Capriccio, opera lirica di Richard Strauss (1864-1949)
Trama dell’opera lirica Capriccio di Richard Strauss(1864-1949) conversazione per musica in un atto prima Monaco Nationaltheater, 28 Ottobre 1942.
In un castello presso Parigi, intorno al 1775, la vedova contessa Madeline, con suo fratello il conte, ascolta un sestetto d’archi scritto in onore del suo prossimo compleanno dal compositore Flamant. Altri membri della piccola corte sono il poeta Oliver, che ha scritto un dramma per l’occasione, e il direttore del teatro la Roche, che lo metterà in scena. Il conte vi reciterà soprattutto perché innamorato dell’attrice parigina Clairon, che ha appena lasciato Oliver, ed è attesa da un momento all’altro. Al suo arrivo chiede se Oliver ha già scritto la scena d’amore. Egli ha scritto un sonetto che viene declamato dal conte e da Clairon dal manoscritto. Mentre iniziano le prove del dramma, da cui La Roche esclude Oliver , questi legge il sonetto alla contessa, che ne è stata la fonte di ispirazione. Flamant, con grande fastidio di Oliver, lo mette in musica estemporaneamente e lo canta a Madeline e Oliver. Poeta e musicista hanno una disputa per decidere a chi appartenga ora il lavoro. La contessa afferma che esso ora appartiene a lei, essendo un dono di entrambi gli artisti. Oliver è convocato da La Roche, e Flamant dichiara il proprio amore alla contessa, che promette di incontrarlo l’indomani, alle 11, in biblioteca. Viene servito il cioccolato e La Roche introduce una ballerina per intrattenere i presenti. Segue una discussione sui meriti rispettivi di parole e musica. La Roche introduce un soprano e un tenore italiani che cantano un duetto, dopo di che descrive i suntuosi intrattenimenti che sta progettando per il compleanno della contessa: in un monologo, poi La Roche medita sul proprio lavoro e si chiede dove siano i grandi artisti al giorno d’oggi. La contessa suggerisce che Flamant e Oliver scrivano insieme un ‘opera e La Roche la mette in scena. Si discute sul possibile soggetto, e il conte suggerisce che debba descrivere gli avvenimenti di quella giornata. Su questa proposta la compagnia si scioglie. I domestici che riassettano la sala commentano che tutti quanti stanno recitando. Quando la contessa entra per la cena, il maggiordomo le consegna un biglietto di Oliver, che le comunica che si troverà in biblioteca il mattino successivo alle undici, per sapere come andrà a finire la storia. Se lo chiede anche la contessa, domandandosi se è maggiormente affascinata dalla musica o dalla poesia: se ama più Flamand o Oliver. E, chiedendosi se la vicenda possa avere una conclusione non banale, si avvia alla cena canticchiando la melodia del sonetto.
Costantino Mazzanobile