Epilazione laser e progressiva: cresce il mercato maschile
EPILAZIONE LASER E PROGRESSIVA: CRESCE IL MERCATO MASCHILE CON UNA RICHIESTA DEL 30% SUL TOTALE. MEGLIO RIVOLGERSI ALL’ESTETISTA CHE AL MEDICO ESTETICO
“L’uso di un dispositivo ‘sbagliato’ può rendere inutili i successivi tentativi di eliminare i peli superflui”, ha dichiarato Nicolò Scuderi in occasione del lancio del primo Comitato Scientifico per l’utilizzo delle Tecnologie Laser (CULT)
Il concetto di bellezza è in continua evoluzione: oggi il modello maschile più in voga è senza ombra di dubbio quello del maschio glabro. E se fino a qualche anno fa erano le donne a preoccuparsi dell’epilazione, oggi si assiste a una richiesta del 30% sul totale, ossia 3 uomini su 10 si depilano.
“Oggi i peli non li vogliamo più da nessuna parte –conferma Nicolò Scuderi, Direttore della I Cattedra di Chirurgia Plastica e Ricostruttiva dell’Università ‘La Sapienza’ di Roma incontrando i giornalisti al circolo della Stampa di Milano in occasione della presentazione delle ultime novità su MeDioStarNeXT, l’innovativo laser a diodo 100% Made in Germany–gambe, ascelle e ora pube per le donne; spalle, poi petto e ora anche gambe per gli uomini”.
“10 anni fa vi ricorrevano solo le donne – dice Scuderi, che da anni ha il polso del mercato della chirurgia plastica ed estetica – oggi i maschi rappresentano circa il 30% del totale della domanda. Su 10 persone che vi si sottopongono tre sono uomini. Le indicazioni vanno dalla vera e propria ‘ipertricosi’ – un eccesso di peli per esempio sul petto o sulle gambe per gli sportivi – fino all’irsutismo, che è la comparsa di peli in zone dove non dovrebbero essere – come la ‘barba’ nella donna o sulle spalle e schiena per gli uomini”.
Ciò che emerso nel corso dell’incontro di oggi è che per ritenere i trattamenti e le tecnologie sicuri ed efficaci, devono necessariamente esistere protocolli innovativi e testati. A tal fine è nato CULT: un comitato di specialisti a tutela dei pazienti dell’estetica. Il principale compito del comitato scientifico è la produzione di studi clinici in materia di somministrazione di trattamenti con finalità estetiche o medico-estetiche che prevedano l’uso di tecnologie laser, come, ad esempio, l’epilazione, valutando i risultati in base a parametri di giudizio orientati all’eccellenza scientifica e alla salvaguardia della salute del paziente: “Per quel che riguarda l’uso di apparecchiature non certificate o dall’efficacia non comprovata da test e studi clinici Il problema è legato sostanzialmente al fatto che il laser a diodi non porta sempre alla distruzione e quindi alla scomparsa definitiva del pelo. La distruzione del follicolo non è garantita, se fatta con una tecnologia non sufficientemente potente (sotto gli 800W) o con una durata dell’impulso troppo alta. Insomma, con apparecchiature con caratteristiche tecniche non adeguate al target da colpire (la melanina del pelo) il follicolo non viene distrutto completamente e il pelo ricresce” – conferma Scuderi.
E conclude: “Oggi i veri danni in materia li fanno proprio i medici. Le estetiste invece sono più furbe, in quanto più meticolose e attente a eseguire il trattamento con precisione, quindi mi sento di consigliare il centro estetico, sempre se in possesso di apparecchiature certificate”.
“MeDioStarNext è da oltre 17 anni sul mercato medicale ed estetico in più di 60 Paesi – conferma il general manager di Asclepion Laser Technologies Danilo Leggieri – negli anni la credibilità di MeDioStarNext è stata accresciuta da studi clinici internazionali e da migliaia di pazienti sottoposti a trattamento con fototipi differenti: oggi abbiamo voluto aggiornare questi dati con dei nuovi studi che vengono condotti in Italia da CULT (Comitato scientifico per l’uso dei laser e delle tecnologie). In questo modo si conferma l’efficacia e la sicurezza di un’apparecchiatura, unica nel suo genere, in grado di ridurre il tempo e il numero di sedute normalmente necessarie per un trattamento con alta tecnologia”.