Food couture, abiti da sala e cucina debuttano in passerella
L’abbigliamento ‘da sala e da cucina’ debutta in passerella.
Succede a Firenze, il 28 marzo, con la prima sfilata di ‘Food couture’, ovvero abiti da lavoro per camerieri, maitre e bartender, in tutto sfileranno 24 capi griffati da Gabriele Bianchi e realizzati da La Casa della divisa.
Succede a Firenze, il 28 marzo, con la prima sfilata di ‘Food couture’, ovvero abiti da lavoro per camerieri, maitre e bartender, in tutto sfileranno 24 capi griffati da Gabriele Bianchi e realizzati da La Casa della divisa.
“Sono orgoglioso di presentare a Firenze la prima sfilata di abiti da sala e da cucina – spiega Gabriele Bianchi – perché sono convinto che l’abito giusto sia un elemento imprescindibile non solo per chef, maitre e camerieri, ma anche per pasticceri, gelatieri e per tutte quelle figure professionali che pur dovendo indossare una divisa non vogliono rinunciare a una certa idea di eleganza”. A calcare la scena, in una vera e propria sfilata, saranno i veri addetti ai lavori: i modelli sono stati infatti selezionati tra camerieri e bartender – sei uomini e altrettante donne – presi sia dal territorio che a livello nazionale, ognuno dei quali indosserà due capi. “Inoltre – continua Bianchi – è un tema che rientra appieno nel mio manifesto di ‘rivoluzione sala’, un progetto che già porto negli istituti alberghieri di tutta Italia e con cui voglio proporre un modello di sala alternativo a quello che spesso si insegna ai ragazzi che si avvicinano a questi mondi. Cambia lo stile di cucina, non vedo perché non debba cambiare anche lo stile di servizio. E lo stile passa anche dall’abbigliamento con cui ci si presenta al tavolo”