Voglio fare la modella: denutrizione e disagio
Mia figlia ha un problema: cosa faccio?
Egregio dott. Loy,
Sono una mamma molto preoccupata per la sua bambina. Mia figlia, infatti, ha 17 anni ed è pericolosamente magra, tanto che sto iniziando a pensare che stia diventando anoressica. Io purtroppo sono fuori casa quasi tutto il giorno perché devo lavorare e non la vedo mai mangiare, mentre lei dice che comunque mangia ma lo fa fuori casa. Quando cucino io, invece, dice sempre che non ha fame o che mangia ospite da amici.
Inoltre, è fissata dicendo che vuole fare la modella e che bisogna essere molto magri per poter fare quel lavoro.
Non posso mandarle una foto, ma lei inizia ad essere così magra che le si vedono le costole e le sta quasi sparendo il seno!
Io ho provato, anche con mio marito, a parlarci ma lei nega, dice che non è vero niente e ci dice solo di lasciarla in pace.
Cosa devo fare? Grazie mille, M. dalla provincia di Cagliari.
Risposta del dott. Mattia Loy
Gentile M., il problema che lei mi pone riguarda purtroppo una grande quantità di situazioni analoghe, dove è presente una patologia, dato che è difficilissimo aiutare chi non ammette nemmeno di avere un problema, in quanto è molto difficile costringere tale persona a sottoporsi ad un trattamento o affini. Purtroppo, sono stato anche io impotente spettatore di casi di gravissimo disagio relazionale: famiglie devastate da conflitti e litigate alimentati dalla presenza di una patologia in un membro della famiglia con una difficoltà così grande nel produrre prove da impedire un intervento risolutivo delle forze dell’ordine o dei servizi socio-sanitari.
Per quanto riguarda sua figlia, è presto parlare di anoressia (o bulimia) senza una diagnosi ben formulata, dato che alcuni sintomi di questi disturbi del comportamento alimentare possono essere simili e non basta certo una lettura su Wikipedia per poter diventare esperti.
Quello della denutrizione o malnutrizione rischia di diventare un problema molto serio e qui sono possibili varie strategie di intervento.
Innanzitutto, sua figlia è ancora minorenne e questo ha implicazioni sia legali che relazionali tutt’altro che irrilevanti. Io capisco che un genitore che ama il proprio figlio voglia vivere il rapporto nel modo più sereno e meno conflittuale possibile, tuttavia il genitore non è amico del figlio ma è appunto un genitore che a volte è costretto per amore ad imporre scelte e decisioni anche contro la volontà del figlio. Se sua figlia non ammettere di avere un problema, temo che tocchi a lei e suo marito fare la parte dell’orco e portarla da uno specialista per una visita, a costo di trascinarla con la forza.
In secondo luogo, capisco molto bene come la psiche adolescenziale porti molte volte ad andare controcorrente rispetto ai genitori per un puro e semplice bisogno di affermazione ed indipendenza, che si esprime in modalità a volte anche poco efficaci come quella di fare esattamente l’opposto di quanto dicono i genitori a prescindere. Per questo motivo, può essere utile far parlare vostra figlia con una persona terza di cui lei si fidi ed abbia stima, che l’aiuti a prendere coscienza del fatto che potrebbe avere un problema, ma che non sia un genitore. Attenzione però: in questi casi, ci vuole una grande sensibilità nel saper cogliere lo stato psichico ed emotivo della persona da aiutare, dato che è in una condizione di grande fragilità. Bisogna far passare il messaggio alla persona aiutata che certe azioni sono fatte per il suo bene da parte di chi prova amore, dunque per aiutare e responsabilizzare e non per soggiogare. Altrimenti, si rischia solo di far arroccare la persona in difficoltà ancora di più nella propria posizione difensiva.
Ultimo spunto, forse brutale ma probabilmente efficace, è quello di far fare un provino a vostra figlia da uno specialista del settore che la rifiuti per eccessiva magrezza, dato che una ragazza che non esprima salute e dunque bellezza non è idonea a fare la modella. Forse sarà uno shock che farà riflettere sua figlia riguardo le proprie scelte e la propria condizione.
Rifletta su queste opportunità, adottando quella secondo lei più consona al caso, ed eventualmente mi contatti in privato.
Cordialmente,
Dott. Mattia Loy