Roberto Nonnis : il Texas in Sardegna con i Cowboys Americani “Texsardi”

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Roberto Nonnis, cantautore e  musicista da sempre, rompe gli schemi e ci apre uno scenario tutto nuovo per Cagliari. Porta il Texas in Sardegna con le musiche dei Cowboys Americani. Sembra di rivivere le antiche e magiche atmosfere del West. L’america Roberto ce l’ha nel sangue, Elvis e il Country sono nel cuore del popolo americano e lui da grande appassionato, ci trascina in questo mondo e ci fà sognare. Con Roberto possiamo assistere ad uno spettacolo da vero West in cui si sentono le vibrazioni della natura e diventiamo per un attimo tutti Cowboys.

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Rivista Donna l ha incontrato per voi…

 Roberto parlaci un pò di te…

Mi piace di più quando ne parlano gli altri.. anche se male.. che è una cosa che ci riesce benissimo ! Sono un uomo abbastanza sereno, forte di diversi affetti. Ho un carattere non facile, chi mi sta vicino lo sa bene. Sono però anche capace di dare molto affetto e amicizia. Ho un difetto: non torno mai indietro sulle mie decisioni.

Come è nata la passione per la musica Country?

Sin da bambino, per me ancora oggi il “film” è quello “western”. Da piccolo, da ragazzo reperire musiche country era una vera impresa. Ogni volta che la Tv passava qualcosa che assomigliasse al country (molto di raro!), mi incantava. La musica country è allegra, calorosa, positiva e con una componente religiosa (Cristiana) molto forte, specie nel country classico. Ho vissuto con un padre che censurava tutto ciò che veniva dagli U.S.A., e questo non fece che aumentare la mia curiosità ed il desiderio di fare mia quella musica. Inoltre considerava ogni forma di “musica leggera” assolutamente inutile ed orrenda, sentenziando che mai la chitarra o la musica potesse divenire un lavoro.. sbagliare è umano.

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 Il tuo gruppo si chiama Texardi Line Dance. Come vi siete incontrati?

Arriviamo ai Texardi Line Dance per gradi.. io suono musica country da sempre, nel 2006 fondai i “Parinthy Cowboys” (sembrano cowboys!).. la band è esistita, cambiando diversi elementi, sino al 2013. L’ho rifondata nello stesso anno cambiando nome in “THE HIGHWAYMAN”. I miei compagni sono Nicola Ladu (Nik The Doc) alla batteria e Marcello Corda (Jerry Fish) alle tastiere. Si aggiungono dei turnisti di volta in volta. Da un anno ho unito la musica country ai balli “Line Dance”, tipici dei cowboys americani, molto diffusi nella penisola, in Spagna, Francia e Germania .Ho aperto un corso di Line Dance a Cagliari alla scuola ballo Circolo Salomè, ho preso il diploma di insegnante di questi balli e penso che diplomati in Line Dance non ce ne siano altri in Sardegna. Dovevo dare un nome anche al corpo di ballo.. così ho fuso i nomi “Texas” e “Sardi”..quindi TEXARDI ! Sono una trentina (dai 10 agli 80 anni!), sono appassionati di musica e balli country, si sta creando un bellissimo gruppo e sabato 29 novembre faremo il nostro primo spettacolo al teatro di Serrenti.

 Quale è il vostro repertorio musicale?

Con i The Highwayman, eseguiamo brani di country classico: Johnny Cash, Waylon Jennings, Buffalo Springfields, The Band, Carl Perkins, ed anche brani di autori attuali come Alan Jackson, George Straits e Josh Turner . Inoltre suoniamo anche brani country originali che scrivo io.

Sei musicista compositore e chitarrista. Dovendo scegliere a quale tra queste tre cose non rinunceresti?

Non potrei mai rinunciare a scrivere canzoni, ne ho depositate tante in SIAE, ho una vena compositiva sempre molto viva.

Da cosa trovi ispirazione per i tuoi brani?

L’ispirazione è di sicuro l’Amore, la Fede, gli amici, la Natura, il sano divertimento.

Il mio sogno e potermi ritirare in un eremo, con la mia chitarra ..carta, penna ed un paio di registratori. Magari circondato dalla natura e scrivere canzoni. Non dico sempre ma almeno uno o due mesi all’anno. Comporre è come connettersi, come avere un “wi-fi” che però ti fa sentire le vibrazioni della Natura, del creato, dell’anima. Comporre musica e scrivere testi, farne delle canzoni è una cosa incantevole. Poco importa se queste non raggiungono migliaia o milioni di persone, rimangono le tue creature e già questo è bellissimo.

Cosa rappresenta la musica Country per te?

Oggi come oggi è davvero tutto. Non riesco ad ascoltare altro, neppure i Beatles che ho sempre amato. La musica country (quella vera, non contaminata da esigenze “pop” da classifica!) è vita! Vita vera, vissuta, anche ruvida e difficile ma vita! E’ musica “bianca”, come il “blues” è nero (ed il rock and roll sta nel mezzo), scritta da un popolo vincente in tutto ma che si guarda anche dietro le spalle trovando i tanti (troppi!) danni commessi.

 Se ti dovessi descrivere con una canzone quale ti rappresenterebbe?

Non vorrei sembrare spocchioso, ma penso che le mie canzoni, quelle che scrivo io.. mi rappresentino un po’ tutte.

 La passione per Elvis Presley come nasce?

Sin da ragazzo in tanti trovavano che io assomigliassi ad Elvis. Guardavo i suoi film e a dire il vero non mi piacevano molto.. tranne le parti dove lui cantava. Ha cantato anche brutte canzoni ma eseguite da lui risultano belle lo stesso. Così ho provato a cantare anche io “alla Elvis” e sembra che io riesca ad imitarlo alla perfezione o quasi. Ho letto tanto e visto tanto su di lui, sopratutto ho cantato per anni le sue canzoni, ho smesso quando in troppi hanno iniziato a chiamarmi “Elvis” e non più Roberto. Rimane comunque il personaggio che più di tutti mi ha ispirato.

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Altre passioni oltre la musica?

Certo! Il ballo (country) ovviamente, il mare: amo nuotare e remare ! Sono da sempre tifosissimo del Cagliari .

La più grande soddisfazione in ciò che fai?

Ce ne sono almeno un paio, per me è “gol” quando la gente viene alle nostre serate e si diverte, si carica di energia positiva, quando va via stringendomi la mano o mi abbraccia e mi dice “grazie, per due ore sono stato/a felice”. L’altra è che in tutto ciò che faccio tra musica e ballo ho il supporto in tutto e per tutto di mia moglie Carla (ottima ballerina di Line Dance!) e dei miei figli Giovanni e Dora, senza il loro amore incondizionato, il loro sostegno e spesso la loro comprensione.. questo sogno che vivo ad occhi aperti svanirebbe.