Così fan tutte, in scena al Teatro Lirico di Cagliari
“Così fan tutte”, atto conclusivo della trilogia sull’amore di Mozart torna al Teatro Lirico di Cagliari dopo 12 anni. L’ultima rappresentazione risale al 2001. “Così fan tutte” fu commissionata dall’imperatore Giuseppe II in seguito al successo delle riprese viennesi di Don Giovanni (maggio 1788) e delle Nozze di Figaro (agosto-novembre 1789). Venne rappresentata per la prima volta a Vienna al Burgtheater il 26 gennaio 1790.
L’allestimento scenico che risale al febbraio 2012 ed arriva dalla Fondazione Teatro La Fenice di Venezia, è firmato dal giovane regista veneto Damiano Michieletto, che debutta al Teatro Lirico di Cagliari. La scenografia è di Paolo Fantin. Costumi di Carla Teti, le luci di Fabio Barettin. Assistente alla regiaLaura Pigozzo, Carlo Beraldo assistente di scena e Lidia Meneghini assistente ai costumi.
La direzione musicale è affidata al giovane maestro statunitense Christopher Franklin, anch’egli al suo debutto a Cagliari, mentre Marco Faelli dirige il Coro del Teatro Lirico.
Protagonisti dell’opera sono giovani ed, in alcuni casi, affermati cantanti che si alternano nelle recite quali: Yolanda Auyanet ,Ellie Dehn, Paola Gardina, Alessia Nadin, Mario Cassi, Giovanni Guagliardo,Randall Bills, Francisco Corujo, Alessandra Marianelli, Pervin Chakar, Bruno de Simone, Paolo Maria Orecchia.
La musica di quest’opera esprime il trionfo della dissimulazione, imita l’espressione delle parole e degli atti. In quest’opera, definita da Massimo Mila come “una grandiosa commedia della menzogna”, la vicenda è presentata con quel senso di pudore, di profonda comprensione per la debolezza umana tipico della mentalità mozartiana.
Questa la trama. Nella Napoli del XVIII secolo gli ufficiali Ferrando e Guglielmo scommettono con il cinico Don Alfonso che le loro fidanzate, le sorelle Fiordiligi e Dorabella, rimarranno loro fedeli. Don Alfonso vuole dimostrare che le ragazze sono, pronte al tradimento. Fiordiligi e Dorabella apprendono da Don Alfonso che i loro fidanzati stanno per partire, richiamati in guerra. Le due donne vengono convinte da Despina, pagata da Don Alfonso, ad accettare la corte di due albanesi che altri non sono che i loro fidanzati travestiti. Secondo il piano concordato con Don Alfonso, i finti albanesi corteggiano le dame, ma Guglielmo si rivolge a Dorabella e Ferrando a Fiordiligi, scambiandosi i ruoli e mettendo alla prova la fedeltà delle fidanzate. Sulle prime, l’atteggiamento virtuoso delle ragazze desta il compiacimento degli ufficiali. Ma dopo tante lusinghe, le sorelle, ormai attratte dai due albanesi, cedono accettando di sposarli. Nel bel mezzo del banchetto nuziale viene annunciato il ritorno degli ufficiali. Gli albanesi si eclissano e al loro posto tornano i fidanzati delusi. Guglielmo e Ferrando svelano l’intrigo e alle ingannate e ingannatrici, Don Alfonso riassume la morale della vicenda: alla scuola degli amanti il disinganno può solo portare saggezza. Si celebrino dunque le nozze: Fiordiligi con Guglielmo, Ferrando con Dorabella.
L’opera sarà in replica: domenica 20 ottobre alle 17 ; martedì 22 ottobre alle 20.30; giovedì 24 ottobre alle 20.30 ; venerdì 25 ottobre alle 20.30 ; sabato 26 ottobre alle 19 .
Patrizia Floris