“Per un cinema accessibile a tutti”, spot di sensibilizzazione per la sottotitolazione dei film: protagonisti Ester Vinci e Mirko Di Marco

 

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“PER UN CINEMA ACCESSIBILE A TUTTI”: verso una disposizione di Legge che preveda la sottotitolazione dei film al cinema.

Domenica 8 maggio, alla Casa del Cinema è stato presentato lo spot di sensibilizzazione per la sottotitolazione dei film: protagonisti Ester Vinci e Mirko Di Marco.

In Europa sono 23 milioni le persone con disturbi uditivi. Tra questi ben 7 milioni sono italiani dei quali oltre il 12% con sordità grave e invalidante. Ecco la rilevanza sociale di un cinema per tutti.

C’è differenza tra andare al cinema e “andare al cinema perché ci si può andare”. Così esordisce Paola Tassone, regista e co-sceneggiatrice insieme ad Anna Seviroli dello spot di sensibilizzazione per la sottotitolazione dei film.

Il pubblico della sala Deluxe della Casa del Cinema alza le braccia e rotea le mani, in un applauso silenzioso.

Lo spot racconta di una coppia di fidanzati che al cinema non riesce a godere insieme e allo stesso modo il film proiettato. Lei si emoziona e piange di fronte alle scene di “Nuovo Cinema Paradiso”, mentre lui, scostante e annoiato, non può commuoversi di fronte ciò che non sente – e non legge.

 

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Ester Vinci, protagonista femminile, giovane attrice siciliana di recente impegnata nella registrazione della nuova stagione di Squadra Antimafia, ringrazia tutti, visibilmente emozionata e racconta: “E’ un progetto che ho accolto con entusiasmo e un esperienza che ho vissuto con cuore e grande emozione . Per me non è stato solo un messaggio divulgativo di campagna sociale ma un vero e proprio arricchimento che ho condiviso con il mio collega Mirko”. Aggiunge “Proprio il cinema italiano che spesso affronta tematiche sociali, racconta storie delle persone che hanno delle difficoltà, non può non avere attenzione verso coloro che sono in molte opere i protagonisti di queste storie che raccontiamo sullo schermo e non si preoccupa di dare la possibilità proprio a loro di andare al cinema e poterle apprezzare e di potersi emozionare. Il cinema Italiano non può avere questo Handicap, mi auguro e sono convinta che tramite questi messaggi riusciremo a risolvere questo problema, altrimenti rischieremmo noi di essere le persone con un handicap”.

Mirko Di Marco, il protagonista maschile dello spot, alla sua prima opera davanti alle telecamera racconta di aver ricevuto direttamente dall’ENS la proposta di lavorare in questo spot, in quanto aveva già recitato in diversi spettacoli teatrali: “Ho accettato subito di recitare in uno spot che vedeva protagonisti me, una persona sorda ed Ester, una persona udente. Bisogna trovare sempre tempo per questi progetti e moltiplicarli”.

La Casa Del Cinema è tra quelli che credono in questi progetti; infatti, dice il direttore Giorgio Gosetti, è un dovere di civiltà rendere il cinema accessibile a tutti ed è quello che la Casa Del Cinema fa da Gennaio con la proiezione di una serie di film italiani sottotitolati in italiano. Inoltre ritiene fondamentale che il cinema preveda per Legge i sottotitoli nei film. In questo caso è stato possibile grazie alla collaborazione con l’Istituto Luce Cinecittà, rappresentato in sala da Carla Cattaneo, che sottolinea l’importanza di creare e proseguire queste importanti attività. Subito dopo la conferenza stampa, infatti, è proiettato il quarto film del “CinemAccessibile”, cioè “Chiamatemi Francesco”, la storia di Papa Francesco, con la presenza del regista Daniele Lucchetti.

Prende la parola per la sede centrale dell’ENS, Amir Zuccalà, che ringrazia Paola Tassone per la sua passione e serietà nella realizzazione dello spot, gli attori Ester Vinci e Mirko Di Marco per essersi prestati con massima disponibilità e professionalità al progetto e la Casa del Cinema per la creazione di un luogo importante di accessibilità ai sordi. Per la sezione di Roma ENS, il Presidente provinciale Vittorio Corsini, sottolinea come da tanto tempo i sordi sognino i sottotitoli al cinema e la possibilità che esso sia costituito di udenti e non udenti: i segni delle sue mani dicono proprio che, grazie allo spot e ai suoi attori, è ciò che è successo.

 

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