Pochi ma buoni: gli amici veri si contano sul palmo della mano
Oggi siamo qui per parlare di Amici.
Non quelli di Maria De Filippi, che salutiamo, ma quelli veri, con la “A” maiuscola.
Specialmente da giovani confondiamo la quantità con la qualità e pensiamo che coltivare tante conoscenze ed avere un elevato numero di persone intorno a noi sia indice di felicità e popolarità; spesso trascurando il fatto che si tratta di un’illusione data dal nostro cervello che produce la cosiddetta serotonina, comunemente chiamata “ormone della felicità”, in seguito ad uno stimolo nuovo e positivo,facendoci andare di conseguenza alla ricerca di nuove persone da frequentare e con le quali forgiare nuovi legami.
Alla soglia dei 30 anni in genere si realizza che tutta quell’energia che abbiamo speso sempre alla ricerca di nuove conoscenze sta esaurendo, e si va alla ricerca di legami piu’ duraturi e stabili, veri e sinceri, diminuendo drasticamente il numero di amicizie fino ad arrivare ad un numero minimo.
Abbiamo infatti realizzato che poche sono le persone che vogliamo accanto, per un motivo o per l’altro, e iniziamo a maturare capendo che ciò che conta veramente sono i valori che vorremmo facessero parte della nostra vita, selezionando quelle persone che hanno energie e vedute simili alle nostre.
E’ un procedimento che avviene naturalmente, inevitabile ma molto positivo, perchè ci aiuta a togliere lo stress e l’inutilità dalla nostra esistenza, mantenendo solo accanto a noi chi riteniamo possa aiutarci a crescere e migliorarci; persone insomma che realmente hanno un impatto nella nostra vita, con le quali abbiamo una sinergia e che hanno dimostrato con gli anni di tenere a noi con fatti ed esperienze plausibili, che ci hanno visto al nostro meglio e al nostro peggio, accettando e convivendo con i nostri pregi ma anche con quei lati poco piacevoli del nostro carattere mai per questo allontanandosi da noi.
Avere pochi amici non è una cosa triste, anzi è segno di maturità e sviluppo personale, l’inizio verso una vita serena ed equlibrata, uno dei primi passi per la pace con noi stessi.
Emanuele Taino Foddai