Parata di Natale: Babbo Natale attira tutta l’isola al Parco Della Musica
“Feste di piazza le carte colorate gli sguardi sempre ben disposti a dolci ed aranciate…”iniziava così la bellissima canzone di Edoardo Bennato perché, le feste si assomigliano tutte e quella che si è svolta dal 7 al 10 dicembre al Parco della Musica a Cagliari ha attirato migliaia di persone dove i prati gli alberi, il ruscello e le fontane hanno trasformato il luogo in posto ideale per ospitare grandi e bambini.
Attrazione dell’evento la casetta di Babbo Natale con il suo “Ufficio Postale”per raccogliere le letterine e i giocattoli che i più generosi hanno regalato ai bambini più sfortunati e l’allestimento di un albero di Natale dove ogni bambino ha portato da casa una pallina personalizzata.
L’afflusso maggiore è stato venerdì 8 dicembre dove un corteo partito da Viale bonaria dopo avere percorso molte vie cittadine è arrivato alle 12,30 al parco composto da una Banda Musicale,Majorette,trampolieri,mascotte Disney e naturalmente lui Babbo Natale in una carrozza guidata dai cocchiere-elfo e scortato da elfi e dall’orso Artic .
L’unica cosa negativa è stata il crearsi di una lunghissima fila composta da genitori e bambini con tanto di numero per poter scattare una foto nella casetta di Babbo Natale pensate, che a me hanno assegnato il numero 534 praticamente avrei dovuto aspettare circa due ore per entrare.
Interessante anche lo stand del food dove Elfi cucinieri hanno cucinato in compagnia della mascotte Disney, il Lime Bar natalizio dove si degustavano cocktail speciali e un’area golosa dove dolci caldi,cioccolate, torte e quant’altro che hanno riscaldato l’ immenso Villaggio creativo e artistico snodato in tutto il parco.
La musica natalizia composta da “live” in tema, cori di bambini di varie scuole e dalle cornamuse di Nicola Agus ha fatto da colonna sonora alla manifestazione.
L’elevato numero delle presenze credo che abbia soddisfatto gli organizzatori ma se dovrei dare un consiglio non da cronista ma da visitatore per il prossimo anno consiglierei un’area più grande dove non essere troppo accalcati ma soprattutto dove ci siano molti parcheggi perché gli abitanti del quartiere mi hanno riferito che hanno vissuto quattro giorni da incubo.
Umberto Buffa