“Amici della Musica” presenta Maria e Francesca Musti

Wolfgang Amadeus Mozart e l‘arte del pianoforte: una raffinata antologia di parafrasi operistiche e celebri Sonate del genio salisburghese nel concerto delle sorelle Maria e Francesca Musti, in programma DOMANI (mercoledì 19 aprile) alle 18 all’Auditorium del Conservatorio “G. Pierluigi da Palestrina” di Cagliari per la Stagione Concertistica 2017 degli Amici della Musica – in coproduzione con l’Istituto di Alta Formazione Artistica e Musicale.

Le due artiste – formatesi al Conservatorio “Niccolò Piccinni” di Bari e perfezionatesi con Pierluigi Camicia e Giovanna Valente, con il pianista argentino Aquiles delle Vigne, con Dana Protopopescu e Georges Mallach – interpreteranno le affascinanti ouvertures de “Il Flauto magico” e “Don Giovanni”, “Le Nozze di Figaro” e “Così fan tutte”, accanto alla giovanile Sonata KV 19d in Do Maggiore per pianoforte a quattro mani, e alla deliziosa Sonata KV 381 in Re Maggiore e alla non meno elegante Sonata KV 358 in Si bemolle Maggiore.

Focus sulle incantevoli melodie e sui temi d’opera e sulle rare e già anticipatrici composizioni per pianoforte a quattro mani del compositore austriaco, per un ideale viaggio nella temperie culturale del Settecento mitteleuropeo con la performance delle due pianiste pugliesi: un duo al femminile per un excursus tra indimenticabili gioielli musicali, dal fiabesco Singspiel alla trilogia italiana, alle partiture per strumento a tastiera.

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Incipit sulle note de “Il Flauto magico” – nella trascrizione pianistica dell’ouverture del fantastico Singspiel (che ha ispirato anche una suggestiva versione di Ferruccio Busoni) riecheggiano i temi fondamentali dell’opera, in una folgorante sintesi dei personaggi e della trama avventurosa, incentrata sull’impresa di Tamino, chiamato a liberare la bella Pamina, e sul contrasto tra Sarastro e la Regina della Notte, in un intricato gioco di rimandi e simboli esoterici.

La figura di “Don Giovanni” – impenitente libertino che precipiterà agli inferi per la sua temerarietà – affiora in tutta la sua complessità, con la grazia solare dell’Allegro a contrasto con il cupo richiamo all’apparizione del Commendatore, nell’intrigante ouverture: l’intera parabola del leggendario seduttore capace di ammaliare spose e fanciulle, e pronto a tutto pur di ottenere i favori di una donna oggetto del suo desiderio, si riassume nelle battute iniziali in bilico tra farsa e tragedia.

La brillante ouverture de “Le Nozze di Figaro” introduce al clima vivace dell’opera – ispirata all’omonima commedia di Beaumarchais – con una partitura vivace e “con fuoco” preludio a “la folle giornata”, in un susseguirsi di colpi di scena, tra inganni, tradimenti e intrighi che accompagnano i preparativi del matrimonio di Figaro (già Barbiere in Siviglia) con la sua fidanzata Susanna – dove le avances del conte lasceranno il posto alla gelosia, in un trionfo d’amore.

Ricchissima di rimandi “interni” all’opera, è invece l’ouverture di “Così fan tutte” – su libretto di Lorenzo da Ponte: la maliziosa “scuola degli amanti” che svela la volubilità del cuore e l’incostanza negli affetti – ovvero l’eccessiva generosità delle due fanciulle protagoniste, fin troppo sensibili all’avvenenza e alle premure dei loro corteggiatori, comincia con un delizioso gioco di citazioni e anticipazioni dei passaggi più salienti, in una scrittura di grande raffinatezza e fascino.

Dopo la parentesi operistica, il concerto di Maria e Francesca Musti prosegue con le Sonate mozartiane per pianoforte a quattro mani, a partire dalla Sonata KV 19d in Do Maggiore – scritta presumibilmente dal compositore all’età di nove anni, a Londra – che si articola in tre movimenti, con l’Allegro iniziate seguito dal Minuetto e trio e infine il Rondò, Allegretto del finale in una forma classica, e già decisamente incantevole. A seguire l’intimistica Sonata KV 381 in Re Maggiore – composta da un Mozart sedicenne a Salisburgo, dopo il secondo viaggio in Italia, per sé e la sorella Nannerl, in cui si susseguono (nei tre movimenti 1. Allegro – 2. Rondò alla polacca. Andante e infine 3. Tema e 12 Variazioni) idee musicali “importanti” e di un certo respiro pur nella relativa semplicità dell’architettura e del meccanismo della distribuzione delle parti. Infine la Sonata KV 358 in Si bemolle Maggiore – scritta forse due anni dopo – che si apre con un unisono quasi nello stile di una sinfonia, da cui procede un rapido sviluppo che si apre alla cantabilità dell’Adagio, per culminare con il Molto presto finale.

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La Stagione Concertistica 2017 degli Amici della Musica di Cagliari proseguirà – giovedì 18 maggio alle 18 – con il recital della pianista argentina Mirta Herrera, allieva del leggendario Fausto Zadra, interprete raffinata e versatile, protagonista sul palcoscenico dell’Auditorium del Conservatorio di Cagliari, per un suggestivo itinerario nel Romanticismo in musica, dagli Impromptus op. 90 n 3 e 4 di Franz Schubert, agli originali Sarcasmos op. 17 di Sergej Prokof’ev per finire con la Sonata op. 11 in fa diesis minore di Robert Schumann.

La Suite Bergamasque di Claude Debussy aprirà invece – giovedì 25 maggio – il concerto del pianista Stefano Figliola, che proseguirà tra le note evocative della Sonata in re maggiore op 28 “Pastorale” di Ludwig van Beethoven e infine con la virtuosistica Sonata in si minore di Franz Liszt.

S’intitola “Il paesaggio sonoro naturalistico” il workshop in programma a Cagliari dal 26 al 30 aprile a cura del compositore francese Bernard Fort – tra i fondatori del Groupe Musiques Vivantes de Lyon: per informazioni: www.amicidellamusicadicagliari.it.

Biglietti: intero 5 euro – ridotto 3 euro

Per informazioni e prenotazioni: Amici della Musica di Cagliari – via Rossini 61 – Cagliari

tel. 070.488502 – e-mail: info@amicidellamusicadicagliari.itwww.amicidellamusicadicagliari.it