XXXIV festival Time in Jazz • John De Leo, Fabio Giachino, il Trio Bobo e The Giannies a Berchidda

Quarta giornata per l’edizione numero ventitré di Time in Jazz, il festival ideato e diretto da Paolo Fresu, in programma fino a lunedì 16 tra Berchidda (Ss) e gli altri centri del nord Sardegna in cui farà tappe quest’anno: Arzachena, Bortigiadas, Buddusò, Bulzi, Ittiri, Loiri Porto San Paolo, Luogosanto, Mores, Olbia, Oschiri, Porto Rotondo, San Teodoro, Telti e Tempio Pausania.


 
Domani (martedì 11), apre le danze la voce duttile e sperimentale di John De Leo, in concerto alle 11 alla chiesa di San Bachisio di Telti. Artista trasversale, il cantante e compositore romagnolo è capace di spaziare dalla musica popolare al jazz, dal rock alla classica contemporanea, fino al reading e alle arti performative; sarà in scena con campionamenti vocali, karaoke giocattolo e laringofono, accompagnato dall’eclettico chitarrista Fabrizio Tarroni, già con lui in un collaudato duo, a cui si aggiunge l’elettronica in tempo reale di Franco Naddei (in arte Francobeat), altro suo collaboratore di lunga data.
 
Nel pomeriggio (ore 18) saranno le suggestive rovine del castello di Baldu, a Luogosanto, a offrire uno scenario d’eccezione al solo di Fabio Giachino, attivo come pianista entro i confini del jazz e della musica improvvisata ma anche come producer di musica elettronica, qui alle prese con il continuo superamento di limiti stilistici predefiniti, in un illimitato ed eterogeneo dialogo tra sonorità, come recita il titolo del suo nuovo lavoro di prossima uscita per la Cam Jazz, “Limitless”.
 
Alle 21.30, Arzachena accoglie nella cornice granitica di Li Conchi il Trio Bobo (concerto già sold out), formazione di impronta jazz-rock nata nel 2002 intorno alla storica sezione ritmica di Elio e le Storie Tese, ovvero Faso (basso) e Christian Meyer (batteria), che in questo contesto, insieme al talentuoso chitarrista Alessio Menconi (al suo attivo collaborazioni con Billy Cobham, Jeff Berlin e Paolo Conte, tra gli altri), possono misurarsi con generi musicali che nella band “madre” difficilmente vengono approfonditi; proprio come accade in “Sensurround” il loro terzo album, uscito nel 2019, dove si sommano le diverse influenze musicali del gruppo, jazz, rock, blues, progressive, funk e ritmi africani.
 
 
Di rientro a Berchidda, intorno alla mezzanotte, il Jolly Cafè ospita il quarto appuntamento con la rassegna Festivalbar, che porta in scena le note in bilico tra rockabilly e punk rock dei The Giannies, band sarda attiva dal 2007, con alle spalle una lunga serie di concerti, tra cui quelli in apertura a gruppi come Misfits, Adolescents, Toy Dolls, Ignite, Skiantos; dopo dieci anni di pausa è tornata a calcare le scene con una nuova formazione, pronta a scuotere il pubblico del festival con la sua ricetta a base di punk ‘n’roll, volumi alti e sudore.
 
Durante la giornata, a Berchidda, sarà possibile visitare le diverse mostre che anche quest’anno danno lustro al cartellone del festival. Il centro culturale “Pietro Casu”, in piazza del popolo ospita Jazz Frames, l’esposizione degli acquerelli di Gaetano Salvemini. A Sa Casara, l’ex caseificio berchiddese oggi sede dell’associazione Time in Jazz, sono esposte la Collezione di Arte contemporanea nata nel 1997, in seno al progetto PAV (progetto arti visive), la mostra “Time to Time” di Alessandra Freguja e Gabriele Lugli, con le fotografie che raccontano la scorsa edizione di Time in Jazz, e la mostra “Sguardi sul mondo”, la personale di Alessandra Freguja che raccoglie scatti dei suoi viaggi e incontri in giro per il mondo; sempre a Sa Casara, sono esposte le mostre che rientrano invece nell’ambito di Time to Children, il vasto programma di attività dedicate ai bambini e all’educazione musicale, la mostra a cura di Fabio Calzia Matraculas, musica e gioco nella tradizione sarda tra pedagogia, danza e verso cantato, e le riproduzioni delle tavole del pittore e illustratore Alessandro Sanna per i libri Crescendo e Nidi di Note. Sue sono anche le otto opere (più alcuni schizzi) per la copertina e il libretto di ¡30!, l’album realizzato del 2014 in occasione dei trent’anni del quintetto “storico” di Paolo Fresu.
 
Sempre a Berchidda negli spazi di Sa Casara e nell’adiacente giardino di “Sa colte ‘e s’oltiju”, sono due gli incontri in programma per Time to Children nel corso della giornata: la mattina, alle 10.45, il beatboxer di fama internazionale Alien Dee, è protagonista del laboratorio “The human beatbox” (dai 6 anni in su) sull’utilizzo di tecniche vocali non convenzionali; nel pomeriggio, alle 17.00, sarà la volta di Sara Magon e Clara Zucchetti (reduci dal concerto inaugurale a bordo della nave Corsica-Sardinia Ferries), con le loro voci, ukulele e percussioni, con un repertorio ispirato alle musiche tradizionali dei più disparati angoli del mondo (dai 4 ai 13 anni).
 

  • Anticipazioni su mercoledì 11 agosto

La giornata dell’11 agosto si snoderà sulla costa nord-orientale: la mattina al riparo della pineta di Sant’Anna a Budoni (ore 11), a pochi passi dal mare, con il trio Floors di Filippo Vignato (trombone, effetti), Francesco Diodati (chitarra) e Francesco Ponticelli (contrabbasso, elettronica), tre musicisti tra i più interessanti della nuova scena jazz italiana.

Nel pomeriggio (ore 18), sarà invece la zona retrostante la spiaggia di Porto Taverna a Loiri Porto San Paolo a ospitare il quartetto di Matteo Pastorino, voce emergente del clarinetto in Europa, nato e cresciuto in Sardegna ma di stanza a Parigi; con lui, Domenico Sanna al pianoforte & synth, Dario Deidda al basso e Armando Luongo alla batteria, hanno dato vita al progetto “LightSide”, presentato per questa occasione in anteprima assoluta.

In serata, a Berchidda, la musica comincia con la Funky Jazz Orkestra in strada (ore 19.45) mentre alle 20, il Cafè Rosè ospita la cantautrice Angela Colombino per un nuova appuntamento della rassegna FestivalBar.
 
Alle 21.30, riflettori puntati sul primo concerto di questa edizione sul palco principale del festival, quello allestito in Piazza del Popolo: alle 21.30, le “Stelle” di Time in Jazz brillano su Heroes, il tributo di Paolo Fresu a David Bowie; come nel disco, Fresu sarà affiancato da un cast “stellare”, formato da cinque nomi di primo piano della scena jazzistica nazionale: la cantante Petra Magoni, Gianluca Petrella al trombone e all’elettronica, Francesco Diodati alla chitarra, Francesco Ponticelli al basso e Christian Meyer alla batteria.

E sotto il cielo stellato di Berchidda, intorno alla mezzanotte, la musica andrà ancora avanti nella piazzetta di legno accanto al palco centrale di Piazza del Popolo, con il primo appuntamento di Time After Time, lo spazio giornaliero dopoconcerto a cura di Nanni Gaias; il giovane batterista con il suo collaudato trio, farà in questa serata un salto nell’esplorazione della cultura urban isolana, rappresentata a pieno titolo dai Menhir, pionieri del rap in Sardegna, insieme a DJ Kork nel progetto “Iscola Orizinale”, un incontro tra jazz e classici dell’hip-hop.
 
Al cinema santa Croce di Berchidda, si rinnova nel pomeriggio (ore 16) l’appuntamento con la rassegna di film e documentari diretta dal regista Gianfranco Cabiddu, con un doppio tributo al Duca Bianco: le proiezioni del videoclip “David Bowie – Blackstar”, e del documentario “David Bowie Last Five Years”.
 
Torna anche quest’anno la consueta rassegna dedicata ai libri e alle presentazioni con gli autori, alle 19 a Sa Casara: protagonista del primo incontro il giornalista Giacomo Serreli col suo libro “Boghes e Sonos” (Fondazione Maria Carta 2013).