Lumera incontra Sassari, il sardo che insegna che perdonare è il puro atto del donare

Daniel LumeraImparare a perdonare se stessi e gli altri, è la via per trovare il benessere psicofisico. Perdonare è, nel suo significato essenziale, il puro atto del donare. Per donare. Senza ulteriori fini, senza nessuna logica di opportunità o convenienza o altro desiderio che non sia la liberazione che il donare in questo modo genera.

Nuovo appuntamento dell’ Associazione di Volontariato Il Sogno: Daniel Lumera arriva a Sassari, venerdì 26 febbraio alle 19.30, per presentare la sua ultima fatica “La cura del Perdono-Una nuova via per la felicità”.

Andrea Pinna, nato ad Alghero nel 1975 e cresciuto a Sassari, deve alle donne di Oliena lo pseudonimo di Daniel Lumera con cui diffonde, da docente in corsi universitari e formatore internazionale, la cura del perdono. «Abbaida sa lumera», disse una delle intervistate per indicare la luce che si accendeva negli occhi del giovane nell’ascoltare il racconto di riti, credenze e magie di Barbagia.

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Se una persona vuole sinceramente comprendere cosa sia il perdono, innanzitutto deve dimenticare ciò che sa, pensa, suppone o gli è stato detto e insegnato al riguardo. Deve partire da zero. La mente deve essere sgombra da pregiudizi, dogmi religiosi o dottrine filosofiche: come un foglio bianco sul quale scrivere la più bella storia della propria vita. Quando ho intrapreso il mio personale percorso nel mondo del perdono – sostiene lo scrittore – ne ho trovato traccia in culture primitive: tra gli indios brasiliani, nelle Hawaii, sulle Ande, nella filosofia indovedica, nel giudaismo e nel cristianesimo. Ho sperimentato il perdono attraverso pratiche di quattromila anni fa e riscoperto ciò che si è perduto. L’arte del donare è antica quanto il mondo e si è modellata in mille forme, conservandone intimamente il valore originale ed essenziale, come un fiume sotterraneo che scava il suo passaggio nella roccia, ma alla fine emerge e sfocia inesorabilmente in mare. La capacità di saper donare inizia dal coraggio di fare tre promesse:

  • Prometto di assumermi la totale responsabilità della mia vita
  • Prometto di essere disponibile al cambiamento
  • Prometto di avere il coraggio di osare, scegliendo di vivere la vita che io sento giusta per me e non quella che gli altri sentono giusta per me

Comprendere il perdono significa comprendere la vita poiché la vita è un dono e viene data per dono”.

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Docente, formatore internazionale, scrittore e conferenziere. Laureato in Scienze naturali, specializzato in sociologia della comunicazione e dei processi culturali tra Italia e Spagna, attualmente dirige la Fondazione MyLifeDesign ed è il presidente della International School of Forgiveness (I.S.F.). La sua esperienza e le sue ricerche danno vita al modello “Life Design”, il disegno consapevole della propria vita, un percorso formativo diventato sistematico grazie a un lavoro d’equipe di ricerca decennale, e alla collaborazione con Università, enti di ricerca del Sistema Sanitario Nazionale e l’UNESCO.

Ha sviluppato e gestito progetti internazionali con tematiche innovatrici nell’ambito delle scienze del benessere e della qualità della vita, approfondendo temi come la felicità, la natura della coscienza, il perdono, i benefici della pratica della meditazione.

Una figura chiave nella sua formazione è stato Anthony Elenjimittan, discepolo diretto di Gandhi, attraverso il quale matura la visione di un’educazione fondata sulla consapevolezza, sull’interculturalità, sulla cooperazione e sulla pace.

Appuntamento venerdì 26 febbraio ore 19.30 presso Associazione di Volontariato Il Sogno, via de Martini, 18. Sassari.

di Ilaria Rundeddu