Gigolò, uomo dal fascino irresistibile
Il termine gigolò, di origine francese, viene comunemente associato all’attività, svolta da uomini, prevalentemente di accompagnatore di donne oppure di uomini. Al contrario di come comunemente si pensa non sempre la “serata” culmina con una prestazione sessuale. Il gigolò infatti è chiamato principalmente ad allietare le serate della clientela grazie al suo charme, ai suoi modi di fare ed eventualmente si prostituisce sessualmente; naturalmente egli possiede un ricco bagaglio culturale per poter essere all’altezza della clientela e per poter così intrattenere con chiunque lunghe, ricche e piacevoli discussioni ,è entrato da tempo a far parte del vocabolario italiano. Gigolò, oppure escort uomo, accompagnatore, ha un ruolo diverso da quello che si potrebbe immaginare, la prostituzione maschile non si può accorpare a quella femminile. La voglia di pagare per ottenere facilmente favori sessuali da uomini belli e muscolosi ha contagiato anche la donna, anche se l’approccio in questo caso è profondamente diverso e a volte si tratta di donne che per un motivo o per un altro non hanno mai avuto una vita sessuale e sentimentale soddisfacente. La donna emancipata e moderna del terzo millennio è schiacciata da numerose responsabilità, lavoro, matrimonio, figli, spesso vive rapporti logorati da ritmi disumani e il desiderio dell’uomo così si spegne di fronte a queste donne iperimpegnate. Scatta quindi il bisogno di conferma della propria femminilità, di trasgressione senza rischio, di piacere sessuale a portata di click, come già esiste per gli uomini. Nell’ultimo decennio c’è stata un’impennata dell’offerta in internet di gigolò, portali e siti di singoli individui spopolano in rete. Molti ragazzi attratti da facili guadagni si
vendono e allietano la vita a donne che di solito vanno da un minimo di 35 ad un massimo di 65 anni. Spesso si tratta di donne piacevoli, affascinanti. Spesso è sbagliato associare loro l’immagine della vecchia e viziata ereditiera anche se a volte può essere così. Bisogna quindi uscire dallo stereotipo poco credibile di Richard Gere in American Gigolò, il famosissimo film di Paul Schrader con l’affascinante Julian Kaye che sfreccia sulla sua Mercedes SL Pagoda per le vie di Beverly Hills, questo è frutto della fantasia di un bravo sceneggiatore, con l’ottimo condimento di un grande regista cinematografico americano.
Costantino Mazzanobile