Il Ragazzo e La Gigantessa Di Marco Puzzoni
Tanti anni fa l’umanità viveva pacificamente coi giganti, enormi e bellissime creature.
Ma poi l’avidità umana si fece sentire e iniziarono a fare la guerra ai giganti e a costruire una muraglia enorme per dividerli dalle creature vicine; nel frattempo i giganti si arrabbiarono con gli esseri umani, perdettero la loro pacificità e diventarono feroci e selvaggi.
Sessant’anni dopi gli esseri umani sono ancora lì.
Dylan, uno degli esseri umani, dopo essere tornato da scuola, torna da sua madre Eri e sua sorella Ambra; che vivono in una casa tutta malandata.
Appena entrato in casa abbraccia la madre e la sorella e si siede sul tavolo.
-Dylan: “Mamma cosa c’è per pranzo?”
-Eri: “Pane e acqua! Mi dispiace non sono riuscita a prendere altro!”
-Dylan: “Non fa niente. Grazie comunque! Mamma, perché non possiamo andare dall’altro lato della muraglia?”
Eri: “Perche` i giganti sono bestie pericolose! scusate devo uscire un attimo!”
Detto questo la madre uscì di casa e lui disse: “Aiutami Papà! Come farò senza di te!”
Poi Eri rientrò in casa e disse: “Dylan senti puoi andare a vendere i vasi che ho fabbricato?”
E lui accetto`.
Nel frattempo all’altro lato della muraglia, Kiara, una gigantessa di otto anni parla coi suoi genitori.
-Kiara: “Mamma, Papà, vi prego io non voglio combattere per il volere di farlo!”
-Madre: “E per cosa vorresti combattere?”
-Kiara: “Per proteggere un mio amico!”
-Padre: “Amico? Ah!Ah!Ah! Tu sei un gigante e i giganti non hanno amici!”
-Kiara: “Non ci credo!”
-Madre: “Beh, allora se non vuoi combattere vattene subito!”
-Kiara: “M…mamma!”
-Madre: “VATTENE!”
E la gigantessa scappò via piangendo.
Nel frattempo Dylan vendette tantissimi vasi e guadagnò tantissimi soldi; tornò a casa felicissimo di far vedere alla Mamma tutti i soldi che aveva guadagnato, ma appena arrivato vide la casa sottosopra e quando entrò vide sua sorella e sua madre stesi sul pavimento
-Dylan: “Waaaahh!!! Mamma!!! Ambra!!! Vi prego No! Dovete stare bene! DOVETE!”
A un certo punto sentii qualcuno parlare e si avvicinò, vide un uomo al telefono: “Ho ucciso i primi due. Manca l’ultimo. Ma non preoccuparti, lo farò fuori!”
Dylan provò ad allontanarsi ma l’uomo lo sentiì e iniziò a inseguirlo.
Poi tirò fuori la sua balestra e provò a colpirlo ma non ci riuscì; Dylan arrivò alla fine di un dirupo, poi venne l’uomo che lo colpì al petto, lo fece rotolare e cadere nel fiume.
Nel frattempo Kiara passava da quelle parti e diceva tra se e se: “Oh e adesso che faccio?!” Poi a un certo punto vide Dylan steso tra le rocce del fiume e disse: “Un piccolo umano, sembra ferito. Che faccio adesso? I miei genitori hanno detto che gli umani non sono nostri amici; ma non posso lasciarlo qui, gli altri lo vedranno. Meglio che lo nasconda!”
E detto questo lo prese e se ne andò.
Lo portò in una caverna disabitata e lo curò per due settimane finchè lui non si svegliò, e Kiara, felicissima di conoscerlo iniziò a guardarlo da vicino e quando il ragazzo si svegliò lei disse: “Ciao ragazzo! Mi chiamo Kiara!”
-Dylan: “Waaahhhh!!!!”
-Kiara: “Calmati, devi ancora guarire!”
-Dylan:”Un gigante! Ti prego non uccidermi!”
-Kiara: “Calmati!”
Ma Dylan non la ascoltò e scappò fuori, ma appena uscì vide un altro gigante e si nascose terrorizzato. Il gigante pero` sentì il suo odore, ma prima che potesse scovarlo una mano gigante lo afferrò; era quella di Kiara, che lo nascose dietro la sua schiena.
-Kiara: “Ciao Korac! Che fai?”
-Korac: “Stavo passeggiando e ho sentito odore di umani! Tu invece?”
-Kiara:”No, No, No! Come ti viene in mente?”
-Dylan:”Ehi, che fai? lasciam…”
Ma Kiara gli tappò la bocca col dito.
-Korac: “Cos’era quello?”
-Kiara: “Io…scusa!”
-Korac: “Ok! Aspetta! Sniff! Sniff! Sento di nuovo odore di umani; non sono lontani! Tu ne hai visto qualcuno?”
-Kiara: “Io…no!”
-Korac: “Mmh, beh ciao!”
-Kiara: “Ciao!”
Appena rientrata nella caverna Kiara poggio` Dylan su un enorme macigno.
-Dylan: “Anf, Anf…Tu mi hai salvato la vita!”
E a queste parole Kiara sorrise e Dylan guardando i suoi enormi occhi azzurri arossii.
Il giorno dopo Dylan si svegliò e appena si guardò intorno e vide Kiara.
-Dylan: “Ciao Kiara.Che fai?”
-Kiara: “Ho cucinato dei tacchini. Ce n’è uno al vapore e uno arrosto; ne vuoi un po’?”
-Dylan: “No grazie; per me sono un po` troppo grandi, mi sa che prendo solo una mela!”
-Kiara: “Davvero? Ok, allora buon appetito!”
-Dylan: “Senti Kiara. Perché ieri mi hai salvato la vita?”
-Kiara: “Perché i giganti non vogliono saperne di avere amici e io ho sempre voluto averne uno, quindi vedendoti ho pensato che potevamo diventare amici. Ma poi tu pensavi che ti volessi uccidere!”
-Dylan: “Beh…Ma ora non piu!”
-Kiara: “DAVVERO?! Quindi un giorno diventeremo amici?”
-Dylan:”Beh, possiamo già definirci amici!”
-Kiara: “DAVVERO?!”
E Dylan arrossì e disse: “Si!”
E a queste parole Kiara prese un tacchino e disse: “Tienei. Te lo regalo, perché noi due siamo amici!”
-Dylan: “Grazie ma io non mangio tacchini così grandi!”
-Kiara: “Ma è buonissimo, devi assaggiarne almeno un po`!”
Un giorno, mentre Dylan e Kiara si stavano rilassando, Kiara chiese a Dylan: “Sai perchè gli esseri umani e i giganti si odiano così tanto?”
-Dylan: “Dicono che anni fa gli dei abbiamo donato agli esseri umani e ai giganti un enorme diamante magico, ed entrambi, per ottenere il diamante dell’altro iniziarono a farsi la guerra!”
-Kiara: “Aspetta…i diamanti si possono distruggere?”
-Dylan: “Credo di si!”
-Kiara: “È FATTA! Prenderemo i diamanti di entrambi i clan e poi li distruggeremo, così gli esseri umani e i giganti smetteranno di farsi la guerra!”
-Dylan: “NO! È troppo pericoloso!”
-Kiara: “Sarà una scelta pericolosa ma è l’unica che abbiamo!”
-Dylan: “Va bene, hai vinto! Inizieremo da quello degli umani. Tu starai dall’altro lato della muraglia. Ma prima prendo le mie frecce – bomba!”
-Kiara: “Frecce-bomba?”
-Dylan: “Sono frecce che ho fabbricato e a cui ho aggiunto delle granate trovate in giro. L’anello e collegato all’arco, quindi quando lancio la freccia l’anello rimane attaccato e la granata esplode!”
-Kiara: “SEI USCITO?! Ma….. e se ti vedevano gli altri giganti?”
-Dylan: “Non mi ha visto nessuno. Stai tranquilla!”
I due poi si misero in cammino e mentre stavano camminando si imbatterono in delle guardie della parte degli umani che addormentarono Kiara con un dardo e attaccarono Dylan, ma lui li stese e li fece esplodere tutti tranne uno, al quale gli diede una ginocchiata in faccia e disse: “Dimmi dove sono le mura degli umani!”
-Guardia: “Nemmeno sotto tortura!”
A queste parole Dylan vedendo che Kiara era addormentata con la bocca aperta gli venne un’idea: legò la guardia con una corda al dente di Kiara.
-Dylan: “Dimmi dove sono le mure o la mia amica mangerè carne cruda!”
-Guardia: “Va bene, te lo diro. È a ovest a due chilometri da qui!”
I due continuarono il viaggio fino ad arrivare alla muraglia; Kiara lanciò Dylan in cima alla muraglia e lui si calò giù.
Arrivò alla base dove era chiuso il diamante, fece esplodere la porta blindata con una freccia-bomba, prese il diamante e scappò via; ma nel frattempo Kiara si annoiò e scavalcò la muraglia, però sfortunatamente tutti la videro e subito urlarono: “UN GIGANTE! SCAPPATE! CI UCCIDERÀ!” E poi iniziarono a lanciarle pietre.
Fortunatamente Dylan arrivò in tempo e salvò Kiara, ma fu visto da qualcuno, dall’uomo che aveva ucciso la sua famiglia.
I due poi andarono alla grotta dei giganti e Kiara nascose Dylan tra i suoi capelli; ma sfortunatamente, appena entrò, un gigante le diede un pugno. Quando lei cadde a terra il tonfo fece cadere anche Dylan e non appena i giganti lo videro provarono a prenderlo, ma Kiara venne in suo soccorso spingendoli tutti, ma facendo questo venne pestata lei dai giganti. Allora il ragazzo colpì alla nuca tutti giganti per distrarli. Poi prese un pezzo di corteccia e ci salì sopra
-Dylan: “Kiara, sali qui sopra!”
La bambina gigante non ci pensò un secondo, e ci salì subito sopra.
Dylan poi mise una freccia-bomba sotto la corteccia, fece esplodere il soffitto della caverna, staccò l’anello della granata per farla esplodere e farli uscire fuori.
Appena fuori i due si diressero verso la caverna, quando sbucarono degli umani che colpirono Kiara con delle pietre, cosi` Kiara afferrò Dylan e scappò.
-Persone: “IL GIGANTE HA RAPITO IL RAGAZZO…PRENDETELO!”
-Dylan: “Li abbiamo seminati!”
-Kiara: “BASTA NON CE LA FACCIO PIÙ, MI SONO STANCATA DI VOI CREATURE INSIGNIFICANTI!”
-Dylan: “SARÒ ANCHE UNA CREATURA INSIGNIFICANTE, MA ALMENO IO HO DEGLI AMICI, tu invece no, non piu! ADDIO!”
E i due si separarono, ma mentre Dylan stava per uscire dal lato dei giganti comparve il mercenario che uccise la sua famiglia, l’uomo gli lanciò una bomba, ma comparve Kiara che lo spostò subito
-Dylan: “Grazie Kiara e… mi dispiace!”
-Kiara: “Anche a me!
Poi guardo`l’uomo e disse: “Chi sei tu?”
-Dylan: “Kiara stai indietro, lui è quello che ha ucciso la mia famiglia e mi ha fatto finire in quel fiume!”
-Mercenario: “Esatto!”
-Dylan: “E…P…Perche`?”
-Mercenario: “Perchè mi hanno ordinato di farlo. Ma adesso che ci penso quanto mi daranno se gli porterò la testa di un gigante!”
-Dylan: “Grrr!”
-Kiara: “Calmati Dylan! Insieme possiamo batterlo!”
-Dylan: “No! Lui è l’assasino di mia madre e mia sorella. È una cosa tra me e lui!”
E detto questo si mise una freccia in bocca e una sull’arco e attaccò il mercenario ma che subito lo stese con un calcio sulla pancia e un pugno sulla testa.
-Mercenario: “Perchè osi difendere quel mostro, che non è nemmeno un essero umano?”
Cosi Dylan si alzò e disse: “Lo faccio…cough…perche` lei…e` piu umana…di quanto tu sarai mai!”
Poi riprovò ad attaccarlo ma lui lo stese con un doppio calcio aereo poi si girò verso Kiara e disse: “Credevi davvero che potrebbe esistere un umano che potesse essere amico tuo? Noi umani non saremo mai tuoi amici, perchè tu sei solo una sporca, lurida gigantessa!”
-Dylan: “Hai ragione, lei non ha amici, ma perché un suo amico non merita la sua amicizia.
Ma non ti permetterò di dire a Kiara cosa essere!”
-Mercenario: “Perché? Lei e` solo un inutile parassita!”
-Dylan: “L’UNICO PARASSITA QUI SEI TU!”
-Mercenario: “E allora chi? Tu? Tu dovresti dirle cosa essere? Tu che non sei capace di difendere i tuoi cari!”
-Dylan: “No! Nessuno è il suo padrone. LEI E` PADRONA DI SE STESSA! E prova di nuovo a nominare la mia famiglia e ti stacco la testa!”
Poi il mercenario estrasse la spada e attaccò Dylan, ma lui schivò il colpo e gli lanciò una freccia-bomba, ma lui la schivò, poi provò a dargli un pugno, ma lui gli prese il braccio e lo fece cadere a terra, poi sollevò la spada pronto a ucciderlo. Ma Kiara lo prese: “Lascia stare il mio amico!” e lo lancio`.
-Dylan: “Mi hai salvato la vita anche dopo quello che ti ho detto?”
-Kiara: “Certo. Tu sei il mio unico amico. E neanch’io sono stata gentile con te!”
I due poi distrussero i diamanti.
-Kiara: “E adesso? Dobbiamo separarci?”
-Dylan:”Beh, no, non ho piu una famiglia, e se non ci sono io chi ti impedisce di fare stupidaggini!”
E a queste parole Kiara abbraccio` Dylan con le mani e disse: “Evvai, nuovo migliore amico!”
-Dylan: “Dai entriamo!”
FINE