiche del sud e centro America, un percorso che si snoda tra i vals, le milonghe e i tanghi dell’Argentina, dalla cosiddetta guardia vieja ad Astor Piazzolla, lo choro e il samba del Brasile, sino ad arrivare alla tradizione musicale del Messico.
Dopo una settimana, la rassegna ritorna domenica primo giugno con l’immancabile serata tra musica e letteratura in programma, come ad ogni edizione, alla Galleria d’Arte di Paola Frau, in via La Marmora, nel quartiere di Castello. Quattro sere dopo, giovedì 5 (sempre alle 20.30), nuova tappa al Teatro Alkestis per apprezzare un quintetto isolano di recentissima formazione, gli Swing Roosters. Costituito dal cantante Marco Cocco, Marco Argiolas al sax e al clarinetto, Mauro Mulas al piano, Alessandro Cinzio Atzori al contrabbasso e Vittorio Sicbaldi alla batteria, questo progetto, che ha debuttato ad aprile, nasce dall’idea di rivisitare in chiave personale e originale un repertorio di brani che hanno fatto la storia dello swing, dei musical di Broadway e del cinema degli anni Venti e Trenta del secolo scorso.
La rassegna chiude i battenti della sua diciassettesima edizione sabato 7 giugno con una serata double face al Teatro delle Saline. Come quella di due settimane prima con Livio Minafra, l’apertura propone un altro piano solo: protagonista Dino Rubino. personalità in ascesa della nuova scena del jazz europeo e apprezzato non solo come talento dello strumento a tastiera, ma anche come trombettista. Pianista dallo spiccato senso melodico di sapore mediterraneo, il trentatreenne polistrumentista siciliano, vanta una lunga serie di prestigiose collaborazioni con musicisti italiani e stranieri: tra gli altri, ha suonato e inciso con Francesco Cafiso e, più di recente, con Roberto Gatto e il suo quintetto dedicato a Miles Davis, e in duo con Paolo Fresu, suo mentore e produttore discografico.
Chiusura di serata (e di rassegna) con Javier Girotto e Bebo Ferra: un sodalizio, quello tra il sassofonista argentino (ma trapiantato in Italia da oltre vent’anni) e il chitarrista cagliaritano, nato da una grande affinità e reciproca stima cresciuta negli anni. Dopo essersi incrociati in formazioni allargate, Girotto e Ferra hanno raffinato la loro intesa nella dimensione più intima e cameristica del duo, fissando il loro dialogo musicale sulle tracce di Caleidoscopic Arabesque, album datato 2011, ricco di sapori latini e mediterranei.
La diciassettesima edizione di “Forma e poesia nel Jazz” è organizzata con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna (Assessorato della Pubblica Istruzione, Sport e Spettacolo e Assessorato del Turismo), della Fondazione Banco di Sardegna e del Comune di Cagliari.
Il biglietto per i concerti in programma al Teatro Alkestis costa 7,50 euro; 12,50, invece, per gli appuntamenti al Teatro delle Saline; 33 euro, infine, il prezzo dell’abbonamento per l’intera rassegna (tutti i prezzi comprendono i diritti di prevendita).
Biglietti e abbonamenti si possono acquistare al Box Office di Cagliari, in viale Regina Margherita, 43 (tel. 070657428). La segreteria di Forma e poesia nel jazz risponde invece al numero di telefono 0704513104 e all’indirizzo di posta elettronica formaepoesianeljazz@tiscali.it.