L’intervista: Patty Pravo per rivistaDonna
Schietta e sincera Patty Pravo si caratterizza sempre per la sua originalità e per il personalissimo modo di interpretare le canzoni. Una donna che fa parte della storia della musica italiana sempre, anche dopo 50 anni di carriera è giovane e sempre sull’onda del successo. Premio della Critica “Mia Martini” al Festival di Sanremo 2016, Patty Pravo porta in tour il suo nuovo disco “Eccomi” in cui Tiziano Ferro, Giuliano Sangiorgi, Gianna Nannini ma anche Emis Killa e molti altri le hanno affidato le loro canzoni.
RivistaDonna l’ha incontrata per voi…
Lei avrebbe voluto fare il Direttore d’orchestra ma la Sua carriera si è evoluta diversamente: rimpiange quel sogno, e perchè?
No, non vivo di rimpianti.
Cosa vuol dire essere un’ Artista?
Vuol dire avere una sensibilità diversa.
Dopo 50 anni di carriera come è cambiato, a Suo avviso, il mondo della Musica? In che modo si è evoluto, se di evoluzione s può parlare, il campo della Discografia?
E’ cambiato il mondo e quindi anche il mondo della musica. Internet ha un ruolo importante nella società e anche naturalmente nella musica. Prima usciva un disco e c’era la gioia di andare a comprarlo in un negozio, avere in mano un vinile emozionava, leggere i testi delle canzoni, metterlo sul piatto godendo per i suoni che uscivano, vedere le foto, i crediti… Poi con il cd si è perso qualcosa a livello di suoni, adesso la musica si compra poco e si scarica tanto, ci sono i pro e i contro, i pro sono che arriva a tutti con più facilità, ma si consuma subito, come tutti i prodotti del resto.
A proposito di carriera: qual è il Suo segreto per sconfiggere noia e monotonia?
Non mi annoio, amo il palcoscenico, il contatto con il pubblico, del quale non mi privo quasi mai. Musicalmente cerco di fare quello che mi piace, sperando sempre che piaccia anche al pubblico.
Il 12 Febbraio 2016 è stato pubblicato per la Warner Music Group il Suo 26° Album dal titolo “Eccomi”: qual è la genesi che precede l’uscita dell’Album e quale la motivazione che ha spinto la scelta di tale titolo?
Si chiama Eccomi, perché ne avevo annunciata l’uscita un paio di volte, quindi Eccomi è per “giustificare” il ritardo…La genesi è la stessa, si ricevono pezzi, si ascolta tutto e poi se ne scelgono una ventina, si fanno i provini e si mette su disco quello che piace di più. Per Eccomi io e la mia manager abbiamo ascoltato circa 700 pezzi, tra questi ne abbiamo salvati 3, poi gli altri sono arrivati da cantautori affermati, in vari modi. E’ sempre emozionante scegliere, io seguo il cuore.
Recentemente Lei che è considerata da tutti la “bambola” per eccellenza ha adottato una “Pigotta dell’ Unicef, di nome Nicoletta, di cui Alberto Zeppieri è il Presidente nel territorio di Udine: quale lo scopo? In che modo, a Suo avviso, la Musica può avvicinarsi e dare un contributo effettivo a tematiche sociali così importanti e delicate al tempo stesso?
Credo che impegnarsi in vari modi nel sociale per un artista sia un dovere.
Tra gli autori dell’ Album figurano Giuliano Sangiorgi, Tiziano Feero e Gianna Nannini: può svelarci alcuni retroscena a proposito di come sono nati i pezzi del disco?
Con Giuliano Sangiorgi sono già al terzo pezzo, lui è fantastico, è un poeta e un amico. Mi ha regalato “A parte te” per il mio compleanno… Tiziano Ferro non lo conoscevo personalmente, ma lo amo come artista, lo trovo bravissimo e dotato di una splendida voce che tocca le corde, mi ha scritto Per difenderti da me, che è il mio secondo singolo, mi piace molto e lui si è rivelato una persona molto sensibile. Con Gianna Nannini ci conosciamo da sempre, l’ho chiamata io per chiederle di scrivermi un pezzo e lei al telefono mi ha detto, cosa scrivo: una sorta di Pensiero Stupendo? Poi con il tempo è arrivata Possiedimi, con la collaborazione di Pacifico, ma il titolo può ingannare perché in realtà Gianna ha scritto pensando alla sua mamma scomparsa. E’ un brano che adoro. Mi permetto di aggiungere Zibba che con Qualche cosa di diverso ha praticamente fotografato la mia anima, e poi come non citare Fortunato Zampaglione, un autore molto amato dai cantanti in questo momento che mi ha cucito una canzone addosso, Cieli immensi, che mi ha dato l’opportunità di fare un grande Sanremo e di farmi conoscere anche ad un pubblico di giovani. Poi ci sono Samuel dei Subsonica con la canzone forse più bella musicalmente “Se”, Emis Killa con un duetto “Non siamo eroi” che credo sia un bel manifesto, “Ci rivedremo poi” di Rachele Bastreghi dei Baustelle che ai giovani piace tantissimo, e “Come una preghiera” una canzone piacevolissima scritta dal figlio di Mogol Cheope. E le famose 3 uscite dalle 700 altrettanto belle.
… quali le prossime tappe del Suo Tour?
Ho appena chiuso il Tour promozionale e il 1 luglio inizierò l’estivo, farò molte località estive delle belle Arene.
Cosa pensa dei Talent-show?
Penso siano una bella opportunità per i giovani di farsi vedere, ci sono in tutto il mondo!
Può lasciare ai lettori di “Rivista Donna” un personale ricordo del compianto Giorgio Albertazzi?
Personalmente non l’ho conosciuto, ma era un grande un vero istrione!
A proposito della sua partecipazione al Festival ha affermato: “Torno a Sanremo, in gara e non come ospite: è più vitale”; quale la chiave di lettura di questa Sua affermazione?
Un cinquantennale importante come il mio era più naturale festeggiarlo come ospite, ma in accordo con Carlo Conti ho deciso di iniziare i festeggiamenti andando in gara, sia perché credevo molto nel pezzo, e anche per vivere il pathos delle cinque sere, il mettersi in discussione…
…tornerebbe in gara anche il prossimo anno avendone l’opportunità?
No.
Il rapporto con i Suoi fan…
Ottimo, anche grazie ai social. I nuovi mi piace incontrarli in camerino dopo il concerto… e anche i cosiddetti vecchi fan cerco di non trascurarli. Presto faremo una bella chattata.
Recentemente sono state approvate le Unioni civili: qual è la sua personalissima opinione in merito?
Dico che un passo avanti è stato fatto, anche se la legge deve essere migliorata. Ma era l’ora che l’Italia iniziasse a fare qualcosa!
Come ama trascorrere il Suo tempo libero?
Viaggiando se posso, oppure leggendo, passeggiando, stando con gli amici oppure da sola.
Di Adam Rizzi