‘Bad Boys’, cinquantenni tra vendetta e Santa Muerte

Will Smith and Martin Lawrence star in Columbia Pictures’ BAD BOYS FOR LIFE.

Martin Lawrence e Will Smith avevano rispettivamente 29 e 26 anni all’uscita del primo Bad Boys, action comedy di Michael Bay prodotta da Jerry Bruckheimer (un’accoppiata che garantisce action adrenalinica, esplosioni e audio al massimo volume) su due poliziotti grandi amici ma con poche regole a caccia di criminali per le strade di Miami. Un successo globale replicato con Bad Boys II nel 2003 e ritrovato, nonostante i 17 anni di distanza dal secondo capitolo, con Bad Boys For life, già campione d’incassi nel mondo con 340 milioni di dollari (170 milioni negli Usa e circa altrettanti negli altri Paesi) in arrivo in Italia dal 20 febbraio con Warner Bros.
    Dietro la macchina da presa non c’è più Michael Bay (che comunque appare in un cameo) ma il duo di cineasti marocchini/belgi Adil El Arbi e Bilall Fallah che avevano colpito Bruckheimer con il loro noir metropolitano Black (2015).
    Un cambio di regia che ha portato nuovi stimoli alla saga, e uno stile di riprese per le scene d’azione più ricco (le citazioni non mancano, da John Woo ai videogame ‘spara spara’).
    Naturalmente resta centrale l’alchimia di Will Smith e Martin Lawrence: ritroviamo i loro personaggi, MIke (Smith) e Marcus (Lawrence), ormai cinquantenni, a un punto di svolta della loro vita.
    Mike non si è mai ‘sistemato’, con un legame stabile, mentre Marcus da poco diventato nonno, dopo 25 anni in squadra insieme all’amico, parla di pensione. La situazione precipita quando la ‘strega’, Isabel Aretas (Kate del Castillo), che per compiere i suoi crimini si appella alla divinità precolombiana Santa Muerte, fugge di prigione in Messico, aiutata dal figlio Armando (Jacob Scipio). Ex capi di un cartello della droga, sono in cerca di vendetta contro i responsabili della fine della loro famiglia, Mike compreso, che è legato alla ‘strega’ molto più di quanto possa immaginare.

    Pur riproponendo tutti gli elementi che hanno fatto la fortuna della saga, come battute fulminanti, inseguimenti, sparatorie, omicidi, colonna sonora battente, lusso e sangue in proporzione variabile, il film tocca con un po’ di grazia anche il diverso rapporto dei protagonisti con gli anni che passano.
    Dalla consapevolezza dei propri limiti di Marcus, a MIke costretto dagli eventi a rallentare e a confrontarsi con il proprio passato. Fra le new entry riuscite nella storia c’è Paola Nunez nel ruolo di Rita, a capo di una squadra d’elite e supertecnologica della polizia di Miami (gli altri componenti sono interpretati da Vanessa Hudgens, Charles Melton e Alexander Ludwig), con la quale Mike, su ordine del capitano (Joe Pantoliano) deve collaborare, per trovare gli Aretas.
    Nel film “volevamo immediatamente confrontarci con il fatto che il tempo è passato per Mike e Marcus, come passa per tutti” spiega Will Smith, che è anche coproduttore nelle note di produzione. Per l’attore avere l’energia di Adil e Bilall per il film “è veramente quella giusta, offrono sulla storia una diversa prospettiva. Poi hanno un cosi grande amore per questo franchise e questi personaggi che è stato bellissimo lavorare con loro”.