Lo studio di consulenza con un capo e 16 donne
Lo Studio Necchio nasce a Selvazzano Dentro (PD) nel 1999, come associazione professionale fra Alessandro Necchio e Giordano Candeo.
Fin dall’origine viene intrapreso un processo di ampliamento dell’attività professionale, con la caratteristica principale fondata sulla capacità di stabilire un contatto diretto e personale con i clienti.
Offre una professionalità maturata negli anni con competenze distintive in ambito di consulenza aziendale, tenuta contabilità. L’idea comune della struttura, mette il cliente al centro di ogni percorso di crescita aziendale.
C’è una caratteristica particolare: Alessandro Necchio ha scelto 16 collaboratrici, tutte donne.
Perchè uno studio di consulenza interamente al femminile con 14 collaboratrici?
La domanda mi viene fatta spesso, rispondendo in modo del tutto sincero e naturale, sorrido garantendo che è stata una situazione puramente casuale e non voluta, oltretutto nel momento in cui scrivo il numero delle mie collaboratrici è salito a 16.
Ho un ottimo rapporto con ognuna delle professioniste, sono attento alle esigenze di ognuna e cerco giornalmente di stimolare percorsi di crescita individuali, che sviluppo per ogni singola persona che collabora con me. La vera importanza la fa la locuzione con, in quanto io non ho nessuno che lavora per me, ma con me, è questa la differenza sostanziale che ci ha permesso di crescere con trend importanti e significativi negli ultimi anni.
Credo tantissimo in un ambiente di lavoro unito e coeso, penso possa essere il valore aggiunto che viene percepito in modo chiaro ed inequivocabile anche dall’esterno. Una cosa che mi fa estremamente piacere è che le mie collaboratrici hanno poi dato corso ad amicizie nate sul posto di lavoro, frequentandosi anche fuori dallo studio.
Su tutte vorrei fare una menzione particolare alle colleghe Cristina Turetta e Alessandra Abriani, che con ineguagliabile dedizione e impegno hanno reso possibile tutto questo, dando prova concreta che “Quando il perché è forte, il come non è mai un problema”.
Come ha avviato la Sua attività?
Sono partito nel 1999, subito dopo aver finito le superiori. Ho iniziato in modo umile e semplice, rispondevo al telefono facendo per i primi due anni anche da segretario e mi ricordo che il venerdì pomeriggio chiudevamo alle 17.00 perché si facevano le pulizie.
Avevo iniziato con il mio collega Giordano Candeo, con cui ancora oggi dopo 20 anni condividiamo la struttura e con mio padre, con cui purtroppo per divergenze incolmabili, dopo due anni ci siamo allontanati. Erano belli i presupposti con cui era partita la collaborazione con lui, sognando di andare a recuperare gli anni trascorsi lontani (i miei genitori si sono sperati quando io avevo 6 anni e da lì sono cresciuto sempre con mia madre), ma purtroppo la vita reale non è una storia da libro cuore e spesso le cose non vanno come ci si sarebbe aspettati e auspicato. Lì ho capito che bisogna avere la forza di prendere decisioni drastiche e importanti, consapevole che qualunque passo si vada a fare, bisogna perdere l’equilibrio anche solo per un attimo.
Questo passaggio, che per molti aspetti può avere una lettura triste e demotivante, mi ha permesso invece di vedere le cose sotto un’altra luce. Non è sempre stato tutto facile, ci sono stati momenti in cui le avversità e le difficoltà sembravano prendere il sopravvento, in cui persone a cui avevo dato moltissimo hanno deciso di prendere altre strade, ma alla fine non mi sono mai fermato, anzi, ogni volta che c’è stata una battuta d’arresto sono ripartito con più grinta e determinazione di prima, per dimostrare a me stesso e alle persone che mi sono sempre state vicino che “Non esistono ostacoli troppo grandi, ma solo motivazioni troppo piccole”.
Quali sono i punti di forza nella vostra consulenza fiscale e societaria?
Credo che non si possa pensare ad una consulenza standardizzata e generalizzata, ogni singolo cliente ha delle esigenze specifiche.
Non dobbiamo mai dimenticarci che abbiamo davanti persone, quindi quello che faccio io, e che fanno le professioniste con cui lavoro, è prima di tutto generare un rapporto diretto con ogni singolo cliente, definendo obbiettivi e aspettative.
La consulenza fiscale e societaria oggi deve essere come un abito fatto su misura, va personalizzata per ogni singola azienda cliente, vanno comprese la vision e la mission, calandosi successivamente in quella dimensione per meglio interpretare i bisogni e le esigenze specifiche. Le aziende ci vedono, a ragion veduta, come un loro partner commerciale non come uno studio di consulenza esterna. Noi viviamo la realtà aziendale, ‘entriamo’ nel ciclo produttivo e nelle fasi operative, definiamo insieme fasi di efficacia ed efficienza.
Dal 2014 è attiva la sezione del Fondo di garanzia dedicata alle imprese femminili ed è stato avviato il Piano finanziamenti per Pmi in rosa e libere professioniste. Dal 2016 è inoltre possibile richiedere le agevolazioni previste dalle misure per l’autoimprenditorialità. Cosa ne pensa?
Uno dei grossi problemi che ho ravvisato in questi anni di lavoro, è che spesso esistono strumenti di finanzia agevolata, ma che non vengono adeguatamente pubblicizzati e portati a conoscenza dei diretti interessati.
In altre parole ritengo le iniziative citate valide ed interessanti, ma quello che mi chiedo con un pizzico di polemica è: Le donne che sono in procinto di intraprendere una nuova iniziativa imprenditoriali ne sono a conoscenza ?
Per questo motivo abbiamo programmato presso il nostro studio un pomeriggio di formazione nel mese di Giugno volto a dare una panoramica di tutte le agevolazioni di cui è possibile attualmente usufruire.
Quali difficoltà le vostre clienti incontrano maggiormente rispetto al vostro pubblico maschile?
Sebbene ci troviamo a vivere in un’era che va ad una velocità sostenuta e con cambiamenti repentini, ammetto che a volte trovo ancora qualche resistenza da parte di uno sparuto gruppo di persone che ritiene maggiormente autoritario il confronto con un professionista uomo piuttosto che con una donna.
Ritengo questo del tutto fuori luogo, ho avuto modo di lavorare a stretto contatto con donne talentuosissime, con una spiccata sensibilità e spirito di appartenenza nei confronti della realtà per la quale lavorano, che in 20 anni di attività professionale difficilmente ho riscontrato con così spiccata attitudine negli uomini.
Credo molto nelle donne e penso possano essere il vero motore del cambiamento anche per gli anni futuri.
Come valuta Smart&Start Italia, lo strumento agevolativo istituito dal Ministero dello sviluppo economico al fine di promuovere, su tutto il territorio nazionale, le condizioni per la diffusione di nuova imprenditorialità?
Le agevolazioni Smart&Start Italia sono riservate alle startup innovative localizzate su tutto il territorio nazionale.
La business idea dovrà avere caratteristiche tecnologiche e innovative, oppure sviluppare prodotti, servizi o soluzioni nel mondo dell’economia digitale, o valorizzare economicamente i risultati del sistema della ricerca. In altre parole Smart&Start Italia è la misura economica che ha per obiettivo la nascita e lo sviluppo di startup tecnologiche in grado di contribuire con forza all’economia digitale.
Per i costi di apertura dell’impresa e il lancio dell’idea o dei prodotti/servizi digitali si può ottenere un mutuo senza interessi.
Se si vive in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia si ha diritto ad una agevolazione straordinaria: il 20% del finanziamento è a fondo perduto.
Essendo poi una misura a sportello, le somme vengono erogate fino all’esaurimento dei fondi, in base all’ordine di presentazione.