Intervista a Mario Lavezzi: produttore e autore dei grandi successi musicali
Mario Lavezzi, musicista a 360 gradi, produttore e autore di grandi successi scritti per le signore della canzone italiana da Ornella Vanoni a Loredana Bertè e Fiorella Mannoia. Un vero professionista del panorama musicale italiano. Nato a Milano l’8 Maggio 1948 il suo disco “A più Voci” (Sony Music) del 2009 ha suscitato grande interesse e raccoglie le più importanti collaborazioni del music maker con i più grandi artisti italiani e internazionali .C’è anche un super-gruppo con Steve Lukather, Frank Gambale e Lee Ritenour che accompagna Eros Ramazzotti e Mario Lavezzi in “Insieme a te sto bene” .
RivistaDonna l’ha incontrato…
Martedì 9 Giugno alle ore 21:15 è andata in onda in prima serata su Rete4 “ Una serata Bella – Per te, Gianni!”: come è nato questo progetto e cosa la lega ad un grande quale è Gianni Bella? Quali Artisti interverranno?
La serata dedicata a Gianni Bella è stata davvero un’esperienza unica ed emozionante. Il naturale trasposto con cui tutti gli artisti coinvolti da Marcella hanno partecipato allo spettacolo in onore di Gianni ha dato luogo ad una straordinaria atmosfera famigliare che anche il pubblico da casa ha percepito. Determinandone il grande successo.
Tante le Sue collaborazioni con nomi celebri della Musica del calibro di Mogol, Camaleonti, Battisti, Bertè, Vanoni, Oxa, Mannoia e tanti altri: una Sua personale opinione sull’evoluzione della Musica italiana.
Il modo di fare musica, divulgarla e fruirla è cambiato radicalmente. Le nuove tecnologie hanno rivoluzionato il settore. Come altrettanto ha fatto la televisione. La mia carriera professionale, come quella dei tanti artisti elencati, è iniziata cavallo tra lafine degli anni ’60 e inizio anni ’70. Un’epoca irripetibile, attraversata da un fermento sociale talmente prolifico da terminare in tutti i settori – musica, moda, arte figurativa, design, … – forme creative straordinarie. Non si spiegherebbero altrimenti fenomeni come i Beatles, Dob Dylan, Battisti, De André, Dalla, oltre un’infinità di altri grandissimi artisti, che hanno imposto altrettante innovazioni tecnologiche e musicali a cui ancora oggi si fa riferimento.
Lei, tra le altre cose, figura tra i componenti del Consiglio di Sorveglianza SIAE, rivestendo anche il ruolo di Presidente della Commissione Musica: quali sono, a Suo avviso, i problemi che ostruiscono la corretta fruizione di questo servizio e quali, invece, le possibili soluzioni per una maggior efficienza?
In SIAE, grazie ai nuovi organi amministrativi, si sta attuando un piano strategico di rinnovamento che mai in passato è stato pensato. C’è ancora molto da fare. Ma gli ottimi risultati già raggiunti – accordo sulla Copia Privata, contratto con Sky e molto altro ancora -dovutial lavoro svolto dal Presidente Gino Paoli insieme al C.d.G. e al C.d.S. fanno ben sperare di essere sulla strada giusta. Purtroppo Gino Paoli, per le vicende conosciute, ha ritenuto doveroso dimettersi (comportamento etico rarissimo, se non unico, nel nostro paese). Per sostituirlo e dare continuità all’impegno di Paoli, il Consiglio di Sorveglianza ha votato Filippo Sugar che in questi anni ha lavoratoin totale sintonia con Gino e gliorgani amministrativi della SIAE.Alcune delle priorità da mettere ancora da completare sono: l’informatizzazione totale dei servizie il sostegno dei giovani autori professionisti. E bene evidenziare che autori di successo come Mogol, Gino Paoli, Cristiano Minellono, il sottoscritto e molti altri che si stanno impegnando per rinnovare in SIAE,potrebbero anche permettersi di lasciare le cose com’erano. Se ci stiamo impegnando è soprattutto per lasciare alle nuove generazioni di autori professionisti una Società modernizzata, efficiente e all’ insegna della trasparenza.
Nel 1984 Le è stato assegnato da Tv Sorrisi e Canzoni il Telegatto come “Music Maker”: cosa ha significato per Lei ricevere questo Premio?Possiamo definirla come un cantante passato al mondo della Produzione?
Mi è stato assegnato questo premio in quanto nei paesi anglosassoni è una menzione riservata ad artisti che nella propria attività svolgono ruoli poliedrici. In effetti anch’io suono musicista, scrivo canzoni, ho fondato gruppi come I Trappers, I Flora Fauna e Cemento e Il Volo, ho prodotto e produco artisti, registrato dischi da cantautore…
Di quali evoluzioni Lei crede sia stato oggetto il mercato discografico internazionale?
Ciò che è accaduto nel nostro paese è altrettanto successo nel settore della musica internazionale.
Quali sono, a Suo avviso, le voci più interessanti tra i giovani talenti riscontrabili nel panorama nazionale italiano?
A mio avviso tra gli artisti più interessanti delle generazioni intermedie e nuove spiccano Lorenzo Cherubini (Jovanotti), Tiziano Ferro, Biagio Antonacci, Marco Mengoni. Attualmente mi sto occupando di Deborah Iurato che ha vinto la scorsa edizioni “Amici”. Mi sono proposto di produrre questa interprete perché oltre ad avere una bellissima voce ha anche una dote interpretativa non comune. Tanto che anche Fiorella Mannoia, della quale ho curato la produzione di 5 album, ha voluto scriverle due canzoni tra le quali “Anche se fuori è inverno” che è stata una Hit ed ha permesso a Deborah di guadagnare il disco di platino.
Se Lei dovesse tirare le fila della Sua così brillante carriera, ormai cinquantennale, cosa ne emergerebbe?
Che sono stato uno dei privilegiati che hanno vissuto l’epoca straordinaria degli anni ’70 che mi hanno dato modo di vivere esperienze indimenticabili, come quella di aver scritto a 21 ani “Il primo giorno di primavera” per i DikDik prodotti da Battisti e Mogol. Con loro ho lavorato per lunghi anni in quello straordinario laboratorio che era la NUMERO UNO, dove ho imparatocose che mi hanno permesso di sviluppare la mia carriera come la descrivete. Com’è noto la scuola e i maestri sono fondamentali per l’apprendimento. E quella è stata una scuola “UNICA”!
In qualità di Cantautore a quale pezzo si sente più legato e perché?
Elenco una serie di canzoni “Le tue ali”, “Professore”, “Dolcissima”, “Succede”, “Biancaneve”, “Stella” e “Non è una bella idea”. Per ognuna c’è una motivazione, ne posso citare alcune. “Le tue ali” perché è stato il singolo del mio primo album da solista”. “Dolcissima” e “Succede” due duetti di successo. La prima cantata con Giulia Fasolino sigla di “Italia sera” trasmissione molto seguita e la seconda, cantata con Gianni Morandi altro successo sigla del Cantagiro. Quest’ultima canzone ha dato inizio alla serie dei tre album “Voci”, “Voci2” e “Voci e chitarre” che ho pubblicato. “Biancaneve” la mia prima ed unica partecipazione a San Remo (per mio volere) ospite di Alexia. “Stella” e “Non è una bella idea” singoli tratti ada “L’amore è quando c’è” l’ultimo album che ho pubblicato.
Quando ha capito che la Musica sarebbe diventata parte integrante della Sua vita?
Quando ho iniziato a suonare la chitarra sulle panchine dei giardini di p.zza Napoli a Milano trasgredendo al volere della mia famiglia che voleva che seguissi le orme di mio padre avvocato e di mio nonno pretore. Ma la musica, comeè accaduto a tantissimi giovani dell’epoca, mi aveva letteralmente travolto.
Era il lontano 1963 ed allora nasceva il Gruppo studentesco “ I Trappers” dal quale tutto ebbe inizio e di cui fece parte, per un breve periodo, anche Teo Teocoli come cantante solista: rispolverando un pò la memoria può raccontare ai lettori di “Rivista Donna” come è nata questa collaborazione?
Avevo 16 anni e suonavamo nei club di Milano durante i pomeriggi danzanti . Teo, che frequentava questi locali, sentendoci chi ha proposto una stagione di tre mesi allo Scotch di Finale Ligure. Suonavamo circa 6 ore per sera, dalle 9 alle 3 del mattino alternando 4 lenti a 4 veloci. Teo arrivava a mezzanotte e da “star” cantava per circa mezz’ora. Quell’estate siamo anche andati a vedere i Beatles a Genova. E’ nata allora una grande amicizia che oggi è diventata quasi fratellanza e ci ha dato modo di mettere in scena uno spettacolo con il quale abbiamo fatto circa 150 date in tre anni.
Mogol e Battisti rappresentano per Lei gli amici di sempre: può svelare dei simpatici aneddoti che la legano a due personalità così carismatiche?
Di aneddoti ce ne sarebbero fin troppi da raccontare uno fra tutti. Il viaggio a cavallo da Milano a Roma che Mogol si era inventato. Io e Oscar Prudente ci siamo offerti da supporter. A Fornovo, dopo circa cinque tappe io mi sono defilato. Era successo che mente stavamo ripartendo Lucio, uscendo dalla stalla cavalcando il suo cavallo, è stato disarcionato, in quanto nel recinto adiacente si era avvicinata una cavalla in calore e di conseguenza il cavallo di Lucio si era imbizzarrito. Potete immaginare il parapiglia che ne è scaturito.
Lei, Maestro, punta molto sui giovani tanto da essere il Produttore dell’Amoroso, di Luca Napolitano e di Deborah Iurato: come sono nate queste collaborazioni e come è stato lavorare con questi giovani talentuosi?
Riguardo Deborah Iurato l’ho spiegato in precedenza. Da tempo collaboro con la società Fascino PGT che produce le trasmissioni di Maria De Filippi compresa Amici. Il mio ruolo era la produzione delle canzoni che facevano parte delle compilations che venivano pubblicate al termine del programma.Di conseguenza è nata la collaborazione con Antonino, Alessandra Amoroso, Marco Carta, Luca Napolitano e altri. E anche questa è stata una bellissima e proficua esperienza.
Progetti, a livello lavorativo o privato, in cantiere?
Sono impegnato allo sviluppo della carriera di Deborah che merita di essere apprezzata anche dal pubblico che non segue Amici. Continuo a collaborare con la grande Ornella Vanoni che nonostante abbia manifestato l’intenzione di ritirarsi dalle scene, so che non abbandonerà mai la sua passione per la musica. Mi hanno chiesto di scrivere un libro. Ci sto riflettendo ma, considerata la lunga storia affollata da moltissimi aneddoti e personaggi che vorrei raccontare, vorrei farlo con cura e con i parametri giusti. Propongo anche uno spettacolo che si chiama “Come nasce una canzone”. Un autore che si racconta attraverso una lunga serie di canzoni che ha scritto. Spiegando come sono nate con i vari aneddoti che le hanno accompagnate.
Adam Rizzi