Dott. Paolo Greco ci parla delle dermatiti da Processionaria
Dopo un lungo e freddo inverno, finalmente è giunta la Primavera, la stagione delle rondini, della fioritura degli alberi, delle scampagnate, delle gite all’aria aperta e…delle dermatiti da Processionaria.
La Processionaria è un simpatico insetto appartenente alla famiglia dei Lepidotteri urticanti, che parassita molti alberi, soprattutto il pino e la quercia. Il suo nome scientifico è Thaumetopoea e ne esistono 3 differenti specie:
- la Thaumetopoea pityocampa Schiff che parassita il pino marittimo
- la Thaumetopoea processionea L. che parassita la quercia
- la Thaumetopoea pinivora Tr. che parassita il pino del Nord Europa.
Nelle zone costiere mediterranee, quella più frequentemente in causa è la Thaumetopoea pityocampa Schiff, le cui larve tendono a muoversi l’una dietro l’altra disponendosi “in fila indiana” (da qui il nome di Processionaria). Tali bruchi o larve, attraverso una serie di mute, daranno origine alle falene notturne, quelle fastidiose “farfalline bianche”che nelle serate estive svolazzano intorno alle sorgenti di luce artificiale.
I nidi della processionaria possono essere facilmente riconosciuti nelle pinete, perché sono una sorta di “ragnatele” bianche, di forma grossolanamente triangolare, localizzate sui rami degli alberi.
La patologia è causata dall’insetto quando ancora si trova allo stadio di larva, ossia nel periodo che va da Marzo a Giugno e questo spiega la stagionalità della dermatite.
Da cosa è causata la dermatite da Processionaria?
Le larve della Processionaria presentano sulla loro superficie due tipologie di peli: i peli “veri”, visibili, non rimovibili e non urticanti e le “setae”, dei peli urticanti, invisibili ad occhio nudo e che vengono liberati nell’ambiente con i movimenti dell’insetto.
Le “setae” sono responsabili della patologia e l’uomo può sviluppare la dermatite sia per contatto diretto con i nidi o le larve della Processionaria, sia per contatto indiretto con i peli urticanti che vengono movimentati nell’ambiente dal vento (la cosiddetta via “aerotrasmessa”) e che sono anche in grado di passare attraverso gli indumenti.
Quali sono le manifestazioni cliniche cutanee della dermatite da Processionaria?
La dermatite da Processionaria o Erucismo si manifesta da poche ore ad un giorno dopo il contatto. Le zone esposte del corpo (viso, collo, avambracci, dorso delle mani) sono quelle più colpite, ma la dermatite può interessare anche le zone coperte. Le manifestazioni cutanee più comuni sono macchie e papule di colorito roseo-rosso di pochi millimetri di diametro ed intensamente pruriginose, che tendono a scomparire, lasciando degli esiti transitori bruni, nel giro di 1-2 settimane. Talvolta, in caso di reazioni particolarmente diffuse, possono essere presenti altri sintomi quali malessere generale, febbre, fino allo shock anafilattico.
Sono possibili manifestazioni extra-cutanee?
Certamente sì. E’ comune l’interessamento oculare, che si manifesta all’incirca in un caso su dieci, con bruciore, prurito , iperemia congiuntivale, lacrimazione e fotofobia, ma sono stati descritti anche casi di cheratiti e uveiti.
Più raramente possono essere coinvolte le vie aeree con rinite, tosse e crisi asmatiche.
La Processionaria può rappresentare un rischio anche per gli animali domestici, che possono ingerire accidentalmente le larve, andando incontro a conseguenze molto gravi e talvolta anche fatali.
Come si cura la dermatite da processionaria?
Generalmente la dermatite è autolimitante e non necessita di particolari interventi. Può essere d’ausilio l’utilizzo di creme lenitive e cortisoniche ed antistaminici per via generale per alleviare il prurito.
Nei casi più gravi può rendersi necessaria una terapia sistemica a base di steroidi o addirittura il ricovero ospedaliero.
Dunque, se è vero che le escursioni e le scampagnate primaverili sono un toccasana per la salute e l’umore, in questo periodo occorre prestare estrema attenzione alle alle gite in pineta (soprattutto nelle giornate ventose) ed in caso di sintomi compatibili con quelli descritti, rivolgersi immediatamente al medico.