Buttate, riordinate e siate felici. I consigli di Marie Kondo
Un’infinità di oggetti di ogni tipo (abbigliamento, libri, documenti, foto, apparecchi, ricordi…) ci sommergono all’interno di abitazioni e uffici sempre più piccoli e ci soffocano. Col risultato che non troviamo mai quello che davvero ci serve. Vestiti, libri, carte, komono (ossia oggetti misti), ricordi: questo è l’ordine giusto per fare ordine. Aprite gli armadi, respirate forte – occhio alla polvere – e provate ad essere felici. il riordino fisico è un rito che produce incommensurabili vantaggi spirituali: aumenta la fiducia in sé stessi, libera la mente, solleva dall’attaccamento al passato, valorizza le cose preziose, induce a fare meno acquisti inutili. Rimanere nel caos significa invece voler allontanare il momento dell’introspezione e della conoscenza. Marie Kondo è tornata e farà di voi esseri ordinati, di case ordinate, essenziali, sgombre con stampelle che vanno larghe nel guardaroba, due massimo tre soprammobili, piani cucina lisci come biliardi. 96 lezioni di felicità (Vallardi editore) affronta il tema del decluttering – ossia dell’eliminazione del troppo – di petto.
Se la maratona del riordino non ha prodotto effetti, se al cambio di stagione siamo punto e a capo, se la casa è obiettivamente zeppa non c’è da scoraggiarsi. Una giapponese minuta e paziente, di anni 31, da qualche tempo prova a far cambiare abitudini a noi occidentali consumisti e accumulatori con metodo naturalmente nippo-oriented. Tre milioni di copie vendute nel mondo, traduzioni in 30 paesi del ‘Magico potere del riordino’ hanno prodotto altrettante case sgombre di superfluo e brillanti di abiti, libri e oggetti essenziali? Forse no, Marie Kondo però insiste: ”farò di voi persone ordinate capaci di dare via ciò che non dà la felicità” (e soprattutto non vi entra più, rassegnatevi).
Arriva in libreria, ’96 lezioni di felicità’ che il popolo avido di decluttering attendeva con impazienza per niente zen. Essere in grado di tenere ciò che vi rende felici eliminando il resto e saper decidere dove riporre ciò che avete conservato rimettendolo sempre al suo posto sono i due passi a monte di tutta la storia. Non buttare indiscriminatamente (attenzione, nel bustone potrebbero finire figli e partner), ma solo quando avrete sottoposto ogni cosa al brivido, ossia a quel fremito di connessione emozionale che ci farà decidere via nel bustone o dentro l’armadio.
In ’96 lezioni di felicità’ le cose si complicano. Se infatti nel ‘Magico potere del riordino’ tutto viaggiava filosoficamente lento e il lettore sentiva che poteva passare del tempo abbracciando i pullover per capire se poteva oppure no disfarsene, ora, trascorso oltre un anno da quel libro, è tempo di passare alla pratica.
Ecco le prime tre lezioni
Lezione numero 1: le sei regole fondamentali del riordino
- Prendetevi l’impegno di riordinare
- Delineate il vostro ideale di vita, ossia pensate al tipo di casa in cui amereste abitare o a come vorreste viverci
- Per prima cosa finite di buttare via. Il segreto per riuscire a riordinare sta nel finire prima di buttare. Solo quando avrete scelto cosa conservare e cosa scartare potete decidere dove riporre le cose perchè solo allora avrete un’idea precisa
- Riordinate per categoria non per collocazione. Uno degli errori più frequenti sta nel voler riordinare stanza per stanza. L’approccio giusto invece è rioridinare per categoria
- Seguite l’ordine giusto: vestiti-libri-carte-komono-ricordi
- Chiedetevi se vi rende felici. Seguite il famoso criterio di tenere solo quello che irradia felicità.
Ricordate che non dovete scegliere cosa scartare ma cosa tenere. Concervate solo cio’ che vi fa battere il cuore. E quando eliminate qualcosa che non vi rende felici, non dimenticate di ringraziarlo prima di dirgli addio. (è il famoso metodo KonMari)
Lezione numero 2: Riordinare significa fare i conti con voi stessi; pulire significa affrontare la natura
Riordinare e pulire sono spesso usati come sinonimi ma non è così ovviamente. si potrebbe dire che con il riordino ordinate anche la mente, mentre con la pulizia la purificate
Lezione numero 3: Se non sapete cosa vi ispira felicità, cominciate da cio’ che è più vicino al vostro cuore
Fate una pila di indumenti, scegliete i tre elementi che vi trasmettono più gioia. In tre minuti per decidere. E se avete dubbi procedete a dei confronti. Il metodo può essere applicato anche ad altre categorie.
Già disperati e con la casa a soqquadro? Sappiate che se non ci riuscite facendo roteare nella testa la frase ‘Potrebbe servirmi ancora’, l’inventrice del Metodo Konmari ossia lei stessa vi bacchetterebbe senza pietà.
Tra le 96 lezioni c’è naturalmente molto altro. La lezione numero 9 ad esempio prevede un trattamento d’urto: scattare foto del disordine in ogni stanza. Siete scioccati? Bene ora sarà più facile risalire dopo aver toccato il fondo. La numero 22 suggerisce di piegare i vestiti come se fossero origami (in rete è pieno di tutorial ad hoc) il che fondamentalmente significa piegare entrambi i bordi dell’indumento verso il centro per ottenere un rettangolo, piegare a metà il rettangolo nel senso della lunghezza, piegatelo in due o in tre. Capitolo dopo capitolo si passerà dall’armadio alla libreria, superando un ostacolo dopo l’altro. Se siete carichi e motivati allora siete pronti per il famigerato capitolo 6 quello che spaventa anche il più bravo dei lettori: Riordinare le carte.
di Ilaria Rundeddu