Prende il via alla MEM “Laboratorio condiviso”
Mercoledì 1 marzo alla Mediateca del Mediterraneo prenderà il via “Laboratorio Condiviso”, un percorso di attivazione di un laboratorio aperto, dedicato alla formazione e produzione artigianale. Un’occasione in cui tradizione ed innovazione si incontrano per generare lo sviluppo di nuove progettualità e sperimentare processi ideativi e realizzativi inediti, attraverso l’utilizzo di macchine di fabbricazione digitale e strumenti tradizionali.Appuntamento in
via Mameli 164 a Cagliari a partire dalle
11,30 di domani
primo Marzo con la tavola rotonda che vedrà la partecipazione di rappresentanti dell’Amministrazione comunale, di Confartigianato Sud Sardegna, del Consorzio Cagliari Centro Storico e dell’Istituto Europeo di Design. Modereranno i lavori Francesca Mereu di Faberaus e Stefano Gregorini di Urban Center.Il progetto, condiviso con il tessuto artigianale del Centro storico di Cagliari, si articola in un percorso sperimentale nell’arco di 5 mesi, durante i quali si alterneranno momenti formativi e produttivi basati sul networking e sulla condivisione di idee, tecniche e tecnologie.
“Laboratorio Condiviso” sarà la cornice all’interno della quale macchine di prototipazione rapida e strumenti di tecnologia con hardware open source, dialogano idealmente con attrezzature e saperi tradizionali.
Un luogo di condivisione di scienza, tecnica ed arte. Uno spazio di ibridazione per gli artigiani dei quartieri storici e per i giovani artigiani digitali, che rappresentano uno delle nuove tipologie di protagonisti dell’economia creativa del futuro.
L’obiettivo è quindi quello di promuovere la nascita di uno spazio di formazione e produzione legato all’artigianato tradizionale ed innovativo, di rafforzare la rete e la vasta community di artigiani tradizionali e digitali intorno alla manifattura 4.0 .L’iniziativa si sviluppa su tre filoni: oreficeria, ceramica e tipografia. I segmenti individuati nascono in risposta alle idee ed esigenze del tessuto artigianale e creativo e del mondo dei makers locale. Durante i mesi di attività si alterneranno attività formative e workshop.
Il filone oreficeria coinvolgerà orafi e designers nell’apprendimento all’utilizzo dei software e delle macchine volte alla renderizzazione di gioielli, nella trasmissione dei saperi tradizionali e nei processi creativi.
Il filone ceramica coinvolgerà ceramisti, designers e creativi nella conoscenza degli strumenti innovativi di modellazione e realizzazione di oggetti e nella sperimentazione in campo artistico, sviluppando un percorso che mixi nuove tecnologie con antichi saperi.
Il filone tipografia, grazie alla dotazione di macchine della tradizione, verrà strutturato in un percorso che abbia il fine di trasmettere l’arte tipografica con caratteri mobili ed al contempo esalti le possibilità offerte dal digitale, realizzando e prototipando nuovi caratteri con la stampa 3D.
La proposta nasce dall’associazione di promozione sociale Faberaus, in collaborazione con l’associazione Urban Center e cofinanziato dalla Fondazione di Sardegna.