L’Italia è il paradiso delle donne, il purgatorio degli uomini e l’inferno dei cavalli in barba all’Ape Calessino
di Paolo Battaglia La Terra Borgese
“Si è visto piangere un noto allevatore perché una sua importante fattrice era morta di parto: ma una volta asciugate le lacrime, l’uomo commentò: « Mi era costata trentamila euro…». Si è visto un popolare fantino disperato perché il suo campione era rientrato gravemente zoppo dalla corsa: ma l’uomo non compiangeva il dolore fisico dell’animale: contava mentalmente i quattrini di percentuale sulle vincite che gli sarebbero venuti a mancare per un bel po’ di tempo.” (Fonte: Dalla parte del cavallo di Giorgio Martinelli).
Il turista parvenu (che sicuramente andrà a cercare sul vocabolario, se lo possiede, il significato del termine parvenu: e ci rimarrà male ma soprattutto si offenderà), trovandosi a visitare il centro storico della città dove è appena arrivato, preferisce sempre la carrozza trainata da un povero cavallo, pur avendo a disposizione decine di mezzi tipo Ape Calessino (spesso anche elettrici) per il trasporto della sua ippofamiglia: lui, il commenda; la relativa consorte; i preziosi eredi; e spesso il vicino di casa e la suocera obesa: tutti trainati insieme al cocchiere dal povero cavallo, che spesso ci lascia le penne perché costretto a fatiche assurde anche durante la caldissima stagione estiva, sotto i raggi cocenti del sole.
Evidentemente mancano in Italia argomenti, sensibilità, per l’avanzare di una fioritura legislativa più matura ed evoluta.
Senonché, ponendosi su questo terreno, ci si chiede: chi potrebbe ignorare, non apprezzare la grandezza di quei politici capaci di un così maturo sentimento civico ed etico per una più evoluta concezione dello stato?
Quando ciò avverrà, gli uomini diventeranno migliori e perfino più saggi. La vita avrà per essi nuovi significati e più alte aspirazioni, grazie a una tale meta-politica, e in conseguenza, la comunità progredirà ed il mondo intero ne trarrà vantaggio.
Corre l’ora della liberazione degli animali.