E’ importante prendere consapevolezza che ogni attività, nel lavoro, nello studio, nelle relazioni sociali, nella seduzione o in famiglia poggia su relazioni che funzionano o che non funzionano e la comunicazione efficace è la chiave di questo buon funzionamento.
L’aspetto sorprendente è che non ci viene insegnato a comunicare: l’apprendiamo semplicemente interagendo con gli altri già dai primi attimi di vita e dipende dagli esempi (genitori, educatori, parenti) a cui ci siamo riferiti, esempi che, a loro volta, l’hanno appresa a livello istintivo e automatico da altri esempi.
E così, generazione dopo generazione, l’apprendimento dei processi fondamentali della comunicazione interpersonale e inter soggettiva viene lasciata alla consuetudine, all’iniziativa personale o, nel migliore dei casi, alla buona volontà e all’intuizione benefica di qualcuno sensibile al problema. E assistiamo come spettatori o viviamo da protagonisti situazioni problematiche, per non dire drammatiche, in cui una cattiva comunicazione la fa da padrona. Considera con estrema attenzione che:
La comunicazione ti connette con il mondo
La comunicazione crea l’immagine che gli altri percepiscono di te
La comunicazione ti aiuta a raggiungere gli obiettivi della vita: tutti, nessuno escluso.
La comunicazione fa la differenza tra te e tutti gli altri, in ogni contesto.
Per questo motivo ho deciso di dedicare gli articoli e i workshop di febbraio a questo argomento fondamentale per il nostro benessere e la nostra felicità.
La comunicazione con gli altri spesso non funziona in quanto trascuriamo gli infiniti segnali che due o più interlocutori si scambiano durante la loro interazione.
Per cultura siamo attenti alle parole, meno a come vengono dette, ancora meno alla gestualità che le accompagna.
Eppure, come ci insegnano e ci confermano le neuroscienze, più del 90% della significatività della comunicazione dipende dal “come” le cose vengono dette e solo il 10% ha a che fare con il “cosa” viene detto, cioè con il contenuto del messaggio.
Nelle relazioni interpersonali, nei rapporti con l’altro sesso, nel lavoro, nelle relazioni familiari…
Quante occasioni si perdono a causa di questo vero e proprio “buco” culturale conseguente al fatto che non viene insegnata la dimensione emotiva della comunicazione, quella che inconsapevolmente esprimiamo con il “come”.
È importante prendere coscienza che nulla avviene per caso, che gli altri si comportano come noi gli permettiamo di comportarsi e il loro comportamento che critichiamo o addirittura aborriamo con la nostra dimensione logica e consapevole, in realtà è quello che cerchiamo e che ci serve per soddisfare altre esigenze emotive inconsapevoli.
Perché la comunicazione efficace non è una semplice acquisizione di tecniche e di modalità comportamentali ma parte da un proprio riequilibrio emotivo:
Comunichiamo bene con gli altri se prima comunichiamo bene con noi stessi
Prova a riflettere su affermazioni del linguaggio comune tipo…
- non capisco certi comportamenti
- con le donne che mi interessano mi blocco
- parlare con certe persone mi fa star male
- gli uomini da me vogliono solo una cosa
- preferirei morire piuttosto che parlare in pubblico
…E realizzerai che tutto parte dalla tua emotività in qualche modo ferita e per la quale interagisci, spesso a tua insaputa, in modo che accada proprio ciò che non vorresti che accadesse!
Invito te e tutti gli amici che vorrai coinvolgere ai tre workshop gratuiti che terrò a Cagliari(martedì 12 febbraio) e a Sassari (mercoledì 13 febbraio) e ad Asti (mercoledì 20 febbraio) dal titolo:
Alla scoperta dei segreti della Comunicazione non Verbale
Per aiutarti ad aprire uno squarcio di consapevolezza sulla qualità della tua comunicazione e sui meccanismi antichissimi che la regolano perché, ricorda (!), ti comporti con gli altri come sei dentro.
Per aiutarti a ritrovare equilibrio interiore e poter esprimere tutto il tuo potenziale, libero finalmente da condizionamenti e da paure.
