Ricerca sulle cellule staminali e sport: mix eccellente in Cittadella Universitaria
L’apneista Chiara Obino e la mezzala del Cagliari Lucas Castro a UniStem day 2019. Circa 400 allievi delle superiori a Monserrato per l’evento che coinvolge trentamila studenti di 99 università. Collegamento con gli atenei di Potenza e Granada. Al via il concorso per il miglior video della giornata. I lavori sono stati coordinati da Iole Tomassini e Micaela Morelli
Venerdì 15 marzo, “Alberto Boscolo – Cittadella universitaria, Monserrato – ha ospitato l’UniStem day 2019 intitolato “The moon doesn’t exist”. L’appuntamento scientifico internazionale dedicato agli studenti delle scuole superiori della Sardegna, ha approfondito i temi conoscenza, innovazione e ricerca con in primo piano le cellule staminali.
VISITE A SORPRESA. Modelli di dedizione e lavoro. Sportivi di profilo internazionale, storie di sacrifici e rinunce. UniStem day 2019 è stato anche un momento di passione con la presenza di ospiti d’eccezione. Da Chiara Obino – cagliaritana, 43 anni, pluriprimatista su scala nazionale e internazionale di immersioni in apnea, dentista, sposata e madre di due figli – a Lucas Castro – argentino, centrocampista del Cagliari attualmente alle prese con la riabilitazione dovuta alla rottura del legamento crociato. Il duo ha catalizzato gli allievi. “Siate sempre determinati e vogliosi di cogliere gli obiettivi che vi darete. Il mio prossimo appuntamento? Farò i campionati italiani a luglio a Cagliari, la vedo più difficile – ha detto Chiara Obino – per i mondiali in Honduras, mentre sarò all’evento di Nizza. Il record? Tenterò i cento metri”. Applausi. Anche da Castro parole motivanti: “Studiare sarà la vostra forza, siate sempre curiosi e grintosi. Non avevo mai visitato la vostra Università, complimenti. La musica? Cagliari, col suo mare, per me è fonte di ispirazione, a breve uscirà il mio secondo disco”. Sul Cagliari, fatto l’in bocca al lupo ai compagni, in campo stasera contro la Fiorentina, poche storie e una notiziona per tifosi e sportivi: “Sto recuperando bene, credo che rispetto alle previsioni di stagione finita, riuscirò a giocare qualche partita prima della fine del campionato”. I due sono stati sommersi dai ragazzi, tra selfie, foto e abbracci. Insomma, due ottime storie di sport dal volto sincero e umano.
SFIDANTI E SORRIDENTI. Curiosi ed entusiasmo. Aria positiva e coinvolgente dai circa 400 ragazzi provenienti delle quarte e delle quinte dei licei e degli istituti Alberti, Euclide, Michelangelo, Convitto nazionale e De Sanctis-Deledda di Cagliari, Brotzu e Primo Levi di Quartu, Giua di Assemini, Piga di Villacidro, Emanuela Loi e Gramsci- Amaldi di Carbonia, Asproni e Fermi di Iglesias.
STREAMING WEB E SCALETTA. La giornata – coordinata da Micaela Morelli e Iole Tomassini – si è aperta con un avvincente filmato: una rock session eseguita dai robot. A seguire, il collegamento audio con le Università di Potenza e Granada. Quindi spazio alle relazioni con gli specialisti dell’ateneo del capoluogo Valeria Sogos (“Le cellule staminali: biologia e applicazioni”), Carlo Carcassi (“Le cellule staminali in medicina: a che punto è la ricerca biomedica?) e Alessia Zurru (Concorso Reporter di UniStem day 2019). Su “L’antiscienza, la pseudo scienza e la falsa scienza: un’ipoteca sull’innovazione e il futuro dell’Italia” è intervenuta Eugenia Tognotti (Università di Sassari). Mentre Alessio Squassina (Università di Cagliari) ha dibattuto su “Geni e ambiente: chi è responsabile delle mie azioni?”. La seduta è stata chiusa dai quesiti per gli ospiti coordinati dalle studiose Alessandra Pani e Maria Elena Marongiu. UniStem day 2019, grazie ai tecnici Drsi (Direzione reti e servizi informatici) dell’ateneo di Cagliari.
INCLUSIVA. Curato dal Centro UniStem a partire dal 2009, l’evento “è un’occasione per apprendere, scoprire e confrontarsi su conoscenza e innovazione a partire dalla ricerca sulle cellule staminali” hanno spiegato le professoresse Morelli, pro rettore Ricerca scientifica, e Tomassini. L’UniStem day si sviluppa tra lezioni, filmati, visite ai laboratori ed eventi ricreativi. “I ragazzi incontrano contenuti e metodi della scienza e scoprono che la ricerca è divertente e favorisce relazioni personali e sociali costruite su coraggio, prove e integrità” ha commentato Iole Tomassini. L’undicesima edizione con il coinvolgimento di trentamila studenti di novantanove atenei e centri di ricerca e trecento scuole superiori in quattro continenti. Con gli studenti di Australia, Austria, Colombia, Francia, Germania, Grecia, Italia, Olanda, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Singapore, Spagna, Svezia e Ungheria in prima fila.
STAMINALI, PROGRESSO E APPLICAZIONI. UniStem è il Centro di ricerca sulle cellule staminali dell’Università di Milano. Fondato nel 2006 dalla senatrice a vita e scienziata Elena Cattaneo e dagli scienziati Giulio Cossu, Fulvio Gandolfi, Yvan Torrente e Giuseppe Testa. Il Centro integra, coordina e promuove l’accesso alle informazioni sullo studio delle cellule staminali e del loro potenziale applicativo. UniStem Day si inserisce tra le attività di divulgazione scientifica sulle cellule staminali promosse dal Centro UniStem. L’evento nasce con la collaborazione della Fondazione Tim. Nata nel 2008, la Fondazione “esprime i principi etici, il forte impegno di responsabilità verso la comunità e lo spirito di innovazione di Tim”.