Sessualità: Siamo Amici ma facciamo Sesso. Perché?
Nel primo mese del nuovo anno ho deciso di parlare di amore, di quel sentimento universale che ci dà gioie e dolori e che costituisce il motore della continuità della nostra specie.
I workshop che terrò a Cagliari (il 14/1), a Sassari (il 15/1) e ad Asti (il 23/1) saranno dedicati “all’amore che fa male”, quello, molto diffuso oggi, in cui i dolori superano le gioie.
Nel variegato panorama delle relazioni d’amore, da qualche anno si è fatta strada la trombamicizia; cito la definizione che ci dà il Vocabolario Treccani del sostantivo Trombamico/a:
“Chi intrattiene con un amico o un’amica una relazione esclusivamente sessuale, priva di implicazioni sentimentali, rifuggendo legami più impegnativi”.
Il Trombamico/a non è un fidanzato, non è un marito, ma è molto di più: è un amico/a di letto che compare magicamente quando si ha voglia di fare sesso, senza cadere in tentazioni sentimentali.
Qualcuno ha paragonato la trombamicizia a un film a cui sono state tagliate le parti noiose: dopo l’incontro rimane leggerezza appagata e non senso di vuoto.
Niente false speranze, niente ipocrisie, niente tramonti romantici mano nella mano, solo una parentesi di edonismo, modificando l’affermazione di Checov, “senza trama ma con finale”, con incontri sessuali appaganti che lucidano l’autostima ma che rimangono privi di qualsiasi coinvolgimento emotivo.
Perché, anche se questo rapporto correttamente gestito può durare nel tempo, è severamente vietato innamorarsi!
Descritto il fenomeno, peraltro abbondantemente amplificato dalla Rete, vale la pena fare qualche riflessione: credo che non finisca tutto con questa vernice edonistica e godereccia… troppo semplice, troppo superficiale.
E poi che cosa significa: “senza alcun coinvolgimento emotivo?”. Il coinvolgimento emotivo c’è se si riconosce e lo si accetta ma c’è anche se lo si rifiuta perché rifiutandolo se ne certifica la presenza.
E questo avviene quando, per esempio, nella trombamicizia alla dimensione edonistica si comincia ad accostare una qualche forma di gelosia o comunque di ricerca di esclusività che va oltre lo scambio sessuale.
A questo punto è proprio la fuga da questo paventato e diverso livello qualitativo della relazione che testimonia comunque un disagio o una paura da cui sottrarsi e che porta a cercare il Trombamico/a n° 2, n° 3, n° 4 e così a seguire.
Forse il Trombamico/a costituisce il cursore che scorre fra due esigenze opposte: da una parte la voglia di libertà e di godersi la vita senza noiosi intralci e dall’altra l’esigenza di affetto, di amore e di profonda intensità emozionale.
Cioè, detto in altri termini, da una parte le vecchie ferite che ci dirigono verso persone e situazioni “lievi” che pensiamo non ce le facciano risanguinare e dall’altra la necessità biologica di coinvolgersi e di abbandonarsi a un vero oggetto di desiderio.
Il Trombamico/a galleggia tra questi due estremi accompagnandoci un po’ verso destra e un po’ verso sinistra, compensando, per esempio, una relazione ufficiale deludente, oppure una parentesi di vita grigia e incolore, oppure la voglia di mettere in campo la propria capacità seduttiva.
Penso che anche il Trombamico/a in quanto appare, assume un suo rilevo significativo nella vita della persona che richiede una riflessione senza facili semplificazioni e oltre la cornice di piccante trasgressione.
Penso che possa costituire una relazione importante e ricca di implicazioni positive quando perde la sua premessa implicita a monte del “per evitare che…” e consente ai due di vivere intensamente sia la fase ludica sotto le lenzuola di seta nera, sia la fase di una relazione piacevole e gratificante per conoscersi e magari apprezzarsi, sempre di più.
E poi è vero o no che è proprio il “per evitare che…” che ci dà il brivido di camminare lungo il ciglio del precipizio tra la paura di precipitare e la voglia di gustarci il panorama?
Per questo Checov ha scritto ”senza trama e senza finale”, perché è proprio il finale prestabilito a tutti i costi che impedisce di godere liberamente e intensamente di quello che comunque sta succedendo, vada come vada!
Vi auguro una una buona e faticosa settimana di ritorno alla vita consueta!
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