Marisa Sannia, “stasera mi butto”

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” La poesia non si legge con gli occhi, si legge con la voce. Gli occhi ci aiutano a decifrarla l’orecchio a scoprirne il ritmo, ma la voce ci dà la possibilità di ricrearla.” Con queste parole Marisa Sannia descriveva la sua arte.   Una carriera poliedrica, una giocatrice di Basket, una cantante, un’attrice. Marisa Sannia inizia la sua carriera musicale nei primi anni Sessanta vincendo un concorso per voci nuove che le consentì di ottenere un contratto discografico con la Fonit Cetra.

Partecipò alle trasmissioni televisive che contribuirono ad accrescere la sua popolarità:  Scala reale e Settevoci cantando canzoni scritte da Sergio Endrigo, che la scoprì e che produsse il suo 45 giri d’esordio “Tutto o niente”. Dopo alcuni successi e una partecipazione al Festivalbar 1967.   A Renderla famosa fu la partecipazione nel 1968, al Festival di Sanremo con “Casa bianca”, scritta da Don Backy e cantata in coppia con Ornella Vanoni in cui si classificò seconda.
Lavorò anche per il cinema – spesso come musicista, ma anche come attrice in Stasera mi butto e I ragazzi di Bandiera gialla – e il teatro (nel musical).  Il pubblico apprezzò la bella voce, la semplicità e il suo viso acqua e sapone.

La crescente popolarità le aprì le porte del cinema e girò da co-protagonista il filmStasera mi butto insieme a Giancarlo Giannini. Nel 1969 ancora un successo conLa compagnia, di Mogol e Carlo Donida, che piacque anche a Lucio Battisti che la inserì in un suo album (e di recente riproposta da Vasco Rossi). Nello stesso periodo Marisa Sannia canta Sergio Endrigo e le sue canzoni e la finale di Canzonissima, dove presentò La primavera composta da Don Backy. 

Nel 1973 pubblicò un disco intitolato “Marisa nel paese delle meraviglie” con canzoni tratte dai film di Walt Disney.  Negli anni Ottanta apparì nello sceneggiato televisivo George Sand accanto a Albertazzi, Anna Proclemer e Paola Borboni oltre che al film di Pupi Avati Aiutami a sognare.

Dopo la musica e il cinema, Marisa Sannia intraprese la strada del teatro. Il debutto avvenne nel 1973 con l’interpretazione di Giovanna D’Arco nel musical di Tony Cucchiara “Caino e Abele”, cui fece seguito “Storie di periferia” del 1975, sempre con la compagnia di Cucchiara e, nel 1995, “Le memorie di Adriano” insieme a Giorgio Albertazzi e la regia di Maurizio Scaparro. 

Torna a Sanremo nel 1984 con “Amore amore”.

La Sannia dopo un periodo di lontananza dalle scene, torna a cantare nel 1993, con un disco in lingua sarda nel quale musicò i versi di Antioco Casula, poeta sardo attivo nella prima metà del Novecento, dal titolo “Sa ohe de su entu e de su mare”.

Tornò poi a teatro nel ’95 con Albertazzi in “Le memorie di Adriano – Ritratto di una voce”. Nel 2003 esce la terza raccolta in lingua sarda, “Nanas e janas”, con parole e musiche inedite scritte da lei stessa. L’ultimo lavoro di Marisa Sannia è “Rosa de papel”, dedicato alla vita e alla poesia di Federico García Lorca.

È morta il 14 aprile 2008 a causa di una grave malattia.

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È stata conosciuta anche con il soprannome “La gazzella di Cagliari”.

 

 

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