Rivista Donna dietro le quinte della Sartiglia nella scuderia “SA COCCA”: il lavoro delle donne
La Sartiglia è una festa magica ricca di colori, di simboli, di metafore, dove bravura e cultura si fondono muovendosi fra sacro e profano, in un’affascinante miscela di valori e nell’auspicio che la primavera imminente e i raccolti ormai prossimi rivelino ancora una volta la generosa prosperità dei campi e delle messi. Un’antichissimo rituale cavalleresco che dal Cinquecento viene tramandato dagli oristanesi, mantenendo intatta la continuità col passato. Costituisce uno degli eventi folkrolistici più importanti della Sardegna. Ogni anno la corsa alla stella, si svolge l’ultima domenica e martedì di carnevale, organizzata rispettivamente dal Gremio dei contadini di San Giovanni Battista e dal Gremio dei falegnami di San Giuseppe. Tutti coloro che intendono vivere la corsa a contatto con i cavalieri, i diretti protagonisti della Sartiglia, di buon mattino, raggiungono le scuderie. In occasione della Sartiglia, le scuderie sono addobbate a festa per questi giorni veramente speciali, i più importanti dell’anno. I cavalli, dal mattino presto, vengono spazzolati e pettinati, la criniera viene raccolta in piccole treccioline che a loro volta vengono raccolte per accogliere le preziosissime rosette, le coccarde colorate preparare mesi prima in un lungo lavoro, da madri, mogli e fidanzate dei cavalieri…
Rivista Donna si trova dietro le quinte di questa magica e unica manifestazione, ospite della Scuderia ” Sa Cocca”, accolti calorosamente da Maurizio Casu e da tutta la sua famiglia, qui viviamo emozioni uniche e i retroscena di questa suggestiva festa….Nella scuderia “Sa Cocca”si vive un clima di festa e di grande familiarità. Tutti sono molto felici di accogliere parenti ed amici che vorranno condividere con loro i preparativi prima della corsa. Si respira la grande passione che accomuna gli oristanesi in questi giorni, dove l’ impegno è di tutti e per tutti..dove la passione và oltre ogni cosa! Viviamo una forte carica tra emozione e adrenalina … Ci addentriamo all’interno della scuderia accompagnati da Maurizio Casu che ci presenta tutta la famiglia i parenti e gli amici protagonisti assoluti di questa giornata…naturalmente rivistaDonna si sofferma maggiormente, come di consueto, sul ruolo che hanno le donne sopratutto in questa realtà che si tramanda da generazione in generazione..
Incontriamo Simona Utzeri la proprietaria della Scuderia “Sa Cocca” moglie di uno dei cavalieri: ” Sono a lavoro dalle 6.00 del mattino-ci racconta- “sto ultimando di cucire il velluto della maschera di mio marito Giovanni Utzeri uno dei cavalieri della pariglia,c’è un grande lavoro di noi donne dentro la scuderia e ogni moglie si occupa del proprio cavaliere. Anche la bardatura dei cavalli sono tutte cucite a mano da noi donne”.
Da quanto tempo si dedica alla Sartiglia?
Da dieci anni con grande passione, per noi è la nostra vita!
La maschera si rinnova ogni anno?
La maschera dei cavalieri si tramanda da anni e noi la rinnoviamo con la pittura e aggiungiamo il velluto.
Nel mentre ci facciamo coinvolgere dallo spirito festoso e dalla loro ospitalità e grazie a Maurizio Casu, che ci ha permesso di visitare le scuderie, assaporiamo i prodotti tipici della nostra Sardegna…l ‘aria di festa è forte e i suoni della tradizione sarda rievocano forti emozioni. Visitiamo i bellissimi cavalli e conosciamo i cavalieri che di lì a poco saranno i protagonisti assoluti della corsa alla Stella! Puntare dritti verso la conquista della “Stella” è ciò che emozionerà tutti e nulla entusiasmerà di più che vedere le acrobazie dei cavalieri durante “la Pariglia” , lo spettacolo straordinario della Sartiglia di Oristano…
Accompagnati dallo sfondo musicale delle launeddas intervistiamo Maurizio Casu colui che ci ha aperto le porte alla scoperta dei retroscena della Sartiglia, un grande appassionato della tradizione di Sardegna in tutti i settori della storia e della cultura sarda con la Sartiglia nel cuore ..
Maurizio raccontaci la tua passione per la Sartiglia?
La mia famiglia è stata da sempre impegnata all’interno di questa suggestiva manifestazione che io ho vissuto fin da bambino. Da oristanese ho la Sartiglia nel sangue. Sono orgoglioso della mia terra e della mia città e questo mio amore è condiviso dai miei figli e da mia moglie che ha conosciuto Oristano e le sue tradizione grazie a me e ora è una vera fan della Sartiglia. In questi ultimi 15 anni inoltre, l’impegno è aumentato grazie alla partecipazione di mio nipote Andrea Zucca che nel 2011 ha ricoperto il ruolo di “Componidori” del Gremio dei falegnami. Ruolo che oltre a lui ha colmato di gioia e soddisfazione tutta la famiglia. Io mi definisco un appassionato della Sartiglia e della Sardegna.
Che ruolo occupano le donne nella Sartiglia?
Le donne hanno da sempre un ruolo importantissimo sebbene, spesso, il loro lavoro si svolga dietro le quinte. Dietro ogni cavaliere c’è la mamma , la moglie, la figlia, la sorella che lavorano per lui. Inoltre, mi fa piacere ricordare che mia nipote Federica Trudu è stata la prima a creare un gruppo di cavallerizze solo femminile, gruppo in cui attualmente prendono parte anche gli uomini.
Da quando inizia la preparazione a questo evento ?
La preparazione della Sartiglia avviene a partire da ottobre dell’anno precedente. Si scelgono gli abiti del cavaliere, si preparano le rosette per adornare il cavallo , si cura tutto nei minimi particolari.
Ti è capitato di trovare qualche difficoltà?
Nel corso degli anni qualche piccolo incidente più capitare , ma è tutto risolvibile. Ciò che più ricordo è una caduta da cavallo di mia nipote, conclusa però senza alcuna conseguenza.
Dai tuoi racconti si percepisce la tua grande passione per la Sartigia e la Sardegna puoi raccontarci qualcosa di più in merito a ciò?
La mia passione è nel mio dna. L’ho ereditata dalla mia famiglia, da mio padre, appassionato della sua città e della Sardegna. Da lui ho acquisito l’amore per la cultura e la tradizione del popolo sardo, dalla musica alla moda, alle feste paesane. Io credo fortemente nelle potenzialità della nostra isola, nei talenti delle persone. Faccio il tifo per la Sardegna e per la Sartiglia.
A questo punto possiamo quindi dire: viva la Sardegna viva la Sartiglia?
Assolutamente si!
Graziella quanto lavoro c’ è dietro le quinte della Sartiglia per una donna?
Tantissimo lavoro. Tante settimane prima si prepara tutto il rinfresco dal dolce al salato.
Quanto è importante la Sartiglia per te?
Tutta la nostra famiglia vive per la Sartiglia. Ripeto la frase di un cavaliere che ora non c’è più “La Sartiglia vale più di quattro Natali insieme”.
La Sartiglia e la Famiglia. Quanto è forte questa unione?
La Sartiglia unisce tantissimo tutta la famiglia . Tutti i parenti ed amici, è un’occasione unica per rivedere anche coloro che non si vedono da tempo.
All’interno della scuderia “Sa Cocca” tutto è pronto nei minimi dettagli. Che legame c’è tra voi e i cavalieri della pariglia?
Come dei figli. Quindi in questo giorno per noi non c’è distinzione e ci operiamo al massimo per loro e per la buona riuscita della loro esibizione che per noi è tutto.
Che emozione ogni volta. La descrivi?
Un’emozione sempre diversa, sempre forte. Non si può descrivere. E se poi prendono la stella ancor di più. Se uno dei tre ragazzi riporta la stella in scuderia si fà una grandissima festa.. per noi è la nostra vita.
Che augurio vuoi fare per questa edizione della Sartiglia 2015?
Noi come famiglia Casu vogliamo fare un grandissimo augurio ad Andrea Piroddi noto Berky, e a tutta la sua famiglia, per aver fatto la miglior pariglia della piramide.
Federica, accanto a lei, ci racconta le sue emozioni …
Federica sappiamo che hai partecipato alle selezioni per Sanremo, raccontaci questa esperienza…
E’ stata una emozione indescrivibile.
Che canzone hai portato?
Dubito che esista. E stata un’esperienza molto emozionante.
E’ più emozionante la partecipazione alle selezioni per Sanremo o partecipare alla Sartiglia?
Sono due esperienze totalmente differenti. Di sicuro. come diceva una persona che ora non c’è più: ” “Una Sartiglia vale più di 4 Natali messi assieme”. quindi per me la Sartiglia è la mia famiglia e con loro la vivo intensamente e non è paragonabile a nessun’ altra manifestazione.
Il mondo della Sartiglia è uomo o donna?
Il mondo è uomo e donna e alla Sartiglia i due mondi si uniscono e confondono perchè dietro la maschera non sai chi mai se si nasconde se il volto di un uomo o di una donna.
Chi sono gli uomini più importanti della tua vita?
Il primo è mio padre.
Nella tua vita hai una colonna sonora?
Amo la cantante sarda Carla Denule. e la mia colonna sonora è una sua canzone intitolata “cantare”. Descrive Le emozioni del cantante e trasmette molti emozioni anche a chi ascolta. Credo che sia una canzone intrisa di sentimento. Così come credo che il fulcro delle emozioni nella manifestazione della Sartiglia ruotino intorno ai cavalieri e alla stella. Tutto il resto nella Sartiglia è contorno.
Ti senti di regalarci alcune note di una canzone a te cara?
Si vi intono, Non poto reposare…..
E sulle note di una bellissima voce come quella di Federica che ci regala questo momento molto caro a noi che stiamo vivendo una sorpresa dietro l ‘altra all ‘interno di questa scuderia, viviamo un forte senso di unione familiare e momenti indimenticabili! ….. RivistaDonna continua il suo viaggio tra gli odori della vernaccia, i colori e sapori forti delle prelibatezze sarde e mentre negli spiedi e nelle graticole si preparano carni profumate che insieme ai saporitissimi dolci ci vengono calorosamente offerti , andiamo a conoscere una serie di altre donne …
Agnese Casu, la bella sorella di Maurizio, sfoggia il bellissimo costume di Oristano …
Federica Trudu moglie di Andrea ZuccA. E’ stata la prima donna che, assieme ad altre due ha costituito la prima pariglia tutta al femminile…e che quest’ anno si impegna nel lavoro delle rosette e non solo…
Federica raccontaci il primo approccio con la festa della Sartiglia.
Ricordo che seguivo questa manifestazione fin da bambina con mia madre. Guardavo con entusiasmo le corse dei cavalli per prendere la stella. Tifavo per ogni cavaliere e sentivo una gioia immensa ogni volta che centravano la stella. Mi chiedevo se un giorno avrei potuto provare anche io. E Finalmente a dieci dodici anni ho potuto partecipare alla Sartiglietta per i più piccoli. Fù una soddisfazione immensa. Sino al compimento dei 18 anni quando presi parte alla Sartiglia degli adulti. Lì la gioia raddoppiò. Mi sentivo entusiasta e con altre ragazze decisi di creare un gruppo di sole donne. Eravamo in tre e formammo la pariglia delle amazzoni.
Siete state le prime tre donne a creare una pariglia femminile. Raccontaci questa esperienza che clima c’era tra voi?
La pariglia è formata da tre cavalieri e ci sono molte regole da rispettare prima di poter gareggiare. Ci vuole affiatamento ed esperienza. io e le mie compagne siamo riuscite a creare un gruppo affiatato e abbiamo partecipato con successo a diverse Sartiglie. Il gruppo però ora non c’è più perchè avendo creato famiglia, è molto più difficile trovare il tempo per allenarsi e, se anche mi piacerebbe poter riprendere a cavalcare preferisco dedicarmi ai miei figli e collaborare alla realizzazione della Sartiglia anche attraverso il lavoro dietro le quinte non meno impegnativo della gara.
Sei riuscita a prendere stelle?
Si ne ho preso diverse, e nel 2002 sono stata premiata per aver fatto la miglior discesa.
Tu hai gareggiato con un tuo cavallo?
Si con Zamorano, un cavallo che ho avuto da puledro, ho domato e che oggi ha 20 anni e ha fatto 15 anni di Sartiglia.
Anche la mamma di Federica, Rita ci racconta le sue emozioni …
Cosa si prova a partecipare alla Sartiglia?
E’ una emozione indescrivibile.
Lei si occupa assieme a sua figlia della realizzazione delle Rosette. Ci descrive come si preparano?
Le rosette sono piccole rose di raso realizzate interamente a mano che vengono utilizzate per addobbare i cavalli che partecipano alla Sartiglia.Sono colorate e abbinate ai costumi dei cavalieri. Vengono preparate con cura 2 tre mesi prima della manifestazione.
Quante rosette servono per addobbare un cavallo?
Una settantina ma noi ne cuciamo un centinaio perchè alcune vengono perse durante la corsa e devono essere sostituite.
Lei è la zia del cavaliere Tatto Mura e suocera di Andrea Zucca che nel 2011 è stato su Componidori. Che cosa prova ?
La Sartiglia riunisce tutti in una grande famiglia. Rafforza ulteriormente i legami familiari. sono felicissima di avere in famiglia due ragazzi che si sono distinti e continuano a farlo ogni anno per questa manifestazione. Sono molto orgogliosa di loro.
Anche sua figlia ha partecipato alla Sartiglia come cavallerizza. Ci descriva questa emozione?
E’ un’emozione indescrivibile. tutta la mia famiglia ha sempre partecipato con entusiasmo alla Sartiglia. Mia figlia vedeva con me ogni gara e desiderava partecipare. ha iniziato da piccola a montare a cavallo e a partecipare alla Sartiglietta dei piccoli. Una gioia indescrivibile per lei e per me.
Ci lasciamo trasportare nel clima familiare e intriso di parole e calore da parte delle donne impegnate al buon raggiungimento della festa e tra un bicchiere di vernaccia e i canti della musica sarda conosciamo…
Pinuccia Diana, mamma del cavaliere Andrea Zucca. la sua è un’emozione che sfocia in commozione. Andrea Zucca nel 2011 ha svolto il ruolo de su “Componidori” il capo corsa del Gremio dei falegnami – “La Sartiglia è un momento di forte unione per tutta la famiglia – racconta Pinuccia. Oltre che per i cavalieri anche per noi mamme, figlie e mogli che li aiutiamo in ogni momento della manifestazione.
Umberto è stato nel 2011 presidente del gremio dei falegnami ci racconti questa esperienza.
Essere presidente del Gremio è certamente una grande soddisfazione ma comporta anche responsabilità.
Spetta al presidente del gremio scegliere Su Componidori. Nel 2011 ha scelto Andrea Zucca con quale criterio viene scelto Su Componidori?
Ogni presidente del Gremio ha il suo criterio. Io cerco una personalità onesta, brava, un amico. Considero ogni cavaliere come miei figli.
Che rapporto ha con Andrea Zucca?
Un bellissimo rapporto. Andrea per affetto e rispetto mi chiama Zio nonostante tra noi non ci alcun rapporto di parentela.
Come è iniziato la sua passione per la Sartiglia?
Io non sono di Oristano e non conoscevo la Sartiglia sino a 25 anni fa quando alcuni amici mi hanno coinvolto. Mi hanno raccontato un mondo a me nuovo e ne sono rimasto affascinato e coinvolto.
Incontriamo anche Alessandra una cavallerizza di Bolotana proprietaria di Golden,uno dei tre bellissimi cavalli della Pariglia, l’intenso legame tra i protagonisti e i loro cavalli, ci racconta quanta cura e attenzione viene rivolta ad ogni esemplare durante tutto l’anno sempre in proiezione di questo grande evento. Ci rapisce il suo bellissimo sguardo intenso e il suo sorriso.
Che importanza ha la donna per un cavaliere?
Dietro ad ogni cavaliere c’è sempre una donna.
La scuderia continua a riservarci tantissime sorprese e scopriamo talenti d’eccezione, veramente in ogni campo, arte, musica ecc. Ci rapisce Carolina Cauli, una giovanissima, un’altro talento musicale che a soli 16 anni la vede già protagonista di diversi palchi anche fuori dalla Sardegna. Una voce molto bella e i suoi occhi sono carichi di gioia e vivacità.
In che modo la tua bellissima voce ha contribuito all’evento più importante dell’anno: la Sartiglia?
Sono felicissima di essere presente alla Sartiglia che ho avuto l’onore di rappresentare cantando una canzone. Ringrazio gli autori che mi hanno permesso di cantare un brano dedicato a una manifestazione importantissima per la Sardegna.
Augurando a Carolina un futuro fatto di grandi soddisfazioni musicali e accompagnati dal suo tenero sorriso capiamo che il momento più importante di questa giornata è vicino. I cavalieri sono pronti, devono indossare i vestiti per poi correre a cavallo e ritornare vittoriosi con la Stella in scuderia. Questo clima trascina tutti e ci incanta; i momenti che precedono la corsa sono vissuti dai cavalieri e dalle loro famiglie con grande eccitamento.la corsa ha da svolgersi piova o splenda il sole.
Queste due giornate domenica e martedì sono le più importanti e sono un richiamo per tutto il mondo. Assistiamo con ammirazione alla vestizione dei cavalieri aiutati dalle donne. E già in questi momenti traspare la loro concentrazione e il loro eccitamento per la loro grande prova di coraggio e di destrezza, in simbiosi con il proprio cavallo. Consapevoli di doversi esibire in numeri di particolare abilità intravediamo il particolare affiatamento con i propri compagni anche in questi momenti.
Le mamme e le mogli preparano i piatti con i fiori di buon auspicio e i cavalieri in sella al proprio cavallo escono dalla scuderia acclamati dalle famiglie, amici e parenti…
Al termine dei due giorni di Sartiglia, domenica e Martedì, incontriamo Sonia Cadeddu che, nella edizione 2015 si è conquistata la stella d’oro. Una gioia immensa che condivide con tutti noi…
Sonia alla Sartiglia 2015 hai vinto la stella d’oro. Raccontaci questa emozione.
Ogni anno partecipare alla Sartiglia è una grande emozione. Vincere la stella d’oro è una vera soddisfazione che mi rende orgogliosa. E’ un riconoscimento che viene attribuito a chi prende la stella sia nella gara di domenica che in quella del martedì.
Da donna come vivi la Sartiglia?
La manifestazione della Sartiglia è vissuta da tutta la città con entusiasmo. non sento una responsabilità particolare nell’essere una donna. Alla Sartiglia, dietro la maschera siamo tutti cavalieri, uomini e donne. Tutti uniti dall’amore per la nostra terra e desiderosi di portare a casa la stella.
Da quando è iniziata la tua passione?
Ho sempre seguito con tutta la mia famiglia questa manifestazione. Facevo sempre il tifo per tutti i cavalieri e da spettatrice speravo che tutti riuscissero a prendere la stella. Dentro di me mi chiedevo se prima o poi avrei potuto parteciparvi anche io. A 18 anni, il mio sogno si è avverato e da allora sono trascorsi 17 anni. Da allora non salto una edizione della Sartiglia una gioia indescrivibile. Resa ancora più forte della vincita della stella d’oro.
Un ringraziamento va a tutta la famiglia Casu e ai fotografi che hanno collaborato per la buona riuscita del servizio.
Foto di Gigi Atzori photo@gigiatziri.it via Enrico Mattei, 46, Oristano
Foto di Giovanna Pirellas