Alda D’Eusanio la sua straordinaria forza e tenacia
Rivista Donna incontra Alda D’Eusanio che ci racconta come la sua vita sia notevolmente cambiata grazie alla sua straordinaria forza e tenacia. Una donna eccezionale che ama fortemente il suo lavoro. “Mi auguro con tutto il cuore che io possa riprendere a far televisione, che è la cosa che amo come me stessa”.
Giornalista professionista nata a Tollo il 14 Ottobre 1950, è laureata in sociologia con 110 e lode, con una tesi su la “Open University, l’educazione a distanza”. Nella sua carriera da giornalista è stata inviata, capo redattore e conduttrice del TG2. Sono molti i lavori per la RAI: “Rocco un bambino di quattro anni”, cinque puntate sul mutamento culturale nel mondo contadino, “L’Italia a schede”, ciclo di dieci puntate sulla storia d’Italia raccontata attraverso dieci città. Numerosi i suoi reportage sulle grandi emergenze sociali: la tossicodipendenza, l’abuso sui minori, la condizione della donna, il lavoro minorile e la microcriminalità. Ha condotto il telegiornale, ideato e condotto il primo quotidiano popolare televisivo “L’Italia in diretta” su Rai Uno; il settimanale di attualità, intrattenimento e informazione sull’universo della terza età “Domani è un altro giorno” su Rai Due; “La scienza tra le due guerre” programma culturale di Rai Tre; “Al posto tuo” programma quotidiano di Rai due; “Punto e a capo”, “Qualcosa è cambiato” e “Un pugno e una carezza” reality serale di Rai Uno. Ha collaborato con le testate giornalistiche: “Gente”, “Oggi”, “Il Messaggero”, “L’indipendente e “Scienza 2000”. Ha scritto volumi “Il peccato in parlamento” il ruolo dei mass-media nell’ascesa di una porno star, “L’albero socialista”, “la legge della droga”. Autentica regina del pomeriggio di Raidue, Alda D’Eusanio ha condotto il talk show “Rincomincio da qui”. Fortemente legata alla sua Tollo non tralascia occasione per riaffermare la propria abruzzesità e l’amore per la terra d’ origine.
Dopo l’incidente che Lei ha subito tre anni fa la Sua vita è notevolmente cambiata: chi è adesso Alda D’Eusanio?
È una donna che, dopo il coma, ha fatto una gran fatica a ritrovarsi ed è una donna anche che ha dovuto subire tantissimi mutamenti a livello caratteriale: io dico sempre che il Corpo lo conosco mentre il Carattere non più. La convivenza con la Alda D’Eusanio di adesso è davvero molto difficile: alterno momenti di lucidità a momenti di aggressività e di scoramento; ed io non so riconoscermi affatto in quest’ultimi stati d’animo perché, in fondo, io sono stata sempre una persona molto positiva. Adesso mi ritrovo con la paura di non potercela fare e sebbene io abbia vissuto in passato momenti di gran dolore, primi fra tutti la scomparsa di mio marito, erano pur sempre momenti dai quali io sono riuscita ad emergere mentre ora mi ritrovo a vivere una vita che non si può vivere: il mio lavoro, ad esempio, che per me è stato sempre una fonte di gratificazione dopo l’incidente, che ha segnato gravi danni a livello celebrale e che comportato la conseguente perdita della memoria, non posso più farlo; me lo offrono ma io sono costretta a rifiutarlo; non riesco più a leggere quando prima, invece, divoravo anche tre libri al mese; non riesco più a studiare, ad andare al cinema; non riesco più a partecipare alla vita degli altri con quella disinvoltura che mi ha sempre contraddistinta; mi ritrovo ad avere capacità di attenzione molto più basse rispetto al passato. Io sono cambiata nella malattia: non sono migliorata bensì mi ritrovo ad essere una cosa che non sono mai stata; i neurologi affermano che le ferite frontali che ho subito a causa dell’incidente spiegherebbero l’aggressività e l’assenza mentale per la quale, più di ogni altra cosa, io mi dispiaccio e soffro.
Sig.ra D’Eusanio, in cuor suo, ha avuto paura di morire?
Sono sincera in questo: confesso di non aver avuto paura di morire; io purtroppo ho assistito alla morte di mio marito e questo è stato un dolore enorme che ha eliminato dentro di me la paura della morte: la prenderei come un modo per ricongiungermi a lui. Dopo il coma ho capito che la morte non fa e non deve far paura perché altro non è che la fine di tutti i dolori; la vita stessa è una prova dolorosa e la morte, in fondo, non risulta poi così brutta rispetto alla vita: io penso di essere morta all’improvviso senza dover subite il momento difficile del trapasso.
In che modo adesso trascorre le sue giornate?
Trascorro il mio tempo facendo varie terapie sia per recuperare la mia memoria sia per riattivare la mia intelligenza. È una sensazione terribile quella che si prova una volta persa la memoria: è come se mi avessero tolto tutto: le foto, gli oggetti; devo ringraziare i parenti e i miei amici che mi stanno vicina in un momento così critico della mia vita perché è solo attraverso il loro supporto che io posso sforzarmi di ricordare qualcosa e mettere insieme le tessere del puzzle della mia vita precedente. È come se un’alluvione avesse spazzato via tutto in un brevissimo istante; adesso capisco come ci si ritrova a perdere la propria casa e i propri affetti a causa di un tifone impazzito. E tutto ciò si ripercuote anche sulla memoria cognitiva, ovvero su tutti gli anni che io ho speso nello studio.
Chi sono le persone che adesso Le sono vicine in un momento così delicato della Sua vita?
I miei parenti e i miei amici, gli amici veri, quelli di sempre: in questa mia tragedia ho scoperto, tuttavia, di essere attorniata da amici eccezionali che mi sono stati vicino sia nella mia vita precedente quanto tutt’ora. Mi hanno molto aiutato nel mio percorso di riattivazione della memoria mio fratello e mia cognata che si sono trasferiti da me e mi seguono in tutto e per tutto: sono loro ormai la mia memoria, sono loro il valido bastone che mi tiene ben salda.
Una cosa che Lei non ha perso, tuttavia, è la Sua straordinaria forza e tenacia: spera di ritornare in tv?
Mi auguro con tutto il cuore che io possa riprendere a far televisione, che è la cosa che amo come me stessa: mi arrivano quotidianamente messaggi che mi fanno capire che il mio pubblico è ancora lì che mi aspetta e che ha bisogno di me come io di loro, c’è stima professionale tra me e loro. il mio segreto è quello di non aver vissuto mai il mio lavoro in maniera distante e distaccata o in modo che mi facesse sentire più in alto e diversa rispetto a tutti gli altri: il mio lavoro mi ha portato ad essere vicina ad ognuno di loro, mi ha reso una persona vera e allo steso tempo una donna semplice ed amata per la sua forza ma anche per le sue fragilità interiori.
Una Sua personalissima considerazione sull’attuale programmazione della tv italiana.
Devo essere sincera in questo: io purtroppo non riesco a seguire molto la televisione perché non ho una mente che mi permette ciò. In generale vedo sempre le stesse facce e tutti che parlano sempre degli stessi argomenti. Trovo eccezionale Maurizio Crozza: per me lui è un grande professionista perché sono del parere che la vera satira non si riduca a mera ferocia e cattiveria; Crozza ha l’abilità di rendere ogni personaggio che rappresenta in modo scherzoso e divertente, alieno da qualsivoglia forma di cattiveria o derisione gratuita. Vedo che sono in atto tanti mutamenti: Licia Colò, ad esempio, che da Rai 3 è passata a lavorare per tv2000; Luciano Onder, colonna portante dell’informazione medica in Rai, che attualmente lavora a Mediaset, o ancora Floris che da Rai 3 è passato a La7. Assistiamo, cioè, mio malgrado, ad una specie di rottamazione della bravura, della serietà e della professionalità.
Adam Rizzi