L’ International Jazz Day arriva in Sardegna
Anche la Sardegna partecipa all’International Jazz Day che si celebra il 30 aprile: un appuntamento istituito nel 2011 dall’UNESCO per evidenziare il ruolo che la musica jazz può giocare per unire le persone di ogni angolo del globo.
Giunta ormai alla sua quinta edizione, la Giornata Internazionale del Jazz sarà supportata dal Comitato Giovani della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO, con una serie di eventi allestiti in diverse regioni in partnership con i-Jazz, l’associazione che raccoglie alcune delle più importanti rassegne e le rispettive organizzazioni: tra queste, l’associazione culturale Time in Jazz di Berchidda, titolare dell’omonimo festival fondato nel 1988 e diretto da Paolo Fresu, che insieme al Comitato Giovani Sardegna dell’UNESCO cura l’organizzazione della giornata del prossimo 30 aprile, che per la prima volta si festeggia anche nell’isoladal titolo Jazz Island for UNESCO.
Giornata intensa, con alcune delle migliori espressioni della scena musicale sarda al centro di quattro eventi proposti in tarda mattinata in altrettante località – Sassari, Palau, Nuoro, Berchidda – più un concerto finale, la sera alle 21, nel suggestivo scenario di “Su Nuraxi” di Barumini. Il tutto con la preziosa collaborazione degli altri festival e soggetti culturali coinvolti nel progetto.
Musica e parole caratterizzano l’appuntamento delle 11 a Sassari, partner l’associazione Camera a Sud che, insieme alla cooperativa Le Ragazze Terribili, cura il festival letterario Sulla Terra Leggeri. Ospite nel cortile del Palazzo Ducale, Daniele di Gennaro, fondatore della Minimum Fax, racconterà la collana che la sua casa editrice ha dedicato alla musica e in particolare i volumi “Come se avessi le ali“, le “memorie perdute” (e scoperte solo a dieci anni dalla morte) del grande trombettista Chet Baker, e “Thelonius Monk. Storia di un genio americano“, la biografia dello straordinario pianista scomparso nel 1982, firmata da Robin D.G. Kelly. A seguire, un concerto dell’Orchestra Jazz del Liceo “D. A. Azuni”.
A Palau, con la complicità dell’ associazione Sarditudine, organizzatrice del festival Isole che parlano tiene invece banco un veterano del jazz in Sardegna, Riccardo Lay. Classe 1949, cofondatore di un gruppo storico come il trio Cadmo, il contrabbassista sassarese ha saputo fondere, con originalità e in largo anticipo sui tempi, elementi appartenenti alla tradizione sarda con la libertà espressiva della musica improvvisata. “Percorsi” è il titolo della sua solo performance, in programma a mezzogiorno nello scenario naturale di Punta Palau/Porto Faro.
Alla stessa ora, ma a Berchidda, altri due volti noti della scena musicale isolana caratterizzano la matinée proposta da Time in Jazz al Museo del Vino: il chitarrista Marcello Peghin e il contrabbassista Salvatore Maltana, un affiatatissimo duo forgiato intorno a un’amicizia musicale di quasi trent’anni e attraverso collaborazioni con artisti come Enzo Favata, Franca Masu, Gavino Murgia, Daniele di Bonaventura, Sandro Satta, Paolo Zicconi. In scaletta brani originali accanto a qualche standard arrangiato ad hoc.
È invece ai primi passi del suo percorso artistico Triple Point, il quintetto di scena (sempre a mezzogiorno) al CESP, il Centro Etico Sociale di Pratosardo, nei pressi di Nuoro. Si tratta del gruppo formato dagli allievi vincitori delle apposite borse di studio della scorsa edizione, la ventisettesima, del Seminario Jazz organizzato ogni estate, tra fine agosto e primi di settembre, dall’Ente Musicale di Nuoro con la direzione artistica di Roberto Cipelli: Daniela Pes (voce), Paride Pignotti (chitarra), John Bramley (pianoforte), Filippo Mundula (contrabbasso) e Alessandro Ruocco (batteria).
Per il suo gran finale l’International Jazz Day in terra sarda fa tappa in serata, alle 21, a “Su Nuraxi” di Barumini, il sito archeologico riconosciuto patrimonio dell’umanità dall’UNESCO. Protagonisti, uno dei massimi esponenti del jazz italiano, Paolo Fresu, il trombettista di Berchidda di recente nominato Ambasciatore del Comitato Giovani dell’UNESCO, e il Cuncordu e Tenore de Orosei, tra i complessi più apprezzati nel campo delle musiche vocali della Sardegna con un repertorio che abbraccia entrambe le forme della tradizione vocale del suo paese: quella del canto sacro, tipica delle confraternite religiose, e quella profana del canto a tenore, iscritto nel 2008 dall’UNESCO nella lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell’Umanità. La serata prevede, oltre alle rispettive esibizioni, anche alcuni momenti in cui il trombettista e il gruppo vocale suoneranno insieme, come nel caso di “Voch’e notte”, uno dei brani contenuti nell’ultimo album del Cuncordu e Tenore de Orosei, “Novaera”.
È dunque un programma fitto di appuntamenti (tutti ad ingresso gratuito) e ricco di motivi di interesse quello coordinato da Time in Jazz e dal Comitato Giovani Sardegna dell’UNESCO per celebrare anche nell’isola dei nuraghi la Giornata internazionale del jazz.
Per informazioni: tel. 079 70 47 31; e-mail: sardegna@unescogiovani.it
www.facebook.com/events/1735452886692486/
di Ilaria Rundeddu