L’autorealizzazione come formula per la felicità
I FONDAMENTI DI UNA VITA SERENA
Da quanto è emerso dalle ricerche effettuate in tutto il mondo, risulta evidente che i fattori della nostra vita che contribuiscono alla felicità sono diversi. E non si tratta di fattori materiali, come i beni e il denaro. In realtà, c’ è molto di vero nel detto “ le cose migliori della vita sono gratuite”. E allora, quali sono le più importanti da ricercare?
La salute, l’amore, il lavoro. La più intensa sensazione di felicità si prova, e questo non sorprende, quando ci si innamora. Tra gli altri avvenimenti che rendono felici figurano il matrimonio o il fidanzamento, la nascita di un figlio, la riuscita negli studi, la promozione sul lavoro. Riguardo al desiderio di arricchire il proprio sapere, inteso come una ricerca che dura tutta la vita, questo è una delle vie più sicure per accrescere la felicità. A differenza di quanto capita col matrimonio, possiamo sempre passare a un nuovo interesse quando ci prende la fantasia di farlo. In una ricerca condotta negli Stati Uniti, è stato chiesto a circa duemila persone di assegnare una valutazione d’importanza, a vari aspetti della loro vita. I risultati sono poi stati riassunti sotto forma di distinte fonti di soddisfazione. Le più importanti sono risultate la salute, l’amore, la vita familiare, seguite dalle amicizie, dalle letture e dal lavoro, mentre tempo libero e situazione finanziaria sono stati considerarti relativamente poco importanti. Forse ha riassunto bene questa situazione Sigmud Freud, il padre della psicoanalisi, quando ha sostenuto che il segreto del benessere interiore era racchiuso nel trinomio “Amore, lavoro e gioco”.
LA MAGIA DELLE ESPERIENZE CULMINANTI
Nessun discorso sulla felicità può essere completo senza un riferimento alle “esperienze culminanti, che si ritiene rappresentino la più alta forma di felicità. Queste esperienze sono rare e possono verificarsi, anche a essere fortunati, solo alcune volte nella vita di un individuo. Corrispondono a quei momenti magici in cui ci si sente in comunione col mondo e si prova contemporaneamente una profonda sensazione di euforia, di soddisfazione e di appagamento. Di una persona molto equilibrata, che prova sentimenti positivi riguardo a vari aspetti della propria vita, si dice che si è autorealizzata. In genere è questo tipo di persona che arriva più facilmente a esperienze culminanti. Per misurare il grado di autorealizzazione di un individuo esiste un apposito questionario. E’ stato sottoposto a un gruppo di 222 soggetti che avevano richiesto l’autorizzazione a visitare alcune zone protette della campagna americana, trasformata in parco naturale. Era stato previsto che queste persone, proprio in ragione dei loro interessi per la natura e i parchi, avrebbero riportato punteggi elevati di autorealizzazione. Così è stato. E il loro indice è risultato nettamente superiore a quello totalizzato da un altro gruppo di 500 individui adulti scelti a caso. Parlando con i soggetti autorealizzati, e parso che si sentissero attratti dalla natura incontaminata sia perché suscitava in loro emozioni piacevoli sia perché costituiva una sfida dal punto di vista fisico. Sono appunto questi aspetti della natura che possono creare le occasioni per provare esperienze culminanti uniche nella vita, proprio perché ne esaltano i risvolti positivi.
VARIE ED EVENTUALI, PER SENTIRSI AL “TOP”
Molte attività quotidiane possono migliorare l’umore e, se praticate con genuina partecipazione, generano effetti positivi che durano a lungo. Ascoltare la musica è, per molte persone, un’autentica fonte di piacere. Così pure guardare programmi interessanti o divertenti alla televisione. A queste fonti di piacere, decisamente a portata di mano e alla portata di tutti, possiamo aggiungerne altre. L’umore, per esempio, può essere migliorato chiedendo a qualcuno di descrivere come ricorda un momento felice della sua vita nel modo più particolareggiato possibile. L’effetto positivo di questi comportamenti sul tono dell’umore viene aumentato se si fa anche un deliberato tentativo di inserirsi nello stato d’animo appropriato e si entra nello spirito giusto. Tra le altre abitudini che fanno bene al morale figurano il cenare fuori, l’indossare abiti eleganti e puliti, l’aver successo nei giochi di società. Ci sono poi forme di relazione con gli altri, come raccontare barzellette o fare regali, che possono funzionare nei due sensi , con effetti positivi sia per chi dà sia per chi riceve. Trascorrere una serata con gli amici suscita dunque ripercussioni positive sullo stato d’animo di tutti: il trucco sta nel farne un’abitudine, in modo che l’umore ne risulti migliorato in maniera costante.
Costantino Mazzanobile