Sfilano gli Scialli di Antonella Spina

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Sfilano in passerella i  bellissimi scialli di  Antonella Spina e con lei ripercorriamo tutta una tradizione antica dai colori di Sardegna. I suoi colori si intrecciano ai sapori di un’isola incantata e sempre ricca di mistero.

Rivista Donna l’ha incontrata per voi…

 

Antonella parlaci un pò di te…

Sono Antonella Spina di Gonnosfanadiga.Sarta modellista che ha iniziato l’attività nel lontano 2001, dopo aver conseguito il diploma di modellista con la scuola di taglio e cucito Sitam, che come metodo di taglio all’epoca mi sembrava abbastanza completo, metodo che poi ho abbandonato per quello geometrico, che secondo me è molto più preciso.Dopo il diploma in ragioneria e l’esperienza nella vendita con l’apertura di un negozio di merceria, sempre a Gonnosfanadiga ho iniziato a interessarmi al mondo della moda e del ricamo.

Come nasce la passione per la moda?

Ho sempre avuto la passione per la moda, mi sono sempre realizzata dei capi su misura per me, perchè ho sempre cercato l’originalità, non amo particolarmente i lavori fatti in serie.

Dopo aver conseguito il diploma in modellistica mi sono affacciata nel mondo della moda sarda, parlo del 2001, però cercavo un particolare che rendesse unici i miei lavori, per questo ho pensato di inserire i ricami nelle mie creazioni e di rivalutare e riscoprire lo scialle, indumento indispensabile per le nostre nonne.

Da cosa trai ispirazione?

Mi ispiro alla tradizione, con i colori originali, per altro bellissimi che usavano anticamente, nei tessuti, uso quasi esclusivamente il Tibet, tessuto di lana, per confezionare lo scialle classico. Nelle mie collezioni gli abiti da sera sono abbinati agli scialli, con colori e disegni che fanno parte della nostra tradizione.

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Cosa rende unici i tuoi lavori?

I miei lavori si possono definire unici perché esclusivi e studiati in ogni particolare, niente è lasciato al caso, e inoltre vengono ricamati esclusivamente a mano.Anche lo scialle confezionato con tessuti pregiati come la lana o la seta viene studiato in ogni minimo particolare, disegnato e ricamato esclusivamente a mano, poi impreziosito dalle frange quasi sempre in seta lavorate con la tecnica del macramè, sempre e solo a mano.

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La tua cliente tipo cosa ricerca nel tuo atelier?

La cliente tipo nel mio laboratorio cerca l’originalità, il capo lavorato esclusivamente a mano, con tecnica sartoriale inoltre cerca la magia della tradizione, dei disegni e dei colori che si utilizzavano un tempo, nel mio laboratorio si respira aria di tradizione. Si possono vedere anche altre lavorazioni tradizionali come ad esempio la filatura della lana di pecora sarda e la tessitura per confezionare l’orbace che anticamente veniva utilizzato per il gonnellino del vestito da uomo e il capotto.

Cosa si dovrebbe fare per valorizzare il mondo della moda?

Per valorizzare il campo della moda in Sardegna secondo il mio modesto parere dovremmo associarci, invece di farci la guerra e scopiazzare a vicenda dovremmo collaborare di più e pensare alla produzione in Sardegna ma alla vendita fuori dalla Sardegna, andando a scoprire anche quei mercati che sono in crescita in questo momento. Anche le istituzioni però dovrebbero darci una mano dandoci la possibilità di portare le nostre creazioni nelle fiere fuori dalla Sardegna.

Perchè  a tuo parere il mondo della moda affascina tanto le donne?

La donna viene affascinata dal mondo della moda perché è sempre alla ricerca del bello, del capo esclusivo e dedicato a lei,in ogni particolare, quando la donna decide di entrare in sartoria decide di farsi coccolare e anche di partecipare attivamente alla costruzione dell’abito con anche le sue idee.

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Hai mai fatto una sfilata di presentazione dei tuoi lavori?

Purtroppo io non ho mai fatto una sfilata di presentazione esclusiva dei miei abiti. Ho partecipato a numerosissime sfilate in tutta la Sardegna ma non ho mai fatto una sfilata esclusiva, anche perché la mia storia è un po’ particolare, infatti io mi sono fermata per quasi dieci anni, in questo periodo ho messo su famiglia, ho avuto due splendide bambine e, solo adesso sto iniziando, come hobbista e come collaboratrice di una Associazione per la riscoperta e la valorizzazione degli antichi mestieri che si chiama l’Hobby del ricamo, a muovermi e a valutare cosa potrei fare, anche se il periodo non è dei migliori io un posso più reprimere le mie passioni, per forza qualcosa devo trovare.

Cosa rende unica una donna?

Una donna è unica quando sta bene con se stessa e il modo di vestire deve rispecchiare il suo essere. La donna che vorrà trovare la sua unicità con abiti dal taglio sartoriale, arricchiti con ricami eseguiti esclusivamente a mano, impreziositi dallo scialle sempre ricamato a mano con fili di seta può tranquillamente recarsi nel mio laboratorio, sarò ben lieta di studiare qualcosa di veramente particolare che la possa accontentare e, perché no, rendere felice e veramente unica.

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Che scialle e colore suggerisce alle lettrici di Rivista Donna  per Natale Capodanno 2014?

Lo scialle che io suggerirei per le festività è uno scialle sicuramente nero, con frange in seta multicolore e un magnifo ricamo a mano tendente al rosso da abinare perfettamente ad un abito elegante, ma anche ad un tailler…scialle visto come accessorio che sottolinea e mette in risalto la femminilità.

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Vorrei ringraziare Rivista Donna per avermi dato la possibilità di esprimermi, ancora grazie.