LA CONSULENZA FILOSOFICA: Educare il pensiero per una vita sana
Nasce la prima accademia italiana di consulenza filosofica e naturopatica Affn°, la cui
presentazione ufficiale, si e’ tenuta poche settimane fa a Quartu Sant’Elena, presso la sede dell’
Ass. Cult. “Le Pergamene di Melquiades” , Rivistadonna ha incontrato ed intervistato i suoi
docenti fondatori Maria Gabriella Santolisier e Mauro Cuccu.
Maria Gabriella Santolisier, cagliaritana, specializzata presso l’Università di Milano in Tecniche
complementari alla Medicina tradizionale con ben venticinque anni di esperienza professionale alle
spalle, ha divulgato le sue competenze nel campo della medicina olistica sia attraverso la docenza
in ambito universitario che in qualità di consulente e formatore. Ha curato diversi articoli
specialistici su prestigiose riviste e pubblicato un libro sul tema della matrilinearità, dando vita al
metodo d’aiuto filosofico coscienziale dimadreinmade® .
Mauro Cuccu, Divulgatore filosofico e attivista nel campo della ricerca filosofica da circa dieci anni,
giornalista pubblicista, editor, si laurea presso l’Universita’ di Cagliari, perfezionando la sua
formazione accademica di consulente filosofico presso l’Istituto di “consulenza filosofica di Neri
Pollastri”. Ha curato diversi articoli su differenti riviste letterarie e arricchisce le sue competenze
specialistiche diventando facilitatore certificato Psych-k®, la tecnica che permette di impostare in
modo diretto e rapido il subconscio, utilizzando test muscolari kinesiologici che attivano entrambi
gli emisferi cerebrali per riprogrammare le proprie credenze.
Ciao Gabriella e Mauro, perché fondare un’accademia di specializzazione post laurea?
La nostra Accademia nasce dalla necessità di offrire una specializzazione in primis a laureati in
filosofia, in secundis a medici ma ci riserviamo di valutare altre lauree umanistiche . L’accademia
Affn° è prima in Sardegna a proporre un percorso specifico in consulenza filosofica ma è anche
vero che è unica nel territorio nazionale per la tipologia di formazione.
Il percorso formativo triennale infatti pone le sue radici sul sistema somatofenomenologico° frutto
di anni di studio e di esperienza che è stato opportunamente registrato. Un sistema che vede la
visione unitaria di pensiero e corporeità: “ senza corpo non esiste pensiero e senza pensiero non
esiste corpo”.
Cos’è la consulenza filosofica?
Occorre innanzitutto sottolineare la particolarità della nostra cultura sulla quale incombe una
certa forma di tecnicismo. Laddove la tecnica è padrona indiscussa si tende a voler patologizzare
qualsiasi tipo di “crisi” che l’individuo attraversa. Per cui lo si fa diventare un “paziente” e gli si dà
una “diagnosi”.
La consulenza filosofica interviene in questi frangenti offrendo l’accoglienza del consultante che ne
fa richiesta nel riconoscimento della sua unicità e nell’ascolto dell’individuo e di tutto il suo
vissuto.
Gli strumenti di un o di una consulente filosofico sono da ricercare nella tipologia di dialogo
paritetico, all’interno del quale e per mezzo del quale i due dialoganti hanno pari dignità razionale,
che ricorda il dialogo socratico, e sotto queste spoglie, vivacizzata dall’esperienza e dalla
competenza filosofica del consulente, avvia un processo di riflessione più profonda che consente
al consultante di iniziare a guardare il suo problema da un’altra prospettiva. Si innesca così un
meccanismo di riattivazione del pensiero che porta a una trasformazione interiore che consentirà
al consultante di osservare il suo “secondo pensiero”, per usare la terminologia del suo fondatore
Gerd Achenbach, e il proprio senso critico.
Specificatamente al nostro metodo somatofenomenologico° la trasformazione interiore è
supportata da un fattore imprescindibile ossia dall’unione sentita e sperimentata da un pensiero
che ha un corpo e da un corpo che pensa.
Pertanto, i consulenti filosofici che si formano nella nostra accademia potranno aggiungere al
percorso base tutte quelle discipline e quindi gli strumenti che provengono dalla filosofia orientale
e dall’ascolto del corpo. È soprattutto in questa specificità che il professionista si distinguerà nella
sua professione e nel suo approccio con il consultante, nell’unione di due strumenti: il pensiero e il
corpo.
Come si pone la consulenza filosoficarispetto alla consulenza psicologica?
Ogni essere umano sceglie ciò che sente più affine come supporto per i propri disagi ma è bene
sottolineare che la consulenza filosofica non lavora coi metodi ma lavora sui metodi. Questo è un
punto fondamentale che consente al soggetto di poter parlare dei propri dilemmi senza che lo
stesso o i suoi quesiti debbano passare al vaglio di una qualsiasi metodologia.
Questo aspetto consente piena libertà all’interlocutore e non presuppone di giungere a nessuna
meta o di porsi particolari obiettivi. L’ansia degli obiettivi viene totalmente annullata. Inoltre la
consulenza non utilizza diagnosi e terapie e non generalizza problematiche comuni. Ogni individuo
è unico e irripetibile, così come il suo portato esperienziale e le sue argomentazioni. La consulenza
filosofica restituisce piena dignità soggettiva a ogni uomo e donna che decidono liberamente di
sottoporre ad analisi e a riflessione i propri dubbi personali, i propri disagi, le proprie difficoltà. A
differenza delle tecniche psicologie che utilizzano la terapia, la consulenza filosofica utilizza
l’informazione, l’ascolto della parola e l’ascolto del corpo con la sua manifestazione prima, dato
che mente e corpo sono inseparabili e, diciamo di più, è proprio la loro separazione e
frammentazione che porta al nascere delle problematiche personali.
Rivolgersi a un consulente filosofico significa voler apprendere un nuovo modo di stare al mondo,
voler iniziare a riflettere ad un livello diverso e cercare di chiarificare gli aspetti fondamentali della
propria vita, senza ambire adottenere soluzioni già pronte, ma cercando personalmente attraverso
il dialogo e la riflessione la propria verità.
Per l’ospite o consultante significa non accettare che la propria condizione sia assimilata a quella di
altri suoi simili e che il suo stato non sia ricondotto immediatamente ad una “patologia”. Questo
sta a significare che le sue idee e i suoi quesiti sono verificati e continuamente sottoposti ad una
lettura filosofica e ad un ascolto profondo e non a una semplice applicazione tecnica.
Significa darsi l’occasione di filosofare, senza limiti, senza riserve, in piena libertà.
Cosa significa filosofare applicando il sistema da voi creato?
Il sistema sonatofenomenologico° da noi studiato permette di rivolgere lo sguardo sempre
all’unità pensiero-corpo. Filosofare significa esaminare la vita, osservarla senza giudizio,
identificare i presupposti di significato e di valore, cercare le contraddizioni sia nelle concezioni
pensate che nei comportamenti quotidiani, comprendere le emozioni, accorgersi dove si trova la
frammentazione; ed ecco che entra a pieno titolo l’ascolto corporeo e la strada che esso ci indica
per comprendere e sperimentare il funzionamento dei pensieri in modo da non farci sottomettere
da essi ma valorizzare il loro aspetto più autentico.
Il passaggio dell’ascolto corporeo ci permette di situare il pensiero sugli eventi dell’intima
esistenza entro una visione più ampia con una costante e serena riflessione.
Significa compartecipare alle nuove visioni del mondo fondandole e verificandole, mai
prendendole per definitive. Ecco, credo che una sintesi migliore non si potrebbe fare di ciò che
avviene all’interno della consulenza filosofica col sistema somatofenomenologico° che è quella che
offriamo attraverso i servizi salute presso la sede dell’associazione la matrice in Cagliari.
Per quanto riguarda il percorso formativo che proponete, potete dirci in cosa consiste?
Si tratta di un’offerta formativa molto intensa e ben strutturata, attraverso la quale offriamo 600
ore di formazione con contenuti che vengono suddivisi inspecifici moduli. Al termine del percorso
rilasciamo un diploma che abilita alla professione con tanto di numero di registrazione del nostro
protocollo interno. Attraverso la nostra formazione il e la consulente filosofico avrà non solo gli
strumenti generali dati dai percorsi di formazione offerti nel territorio nazionale ma tutte quelle
specifiche abilità apprese in un triennio che prevede una visione unitaria sia dell’essere umano che
delle filosofie che provengono dal mondo occidentale che da quello orientale.
Inoltre, terminato il triennio che abilita ad esercitare la professione in campo privato, si può
scegliere una o più specializzazioni idonee ad operare all’interno delle aziende e nei luoghi di
sofferenza come reparti ospedalieri o anche carceri. Non è finita qui, per chi avesse a cuore
l’apprendimento di ulteriori tecniche corporee, offriamo la possibilità di master specialistici
aggiuntivi.
Da tener presente che la richiesta di tale figura professionale sta crescendo esponenzialmente.
Ribadiamo che la grande peculiarità della nostra scuola è data dal sistema che utilizziamo: il
sistema somatofenomenologico®.
In sintesi si tratta di un indirizzo esclusivo unico in Italia che viene definito nella formazione dei
consulenti filosofici Affn. La formazione oltre che focalizzarsi sulla consulenza filosofica
pura,soprattutto sulla scia di Gerd B. Achenbach, e quindi da un punto di vista del pensiero, offre
quindi una prospettiva aggiuntiva di straordinaria innovazione che riguarda la parte somatica, del
corpo. Inoltre, lo studio della filosofia orientale che va ad integrarsi a quella occidentale permette
di evidenziarne il suo valore aggiunto.
Cosa fare per iscriversi?
Abbiamo voluto dare un’impronta specifica anche per quanto riguarda l’orizzonte iscrizioni. Come
detto partiamo dalla richiesta di base ossia essere in possesso in primis di una laurea in filosofia
(triennale o magistrale) e in secundis di una laurea in medicina. Ma ci proponiamo di valutare altre
lauree umanistiche.
Siamo consapevoli che la “vocazione” per questa professione sia importante almeno tanto quanto
i requisiti accademici. Proprio per questo il direttivo dell’Accademia si riserva la possibilità di
valutare percorsi accademici alternativi, rigorosamente umanistici. Ogni richiesta verrà valutata
tenendo conto inoltre delle motivazioni, delle aspirazioni e soprattutto la vocazione filosofica
tanto auspicata per coloro che ambiscono a svolgere questa specifica professione.
Il modulo di iscrizione lo si scarica dalla pagina del nostro sito.
Infine potete riassumere qual è la vostra mission?
Il nostro grande obiettivo è quello di far rifiorire l’Umano. Riportare l’Essere umano alla sua pura e
sacra dimensione. Offrire una via alternativa al transumanesimo sempre più imperante, nelle sue
più svariate declinazioni, per puntare su quell’Umanesimo che dal passato vuole ricordarci il
nostro immenso valore, le nostre qualità e le nostre più profonde inclinazioni. Nel percorso
professionale è insito anche un percorso di crescita spirituale individuale, un viaggio di conoscenza
e sviluppo interiore che conduce i partecipanti ad eccellere come individui esemplari, capaci di
saper vivere, nel pieno rispetto di sé, degli altri e del Pianeta, in totale armonia col mondo
personale interno e i mondi esterni. Il grande auspicio che ci proponiamo è quello di contribuire
alla creazione di una società più equa e responsabile e a un sistema di vita votato alla riscoperta
dell’Umano e dell’Umanità, e per fare questo abbiamo scelto la Filosofia.
Di Barbara Chessa